Cronaca
Nola, sequestro maxi carburante di contrabbando

Il sequestro di gasolio di contrabbando è un’operazione di grande portata che ha avuto luogo a Marigliano, nella provincia di Napoli. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli ha sequestrato oltre 56.000 litri di gasolio per autotrazione, che erano stati sottratti al fisco e privi dei necessari tributi. Questa operazione fa parte di un più ampio piano di potenziamento dei controlli contro i traffici illeciti e ha portato anche al sequestro di due automezzi e alla denuncia di due persone.
Dettagli dell’operazione
L’azione è stata condotta dal Gruppo di Nola, che ha iniziato il controllo su un autoarticolato telonato con targa romena, sospetto mentre stazionava in un’area di parcheggio privata. L’ispezione del mezzo ha rivelato un carico anomalo: 28.000 litri di gasolio, suddivisi in “cubotti” da mille litri l’uno e accompagnati da una documentazione contraffatta. L’autista, un cittadino romeno, non è stato in grado di fornire alcuna prova sulla legittima provenienza della merce.
Il sequestro dell’autocisterna
La sorpresa maggiore era parcheggiata lì accanto: un’autocisterna italiana, con a bordo altri 28.000 litri di prodotto petrolifero, e una pompa professionale pronta per il travaso del carburante dall’uno all’altro mezzo. Questo scenario lascia pochi dubbi sulla natura di un’operazione di trasbordo illegale su scala industriale, finalizzata a immettere sul mercato gasolio “fuorilegge”, su cui non erano state pagate l’IVA e le accise, con un pesante danno per l’erario e una sleale concorrenza verso gli operatori onesti.
Le accuse e le conseguenze
Al termine delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Nola sia il conducente dell’autoarticolato che il legale rappresentante della società italiana proprietaria della cisterna. Le accuse ipotizzate sono di ricettazione e violazione della normativa fiscale sulle accise. Questa operazione dimostra l’importanza dei controlli contro i traffici illeciti e la necessità di una maggiore vigilanza per prevenire questo tipo di reati.
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Cronaca
Violenza a Napoli: ferito indiano di 52 anni a Porta Capuana

Napoli è stata teatro di una nuova notte di violenza nel cuore antico della città, nella zona di Porta Capuana, che da tempo è diventata un crocevia di spaccio, bivacchi e scontri tra gruppi di stranieri per il controllo delle piazze di droga. L’episodio più recente ha visto coinvolto un 52enne originario dell’India, residente a Napoli, che è stato aggredito con una palma e ricoverato in ospedale con una ferita profonda alla coscia destra.
Aggressione e Ricostruzione
Secondo le informazioni disponibili, l’uomo si trovava nei pressi di Porta Capuana, nei dintorni di piazza Enrico De Nicola, quando è stato circondato da un gruppo di persone non identificate, che lo hanno colpito con parti di una palma usate come armi improvvisate. L’aggressione si è consumata in pochi istanti, sotto gli occhi di alcuni passanti che si sono allontanati per paura di ritorsioni.
Contesto e Indagini
La zona di Porta Capuana è già nota alle forze dell’ordine come punto nevralgico dello spaccio gestito da gruppi di migranti. L’episodio si inserisce in un contesto sempre più critico, con risse, accoltellamenti e aggressioni frequenti, spesso legate alla gestione del microspaccio e alla presenza di bande di stranieri che si contendono il territorio. I carabinieri del Nucleo Radiomobile e quelli della compagnia Stella stanno intensificando i controlli e passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza per identificare gli aggressori e capire se si tratti di un episodio isolato o dell’ennesimo segnale di un conflitto tra gruppi rivali.
Situazione e Prognosi
Il ferito, dopo essere stato soccorso e trasportato d’urgenza al Pellegrini, è stato medicato e dimesso con una prognosi di 14 giorni. Tuttavia, resta da chiarire il movente dell’aggressione, che potrebbe essere legato a un regolamento di conti o a uno scontro per futili motivi. La pista più accreditata resta quella dello scontro tra connazionali, ma non si esclude che la vittima possa essere stata colpita per aver interferito, anche involontariamente, negli affari illeciti della zona. La situazione a Porta Capuana resta quindi critica, con gli abitanti della zona che parlano di una “terra di nessuno” dove, dopo il tramonto, dominano il degrado e la paura.Fonte
Cronaca
Clan Verde: scarcerato Imbemba, annullata condanna narcotraffico

Il caso di Massimiliano Imbemba, figura ritenuta legata al clan Verde, è tornato alla ribalta con un nuovo sviluppo giudiziario. Dopo l’annullamento della sentenza di condanna a otto anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti, disposto dalla Corte di Cassazione, la Corte d’appello di Napoli ha disposto la scarcerazione dell’imputato. Questa decisione giudiziaria rappresenta un nuovo capitolo nelle vicende giudiziarie legate alla rete di narcotraffico riconducibile al clan Verde.
Sviluppi Giudiziari
Il caso di Massimiliano Imbemba ha subito un’importante svolta con la decisione della Corte di Cassazione del 3 ottobre 2025, che ha annullato la sentenza di condanna. Successivamente, la Corte d’appello di Napoli ha concesso la scarcerazione di Imbemba, a seguito della richiesta avanzata dai suoi difensori, gli avvocati Dario Vannetiello e Leopoldo Perone. I giudici hanno riconosciuto il superamento dei termini massimi di custodia cautelare e hanno disposto la rimessione in libertà senza applicare misure alternative.
Il Contesto del Clan Verde
Il clan Verde è un gruppo attivo nell’area nord di Napoli e già al centro di diverse inchieste della Direzione distrettuale antimafia. Il caso di Massimiliano Imbemba rappresenta un nuovo capitolo nelle vicende giudiziarie legate a questa rete di narcotraffico. La vicenda giudiziaria di Imbemba è significativa non solo per il suo esito, ma anche per le implicazioni sulla lotta contro il narcotraffico nella regione.
Implicazioni e Prospettive
La decisione della Corte d’appello di Napoli e l’annullamento della sentenza di condanna hanno sollevato questioni sulla gestione della giustizia e sulla lotta contro il narcotraffico. Il caso di Massimiliano Imbemba potrebbe avere implicazioni più ampie sulla politica di contrasto al crimine organizzato nella Campania. In attesa del nuovo processo, la scarcerazione di Imbemba rappresenta un momento di attesa e riflessione sull’efficacia del sistema giudiziario e sulla sua capacità di affrontare le sfide poste dalla criminalità organizzata.
Conclusione
Il caso di Massimiliano Imbemba è un esempio della complessità e della delicatezza delle vicende giudiziarie legate al narcotraffico. La decisione della Corte d’appello di Napoli e l’annullamento della sentenza di condanna sono eventi significativi che richiedono un’attenta valutazione delle implicazioni giuridiche e sociali. La vicenda giudiziaria di Imbemba rimane un capitolo aperto, con il nuovo processo che potrebbe portare a nuove rivelazioni e a una maggiore comprensione della rete di narcotraffico legata al clan Verde.Fonte
Cronaca
Ruba borsa a turista in via Toledo, aggredisce poliziotti: arrestato mlad

Nella città di Napoli, un episodio di criminalità ha colpito una turista in via Toledo. Un 28enne di origini marocchine ha approfittato della distrazione della donna per rubarle la borsa. Tuttavia, la fuga del ladro è durata soltanto pochi minuti grazie all’intervento tempestivo degli agenti del Commissariato Montecalvario.
Il Ladro Catturato
Il 28enne è stato arrestato nella serata del 7 ottobre 2025 dopo che i poliziotti lo hanno notato mentre correva a perdifiato verso via Monteoliveto. Gli agenti, insospettiti, hanno intimato l’alt, ma il fuggitivo si è scagliato contro di loro, tentando di sottrarsi al controllo. Dopo una breve colluttazione, è stato immobilizzato e nelle sue tasche è stato trovato un portafogli con i documenti di una turista spagnola.
Le Indagini e l’Arresto
La successiva visione delle immagini di videosorveglianza ha chiarito tutto: pochi istanti prima, l’uomo aveva sottratto la borsa alla donna, seduta a un tavolino di un locale su via Toledo, e si era dato alla fuga. Il 28enne è stato quindi arrestato per rapina impropria, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il portafogli è stato restituito alla proprietaria, che ha ringraziato gli agenti per il pronto intervento.
La Sicurezza nel Centro Storico
La Questura sottolinea che l’attività di controllo nelle aree turistiche del centro storico continuerà per garantire maggiore sicurezza a cittadini e visitatori. L’obiettivo è quello di prevenire episodi del genere e assicurare una permanenza sicura e piacevole a tutti coloro che visitano la città di Napoli. Questo evento sottolinea l’importanza della vigilanza e della cooperazione tra le forze dell’ordine e la comunità per mantenere alta la sicurezza in una delle città più belle e visitate d’Italia.Fonte