Cronaca
Napoli: recuperata auto di lusso rubata a Barcellona

Recupero di un’auto di lusso rubata: un’operazione lampo della Polizia metropolitana
Un’operazione rapida e mirata ha permesso di riportare in Spagna un’auto di lusso rubata all’aeroporto di Barcellona solo due giorni prima. La Renault Arkana, valutata intorno ai 40mila euro, è stata ritrovata nel quartiere Pianura, alla periferia occidentale di Napoli, grazie all’intervento del Nucleo investigazione stradale ambientale (Nisa) della Polizia metropolitana.
L’operazione del Nisa
L’operazione segna il debutto sul campo del nuovo reparto, che ha ottenuto un importante risultato nel contrasto al traffico internazionale di veicoli rubati. La Polizia metropolitana ha sottolineato l’importanza di un’indagine mirata e di un’attenta attività di monitoraggio, che hanno consentito di intercettare l’auto prima che potesse finire nelle mani della criminalità organizzata.
Il contesto dell’operazione
Il recupero dell’auto di lusso si inserisce in un piano più ampio di presidio del territorio e di contrasto ai furti e ai traffici predatori. La Polizia metropolitana sta conducendo ulteriori accertamenti per ricostruire il percorso del veicolo dalla Spagna all’Italia e per individuare i responsabili del furto e della filiera criminale dietro l’operazione.
Il ruolo della Polizia metropolitana
La Polizia metropolitana ha dimostrato una volta di più la sua efficacia nel contrasto alla criminalità organizzata e nel recupero di beni rubati. L’operazione è un esempio di come la collaborazione tra le forze dell’ordine e l’uso di tecniche investigative avanzate possano portare a risultati importanti nella lotta contro il traffico internazionale di veicoli rubati.
Cronaca
Lavori riprendono in appartamento abusivo a Ponticelli dopo rottura sigilli.

Il fenomeno dell’abusivismo edilizio continua a registrare nuovi episodi a Ponticelli. Recentemente, in via Fratelli Grimm, un cantiere abusivo all’interno di un palazzo popolare è stato oggetto di un sequestro da parte della Polizia Municipale. Tuttavia, gli occupanti non hanno esitato a rompere i sigilli e riprendere i lavori, come se nulla fosse accaduto. Questa situazione ha scatenato l’indignazione dei residenti, che denunciano una situazione ormai fuori controllo.
La denuncia dei residenti
I cittadini hanno segnalato la presenza di operai al lavoro, idraulici e fabbri intenti a installare finestre e sbarre, nonostante i sequestri e le denunce. La loro esasperazione è palese, e definiscono la situazione come “fuori controllo”. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che già a settembre aveva segnalato il caso, torna a denunciare quello che definisce “una sfida aperta allo Stato”.
La risposta del deputato Borrelli
Borrelli dichiara che “non è più solo occupazione abusiva, ma un atto di sfida sfrontata alle istituzioni”. Sottolinea che gli occupanti hanno rotto i sigilli e continuano a costruire come padroni incontrastati del territorio, con la certezza dell’impunità. Secondo il deputato, l’immobilismo dello Stato sta consentendo a queste logiche criminali di prevalere. La sua richiesta è quella di una “tolleranza zero, sgombero e demolizione immediata”, poiché “finché si tergiversa, comandano loro”.
La situazione a Ponticelli
La situazione a Ponticelli sembra essere critica, con gli occupanti che continuano a costruire l’appartamento abusivo senza alcun riguardo per la legge. I residenti sono esasperati e chiedono che si faccia qualcosa per risolvere la situazione. Il caso di Ponticelli è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di abusivismo edilizio che sta interessando la regione. È fondamentale che le autorità prendano misure concrete per contrastare questo fenomeno e garantire la sicurezza e la legalità nel territorio.
Fonte
Cronaca
Chiusi 8 supermercati a Napoli per topi e insetti nel cibo

La Sicurezza Alimentare in Pericolo: I Carabinieri del NAS di Napoli Scoprono Gravi Irregolarità
I Carabinieri del NAS di Napoli hanno condotto un’operazione di controllo che ha portato al sequestro di oltre 21 tonnellate di alimenti e alla chiusura di 8 supermercati nella provincia partenopea. L’operazione ha scoperto situazioni allarmanti, come la presenza di insetti e topi tra gli alimenti esposti e quelli in deposito, mettendo a rischio la sicurezza alimentare dei consumatori.
I Numeri del Blitz
L’operazione, che ha preso di mira 30 esercizi commerciali, ha prodotto numeri impressionanti: oltre 21.000 kg di merce sequestrata, sanzioni amministrative per un totale di 81.000 euro e un valore complessivo delle attività sottoposte a vincolo amministrativo che sfiora il milione e mezzo di euro. Il solo valore della merce sequestrata è di circa 350.000 euro.
Le Violazioni: Dalla “Filiera Opaca” ai Topi nei Depositi
Le irregolarità accertate dai militari specializzati sono state multiple e gravi. La mancata tracciabilità degli alimenti è stata una delle principali violazioni, rendendo impossibile risalire all’origine dei prodotti. Inoltre, è stata accertata l’assenza delle più elementari procedure di autocontrollo igienico da parte delle aziende. La situazione più critica è stata riscontrata sul fronte delle condizioni igienico-strutturali, con una presenza diffusa e incontrollata di infestanti – topi, blatte e insetti – proprio nelle aree dedicate alla preparazione, allo stoccaggio e alla somministrazione degli alimenti destinati al pubblico.
Campioni Anti-Botulismo e l’Allerta Salute
Considerata la gravità delle condizioni, i NAS hanno voluto alzare ulteriormente il livello di guardia, anche alla luce dei recenti casi di botulismo registrati in Italia. Per prevenire qualsiasi rischio per la salute dei consumatori, legato al consumo di cibi contaminati, sofisticati o alterati, sono stati effettuati prelievi e analisi di campioni di olio, uova e conserve vegetali. Le conseguenze per le attività sono state immediate e severe: otto di esse sono state chiuse d’autorità, pagando con la sospensione dell’attività la gravità delle violazioni accertate. L’operazione dei NAS napoletani lancia un severo monito sul rispetto delle norme di sicurezza alimentare, un settore in cui non sono ammesse leggerezze.
Cronaca
Vico Equense, arrestato per truffa ad anziana disabile a Grumo Nevano

Giustizia è fatta: arrestato un 38enne per truffa ad anziano
La vicenda si è conclusa con l’arresto di un 38enne di Giugliano, accusato di avere truffato un’anziana di 78 anni a Macerata. L’uomo è stato identificato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e a una targa alterata del suo motociclo.
La truffa
L’anziana è stata vittima di una truffa aggravata, messa in atto con una telefonata allarmante in cui un complice si è presentato come un militare dell’Arma dei Carabinieri. La vittima è stata informata che sua figlia aveva causato un grave sinistro stradale e che l’unica via per “salvarla” era consegnare immediatamente il denaro contante che aveva in casa a un “collega” in arrivo.
L’indagine
Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, si sono concentrate sull’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Il lavoro investigativo, supportato dalla collaborazione di altri Reparti dell’Arma, ha permesso di risalire con elevata probabilità all’identità dell’autore del raggiro.
L’arresto
L’uomo è stato arrestedato a Grumo Nevano e associato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa di rispondere davanti alla Giustizia delle accuse di truffa aggravata. La truffa è stata resa ancora più odiosa dalla scelta di colpire persone per l’età e la vulnerabilità.
La giustizia
La vicenda si è conclusa con l’arresto del 38enne, grazie al lavoro delle forze dell’ordine e alla collaborazione della Procura. L’anziana può finalmente avere giustizia e sicurezza, dopo essere stata vittima di una truffa crudele e odiosa.