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Cronaca

Napoli-Inter, divieto di accesso per tifosi lombardi al Maradona

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Napoli-Inter, divieto di accesso per tifosi lombardi al Maradona

La Prefettura di Napoli ha deciso di chiudere l’accesso alla Lombardia per la partita di Serie A contro il Napoli, fissata per sabato 25 ottobre alle 18. Ciò significa che i residenti in regione non potranno acquistare biglietti per il settore ospiti, a prescindere dal fatto che abbiano una tessera dell’Inter o meno. Le eccezioni sono poche e riguardano solo i lombardi con una fidelity card del Napoli o i tifosi nerazzurri “pur sangue” con tesseramento anteriore all’8 ottobre e domicilio altrove.

La decisione della Prefettura di Napoli scaturisce dal parere della Questura di Napoli, in linea con il Comitato per l’Analisi Strategica delle Manifestazioni Sportive (Casms), che ha certificato profili di “alto rischio” per l’ordine pubblico. Il motivo è la storica faida tra partenopei e milanesi, che ha prodotto tensioni e scontri in passato. Ricordiamo il 2023, con cariche della Celere a Fuorigrotta, fumogeni e petardi che hanno costretto a un Daspo di massa, o il 2019, con scontri a Milano che hanno riempito le cronache di feriti e fermi.

Questa non è la prima volta che si verifica una situazione del genere. Già a febbraio, per Napoli-Inter al Maradona, la Lombardia era stata esclusa, con vendite limitate ai soli “stranieri” fidelizzati. E viceversa, la Prefettura di Milano aveva ricambiato il favore, vietando la trasferta campana per l’andata. Ora, con la Fase 2 dei biglietti aperta dal 13 ottobre, il Napoli vola: settori ordinari quasi esauriti, prezzi da 44 euro in su, e un’attesa da brividi per il big match che potrebbe decidere lo scudetto.

La partita di Serie A contro il Napoli è solo una delle circa 15 “partite a rischio” all’anno, con oltre 200 ultras sotto sorveglianza e divieti territoriali che colpiscono migliaia di appassionati. Lo schema si ripete come un copione, con laPrefettura di Napoli che cerca di prevenire il caos e garantire l’ordine pubblico. La decisione di chiudere l’accesso alla Lombardia è solo l’ultima mossa in questo senso.

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