Cronaca
Napoli, il lato oscuro: da furto d’auto a trafficante di droga, 27 chili di cocaina sequestrati
Napoli, la notizia che sta scuotendo la città: #Napoli #Droga #Scampia #Antidroga
L’ex ladro di auto Emanuele Floriani, 27 anni, ha tentato di cambiare aria e di fare il grande salto nel mondo del narcotraffico, diventando un corriere della droga per i potenti clan di Secondigliano e Scampia. Tuttavia, la sua carriera criminale è stata interrotta prima ancora di iniziare, grazie all’intuizione degli uomini della Polizia di Stato.
Floriani, residente nel rione Don Guanella di Scampia, è stato arrestato con un carico di quasi 27 chili di cocaina purissima, nascosta in un ingegnoso doppiofondo della sua Lancia. Il valore della sostanza stupefacente si aggira intorno al milione di euro. L’arresto è avvenuto sulla SS7 Quater, all’altezza dello svincolo di Licola, dopo che la Polizia di Stato ha notato la sua vettura che procedeva a forte velocità in direzione Napoli.
“Il salto di qualità” nel mondo del narcotraffico è stato il grande errore di Floriani, noto alle forze dell’ordine per un arresto nell’aprile del 2024 per furto d’auto commesso a Ottaviano. Tuttavia, non ha precedenti specifici per associazione mafiosa, ma “solo” per reati contro il patrimonio. Questa circostanza lo rende un “quasi insospettabile” che, secondo l’ipotesi investigativa, avrebbe deciso di compiere il “salto di qualità” nel mondo del narcotraffico.
Di fronte a un quadro indiziario schiacciante, Floriani si è visto aprire le porte del carcere di Poggioreale. Il G.I.P. del Tribunale di Napoli ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere. Le indagini proseguono serrate, concentrate ora sulla destinazione finale del maxi-carico di cocaina. Gli investigatori ipotizzano che i quasi 27 chili di “neve” fossero diretti proprio alle note piazze di spaccio di Scampia, forse quelle del Lotto G o dei Sette Palazzi, e che la droga, proveniente con ogni probabilità dalla Spagna, sia stata acquistata dai clan con il sistema delle “puntate”.
Il setaccio degli inquirenti si concentra ora sulle frequentazioni di Floriani, analizzando nel dettaglio il suo traffico telefonico, le chat, i social media e il suo computer, al fine di risalire ai mandanti e individuare a quali esponenti della criminalità organizzata fosse effettivamente destinato il carico milionario. La città di Napoli tiene il fiato sospeso, in attesa di scoprire gli sviluppi di questa storia che ha già scosso la comunità.
