Seguici sui Social

Cronaca

Napoli, British Institute: “Non abbiamo personale per il bimbo disabile”

Pubblicato

il

Napoli, British Institute: “Non abbiamo personale per il bimbo disabile”

Chiarimento del British Institute di Napoli riguardo a una recente controversia

Il British Institute di Napoli ha recentemente affrontato una situazione delicata legata a un alunno disabile. In data 8 ottobre 2025, l’ente scolastico ha ricevuto una diffida formale dai legali dei genitori del minore. Contestualmente, è stata lanciata una campagna mediatica che ha distorto i fatti, arrecando danno alla reputazione dell’istituto. Con questa comunicazione ufficiale, il British Institute desidera chiarire la situazione.

Dettagli sul percorso educativo del minore

Il minore in questione ha frequentato per tre anni l’asilo internazionale “English Adventures”, partecipando a attività giornaliere di 4-8 ore dal lunedì al venerdì. Durante questo periodo, l’obiettivo principale degli educatori era introdurre i bambini ai suoni e alle basi della lingua inglese attraverso giochi e attività ricreative.

Modifiche nel percorso scolastico

Per l’anno scolastico attuale, dopo la conclusione del ciclo dell’asilo, i genitori hanno optato per l’iscrizione a una scuola elementare pubblica, chiedendo anche di partecipare al nostro corso “Back to English”. Questo nuovo corso rappresenta un cambiamento radicale: non è più un contesto ludico, ma un percorso didattico mirato all’apprendimento strutturato e alla certificazione linguistica, con una frequenza ridotta a un giorno a settimana (il mercoledì) per un’ora e mezza di lezione.

La posizione del British Institute

È fondamentale sottolineare che il British Institute è un ente privato, il che implica che non è obbligato a fornire personale specializzato per il sostegno didattico. Questa figura, infatti, era necessaria per il minore. Considerando le difficoltà già emerse nel precedente percorso educazionale, abbiamo comunicato ai genitori la nostra impossibilità di garantire le competenze professionali richieste per accogliere il minore in un contesto didattico.

Una decisione ponderata per il benessere del bambino

La scelta di non accettare la richiesta di iscrizione è stata effettuata dopo un’attenta valutazione, ponendo come priorità il benessere e le esigenze specifiche del bambino. L’istituto desidera quindi ribadire il proprio impegno verso una comunicazione chiara e trasparente e difendere la propria reputazione da interpretazioni distorte.

Concludendo, il British Institute di Napoli rimane disponibile a un dialogo costruttivo, auspicando di chiarire qualsiasi equivoco e ripristinare la fiducia con le famiglie interessate.

RIPRODUZIONE RISERVATA.
Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 15:31 – Redazione.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Piano di Sorrento: ladro fugge in motorino e investe il proprietario

Pubblicato

il

Piano di Sorrento: ladro fugge in motorino e investe il proprietario

Tentativo di Rapina a Piano di Sorrento: Arrestato un 32enne

Un tentativo di rapina a Piano di Sorrento si è trasformato in un episodio drammatico, ma fortunatamente senza tragiche conseguenze. I Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno arrestato un trentaduenne locale, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura di Torre Annunziata. L’indagato è accusato di tentata rapina impropria e di lesioni personali aggravate.

La Dinamica della Rapina

Il fatto si è verificato il 28 agosto scorso, quando l’uomo ha approfittato dell’oscurità per entrare in un’abitazione con l’intenzione di commettere un furto. Tuttavia, è stato sorpreso dal proprietario di casa. In un gesto disperato per fuggire, l’arrestato ha utilizzato il suo motorino, investendo il malcapitato e causandogli diverse lesioni.

Indagini e Identificazione

Le indagini avviate dai Carabinieri della Stazione di Piano di Sorrento e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata si sono concentrate sull’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza. Grazie a queste riprese, l’autore della rapina è stato identificato senza alcun dubbio.

Il Paradosso del Fuga

Un dettaglio singolare emerso durante le indagini è che il 32enne ha utilizzato lo stesso scooter per la rapina, che era anche il mezzo con cui si recava a rispettare la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nell’ambito di un altro procedimento penale a suo carico.

Misure Cautelari e Conseguenze

Le prove raccolte durante le indagini sono risultate schiaccianti. Di conseguenza, il Gip ha accolto le richieste della Procura, imponendo arresti domiciliari con sorveglianza elettronica per l’imputato. Ora, il trentaduenne è costretto a rimanere in casa.

L’epilogo della vicenda sottolinea quanto sia cruciale la collaborazione tra forze dell’ordine e tecnologia nella lotta contro la criminalità, garantendo maggiore sicurezza per i cittadini.

Conclusione

Questo episodio a Piano di Sorrento mette in luce non solo la pericolosità di simili atti, ma anche l’efficacia delle indagini delle forze dell’ordine. La rapina, fortunatamente, non ha avuto gravi conseguenze, ma rimane un monito alla comunità sull’importanza della vigilanza e della collaborazione con le autorità competenti.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Demolita casa abusiva a Sant’Antonio Abate in zona vincolata

Pubblicato

il

Demolita casa abusiva a Sant’Antonio Abate in zona vincolata

Sant’Antonio Abate: Demolizione di una Casa Abusiva nel Cuore dell’Area Vesuviana

Sant’Antonio Abate sta intensificando la sua battaglia contro l’abusivismo edilizio nel contesto dell’area vesuviana. Recentemente, in conformità con un ordine di demolizione del Tribunale di Torre Annunziata, un’abitazione realizzata illegalmente è stata abbattuta al fine di ripristinare la legalità e tutelare l’ambiente.

L’Intervento della Giustizia

La demolizione ha interessato un manufatto composto da una platea in cemento armato e una struttura in muratura di circa 110 metri quadrati. Questa costruzione, dotata di intelaiatura metallica, copertura in lamiere coibentate e impianti elettrici, era stata eretta in una zona dove non era consentito edificare. Il sito in questione è infatti catalogato come “area agricola di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale”, sottoposta a rigidi vincoli paesaggistici e sismici.

Un Segnale di Legalità

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha messo la lotta contro l’abusivismo al centro delle proprie priorità, ha affermato che questo intervento rappresenta un importante passo avanti sia nella repressione delle violazioni che nella prevenzione di future costruzioni abusive. Questo provvedimento, infatti, non solo è un’azione di legalità ma mira anche a scoraggiare ulteriormente la commissione di reati edilizi.

Finalmente una Sentenza Eseguita

Questa demolizione, che risponde a una sentenza di condanna emessa nel 2010, ha visto il proprietario dell’immobile svolgere un’autodemolizione, evitando costi diretti per il Comune. Questo caso è emblematico di un lungo processo burocratico che ha finalmente portato a un risultato tangibile, per quanto tardivo.

Impegno Costante per il Territorio

Fonti dalla Procura hanno sottolineato che l’obiettivo è quello di rendere effettiva la risposta giudiziaria per chi deturpa il territorio. Le demolizioni sono considerate strumenti cruciali per restituire legalità e bellezza a un’area spesso minacciata da abusivismo e speculazione. Negli ultimi tempi, infatti, le esecuzioni di ordini di abbattimento sono aumentate anche tramite autodemolizione, un processo che alleggerisce i costi per la comunità e velocizza il ripristino degli spazi.

Conclusioni e Prospettive Future

L’impegno di Sant’Antonio Abate contro l’abusivismo edilizio si fa sempre più forte, in un’area vulnerabile dove la presenza di costruzioni illegali ha messo a rischio il paesaggio e l’ambiente. La recente demolizione rappresenta un segnale di speranza e un invito a mantenere alta la guardia contro violazioni future, affinché il territorio possa recuperare la sua identità e bellezza originale.

Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 14:48 – Vincenzo Scarpa

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Cripte segrete di Napoli: un viaggio tra storia e mistero

Pubblicato

il

Cripte segrete di Napoli: un viaggio tra storia e mistero

Esplorando le Cripte Segrete di Napoli: Storia e Mistero

Napoli, una città che affascina e incanta, è da secoli custode di una storia ricca di leggende e tradizioni peculiari. In questo affascinante contesto, emergono luoghi misteriosi e suggestivi: le cripte segrete. Questi spazi sotterranei, spesso inaccessibili al grande pubblico, raccontano storie millenarie di fede, potere e riti antichi. Scopriamo insieme alcune delle cripte più affascinanti della città, in un viaggio che sembra riportarci indietro nel tempo.

Cripta di San Gennaro: Un Simbolo di Devozione

Situata all’interno del Duomo di Napoli, la Cripta di San Gennaro è uno dei luoghi più simbolici e ricchi di spiritualità della città. Nota anche come Cappella del Succorpo, questa cappella fu creata dal cardinale Oliviero Carafa nel 1497 per custodire le reliquie del santo patrono di Napoli, trasferite da Montevergine. Completata nel 1506, la cappella si distingue per la sua straordinaria arte rinascimentale. Il pavimento in maiolica policroma e le eleganti colonne in cipollino dividono l’interno in tre navate. Al centro, l’altare ospita l’urna con le reliquie di San Gennaro, avvolta in una sacralità che suscita profonda emozione nei visitatori.

Cripta di San Domenico Maggiore: Arte e Storia

Una delle cripte più affascinanti nel cuore del centro storico di Napoli è la Cripta di San Domenico Maggiore. Originariamente concepita per le sepolture dei frati domenicani, oggi rappresenta un tesoro storico-artistico. Le colonne eleganti e gli affreschi di pregevole fattura raccontano l’importanza delle famiglie nobili sepolte qui, tra cui la famiglia Carafa di Roccella. Le loro tombe, realizzate in marmo bianco, adornano le pareti, creando un’atmosfera di grande reverenza.

Inoltre, la cripta ospita opere d’arte significative, come un tondo marmoreo attribuito alla bottega di Giuseppe Sanmartino, che rappresenta la Vergine con il Bambino e le anime del Purgatorio. Datato intorno al 1783, questo capolavoro è uno dei punti focali della cripta, esemplificando l’alto livello artistico dell’epoca.

Crypta Neapolitana: Un Viaggio nel Tempo

La Crypta Neapolitana è un sorprendente tunnel sotterraneo risalente al I secolo a.C., progettato per collegare Neapolis e Puteoli. Lungo circa 700 metri, questo passage fu scavato dall’ingegnere Lucio Cocceio Aucto per volere di Marco Vipsanio Agrippa, generale dell’imperatore Augusto. La sua costruzione rappresenta un notevole esempio di ingegneria romana, permettendo il passaggio delle truppe romane attraverso il Monte Grillo, evitando percorsi più complessi.

Oltre alla sua funzionalità, la Crypta Neapolitana ha un’importanza storica di rilievo, testimoniando i legami tra Neapolis e Puteoli e il loro ruolo nell’impero romano. Con il passare dei secoli, questo luogo affascinante ha attratto studiosi e archeologi, contribuendo a rivelare i suoi molteplici misteri e a valorizzare il patrimonio storico e culturale della città.

Napoli continua a affascinare con il suo patrimonio nascosto, un invito a esplorare le sue cripte segrete e scoprire storie di fede, arte e ingegneria che convivono nel suo sottosuolo.

Fonte

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]