Cronaca
Napoli, arrestati i “nonni rapinatori” high tech
NapoliSicura? La banda dei nonni rapinatori high-tech sfida la legge
A Napoli, una città dove la storia e la tecnologia si incontrano, un gruppo di professionisti “attempati” ha sfidato la legge utilizzando violenza e tecnologia avanzata per rapine e furti in appartamento. La Squadra Mobile di Napoli, guidata dal dirigente Giovanni Leuci, ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare contro cinque uomini, tutti napoletani del centro storico, con un’età che va dai 56 ai 72 anni.
Il profilo della banda sgominata rivela una doppia anima: per i furti “puliti” in negozi e appartamenti, utilizzavano un sofisticato software denominato “Sneakey” per duplicare le chiavi, mentre per le rapine più violente non esitavano a usare la forza bruta. Il caso del colpo messo a segno lo scorso 16 marzo in un supermercato di Materdei a Napoli è emblematico: quattro membri del commando, pistole in pugno, hanno preso in ostaggio gli addetti alla sistemazione delle merci e li hanno costretti a trasportare la cassaforte.
Gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque uomini, protagonisti di diversi colpi messi a segno tra marzo e giugno 2024. Tra loro, Massimo Avallone, 56enne di Bacoli, detto “o’ chiattone”, ritenuto il capo del sodalizio, e i fratelli Renato Elia, 72 anni, e Francesco Elia, 70 anni, entrambi dei Quartieri Spagnoli.
La tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale nelle indagini, con l’analisi delle immagini di videosorveglianza e l’ascolto di vittime e testimoni. Le intercettazioni ambientali hanno fornito l’asso nella manica, con due degli indagati che facevano esplicito riferimento a una “fatica“, termine gergale per indicare un reato, appena compiuta.
L’inchiesta potrebbe allargarsi, con gli investigatori che stanno cercando riscontri su una possibile ramificazione della banda, che avrebbe messo a segno furti con la stessa tecnica anche nella Svizzera italiana. La domanda che si pone è: come è possibile che un gruppo di persone così anziane e apparentemente rispettabili abbia potuto sfidare la legge in questo modo? La risposta potrebbe essere trovata nella combinazione di tecnologia e violenza, una miscela pericolosa che ha reso la banda dei nonni rapinatori high-tech una minaccia per la sicurezza di Napoli.
