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Cronaca

Mondragone: 63enne evade dai domiciliari e fugge in scooter, arrestato

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Mondragone: 63enne evade dai domiciliari e fugge in scooter, arrestato

Fuga Improvvisa a Mondragone: Arrestato un 63enne

Una clamorosa fuga tra le strade di Mondragone si è conclusa con l’arresto di un uomo di 63 anni. L’individuo, già agli arresti domiciliari per reati di natura patrimoniale, è stato colto sul fatto dai carabinieri mentre si trovava in sella a uno scooter elettrico, nonostante le restrizioni che gli imponevano di rimanere a casa.

La Fuga e l’Inseguimento

Alla vista della pattuglia delle forze dell’ordine, il 63enne ha tentato una disperata fuga, accelerando il motoveicolo in direzione opposta e dando vita a un inseguimento avvincente che si è protratto per alcune centinaia di metri. Tuttavia, la sua corsa non è durata a lungo: le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarlo e assicurarlo, portandolo poi in caserma per i controlli necessari.

Le Conseguenze dell’Evasione

Le indagini hanno rivelato che l’uomo era soggetto a un provvedimento di pene concorrenti che ammonta a 7 anni e 8 mesi di reclusione. La sua situazione giuridica è aggravata dal fatto che si tratta di un recidivo, con ben tredici denunce per evasione nel suo passato. Questo episodio rimarca una triste tendenza che non sembra fermarlo, almeno fino a questo nuovo arresto.

Un Futuro Incerto

Su ordine dell’Autorità Giudiziaria, il 63enne è stato ricondotto nella sua abitazione, dove attenderà il processo con rito direttissimo. La reiterazione delle sue violazioni mette in luce una problematica più ampia riguardante il rispetto delle leggi e l’efficacia delle misure restrittive.

Articolo pubblicato il 13 Ottobre 2025 – 11:49 – Vincenzo Scarpa

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Cronaca

Avellino: 200 kg di rifiuti speciali sequestrati, denunciato 53enne

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Avellino: 200 kg di rifiuti speciali sequestrati, denunciato 53enne

Sequestro di Rifiuti Speciali a Mirabella Eclano: 200 kg Ritirati

I carabinieri di Mirabella Eclano, situati nella provincia di Avellino, hanno recentemente condotto una significativa operazione di controllo ambientale, portando al sequestro di ben 200 chilogrammi di rifiuti speciali nel territorio locale. Questo intervento è parte di una strategia più ampia, voluta dal prefetto Rossana Riflesso, per garantire un ambiente più sicuro e protetto, in collaborazione con la Procura diretta da Domenico Airoma.

Controlli Ambientali Mirati

Le forze dell’ordine hanno attuato verifiche rigorose per monitorare il trasporto di rifiuti, riuscendo a intercettare un autocarro carico di materiali considerati speciali. Questa azione ha rivelato che il veicolo non possedeva le necessarie autorizzazioni per il trasporto di tali materiali, portando al sequestro immediato dell’autocarro.

Conseguenze per il Conducente

Il conducente dell’autocarro, un uomo di 53 anni originario della zona, è stato denunciato per il trasporto illecito di rifiuti. Oltre alla denuncia, le autorità hanno provveduto al ritiro della patente di guida, sottolineando la gravità della violazione.

Piano di Contrastare i Reati Ambientali

Questa operazione si inserisce in un progetto più ampio di contrasto ai reati ambientali che ha preso piede in Irpinia. L’obiettivo primario è proteggere l’ecosistema locale da smaltimenti abusivi e traffici illeciti di materiali pericolosi, garantendo un intervento efficace per salvaguardare il territorio.

Conclusione

Le azioni messe in atto dai carabinieri di Mirabella Eclano rappresentano un passo importante verso la tutela ambientale. Attraverso questi controlli, si spera di dissuadere ulteriori comportamenti illeciti e promuovere un ambiente più sano per tutti i cittadini. La collaborazione tra le autorità locali e la Procura è fondamentale per combattere efficacemente questi reati e tutelare la qualità della vita nel territorio.

Articolo pubblicato il 13 Ottobre 2025 – 11:37 – Vincenzo Scarpa

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Cronaca

Napoli, Buongiorno pronto al rientro per la sfida col Torino

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Napoli, Buongiorno pronto al rientro per la sfida col Torino

Buone Notizie per il Napoli: Rientri Importanti in Vista della Ripresa del Campionato

Con l’arrivo della pausa per le Nazionali, il Napoli guidato da Antonio Conte può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Le recenti notizie sugli infortuni sono incoraggianti, aprendo la strada a un rinnovato entusiasmo per la squadra.

Ritorno di Alessandro Buongiorno

Alessandro Buongiorno, una figura chiave della difesa azzurra, è pronto a tornare in campo. Dopo un periodo di stop che lo ha costretto a saltare l’incontro con il Cagliari, il difensore ha completato il suo recupero e sarà convocato per la prossima trasferta a Torino. La sua presenza è fondamentale per Conte, che lo considera un titolare sicuro, soprattutto in vista della cruciale sfida di Champions League contro il PSV a Eindhoven.

Progressi di Matteo Politano

Anche le notizie su Matteo Politano sono positive. L’esterno offensivo sta intensificando il suo allenamento per accelerare il recupero. Politano spera di essere tra i convocati per la partita contro il Torino, anche se lo staff medico preferisce procedere cautamente, monitorando costantemente il suo stato di salute. È fondamentale non forzare il rientro, per garantire una piena condizione fisica.

Situazione Infortuni e Tempi di Recupero

Le notizie non sono altrettanto incoraggianti per Stanislav Lobotka e Amir Rrahmani. Lobotka è atteso per un ritorno a inizio novembre, mentre Rrahmani è ancora nel suo programma di riabilitazione. La loro assenza si fa sentire, ma il Napoli sembra avere i mezzi per affrontare le sfide imminenti.

Con questi sviluppi, il Napoli si prepara a riaccogliere dei giocatori chiave e a mantenere la competitività in campionato e in Europa. La ripresa del gioco si preannuncia entusiasmante e, con Buongiorno e Politano in forma, i tifosi possono nutrire buone speranze per il prosieguo della stagione.

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Cronaca

Blatte alla mensa del carcere di Poggioreale, a Napoli

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Blatte alla mensa del carcere di Poggioreale, a Napoli

Emergenza Carceraria in Campania: La Situazione delle Mense

L’emergenza carceraria in Campania rappresenta una crisi che minaccia non solo la dignità dei detenuti, ma anche la sicurezza dei lavoratori, come gli agenti di custodia. Le criticità, evidenziate da un recente report della Consipe (Confederazione Sindacati Penitenziari), rivelano un quadro allarmante nel quale le condizioni di lavoro sono sempre più precarie e degradanti.

Degrado nelle Mense del Carcere di Poggioreale

Il carcere di Poggioreale, uno dei più sovraffollati d’Italia, è al centro di questa vicenda. I recenti report indicano situazioni gravi all’interno delle mense del personale, dove si segnalano “episodi di infestazione da blatte e altri insetti”. Luigi Castaldo, vicepresidente della Consipe, ha definito la situazione “indecorosa e inaccettabile”, un fattore che ha portato molti agenti di custodia a rifiutare i pasti.

Non si tratta solo di pasti poco soddisfacenti; il problema è più profondo e riflette severe violazioni delle normative sulla salute e sicurezza lavorativa. La frustrazione degli agenti è il risultato di anni di politiche che hanno trascurato il benessere del personale.

Una Crisi Carceraria Senza Precedenti

La denuncia di Consipe si inserisce in un contesto di crisi che ha raggiunto proporzioni drammatiche in Campania. I problemi alla mensa di Poggioreale evidenziano malfunzionamenti sistemici più ampi all’interno delle strutture carcerarie:

  • Sovraffollamento Estremo: Gli istituti penitenziari campani sono tra i più affollati d’Italia, con un numero di detenuti che supera regolarmente la capienza autorizzata. Questo comporta condizioni igienico-sanitarie carenti e un clima di tensione accentuato.

  • Carenza di Personale: La Polizia Penitenziaria sta lavorando con un organico ridotto all’osso, il che porta a turni massacranti e peggiora la qualità del servizio fornito. Le pessime condizioni delle mense ne sono un chiaro esempio.

  • Strutture Obsolete: Molti degli istituti, incluso il carcere di Poggioreale, sono vecchi e maltenuti. Gli interventi di manutenzione non sono sufficienti per garantire condizioni di lavoro accettabili e ambienti salubri.

Richiesta di Interventi Urgenti

Il sindacato richiede una risposta seria e strutturale. Non basta un intervento momentaneo; è necessaria un’analisi accurata e un confronto con altre amministrazioni statali, dove la gestione delle mense ha portato a risultati più efficaci in termini di qualità e quantità del cibo offerto.

La posta in gioco è alta: non si tratta solo di cibo, ma della dignità e della salute degli agenti di custodia, le cui funzioni sono cruciali nella gestione della sicurezza interna.

In tal senso, Castaldo ha lanciato un ultimatum: la Consipe chiede “interventi urgenti, concreti e risolutivi”. Qualora non si proceda in questo modo, il sindacato è pronto a intraprendere azioni legali per tutelare i diritti e la salute dei lavoratori, rendendo evidente che l’emergenza igienico-sanitaria si sovrappone a quella strutturale, trasformando il sistema carcerario italiano in una bomba ad orologeria sociale.

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