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Cronaca

Minorenni in scooter senza patente a Pomigliano d’Arco: multe per 15mila euro

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Minorenni in scooter senza patente a Pomigliano d’Arco: multe per 15mila euro

Nella città di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, una storia di fuga inutile ha recentemente visto protagonisti tre sedicenni in scooter. La scena si è svolta nel quartiere ex 219, dove i ragazzi, due maschi e una femmina, hanno tentato di eludere un controllo della Polizia Municipale. Tuttavia, la loro fuga è stata presto interrotta grazie alle moderne tecnologie di videosorveglianza e all’efficace lavoro investigativo degli agenti.

Il tentativo di fuga

I tre minorenni, alla vista della pattuglia di polizia, hanno cercato di accelerare e dileguarsi, ma le telecamere di sorveglianza cittadine hanno registrato tutto. Le immagini sono state analizzate e, grazie all’attività investigativa, gli agenti sono riusciti a risalire alla loro identità in meno di 48 ore.

L’identificazione e le sanzioni

Una volta identificati, è emerso che i tre ragazzi non possedevano la patente di guida e che i loro motocicli non erano assicurati. Di conseguenza, i veicoli sono stati sequestrati e ai ragazzi sono state contestate numerose violazioni amministrative. Il totale delle sanzioni ammonta a circa 15mila euro.

L’operazione di sicurezza

Questa operazione fa parte dei controlli ad “alto impatto” predisposti sul territorio comunale per contrastare l’illegalità stradale e aumentare la sicurezza urbana. L’efficacia di tali iniziative è dimostrata dal fatto che, grazie alla tecnologia e all’impegno degli agenti, i responsabili sono stati identificati e sanzionati in tempi rapidi. La sicurezza stradale rimane una priorità per le autorità locali, che continuano a lavorare per prevenire incidenti e garantire un ambiente più sicuro per tutti i cittadini.

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Quartieri Spagnoli: scuola azzerisce dispersione con modello EduQa

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Quartieri Spagnoli: scuola azzerisce dispersione con modello EduQa

La riduzione della dispersione scolastica nei Quartieri Spagnoli di Napoli è un risultato straordinario che merita attenzione. Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie al modello EduQa, nato all’interno di Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli. Il modello ha trasformato un territorio fragile in un laboratorio d’eccellenza educativa, dimostrando che un’altra scuola è possibile.

Il Modello EduQa: Una Rivoluzione Nell’Educazione

Il modello EduQa si basa su un approccio cooperativo e inclusivo, ispirato alla pedagogia di Célestin Freinet. Questo significa che non ci sono lezioni frontali, ma tavoli di lavoro condivisi, attività nei musei, nei parchi e nei luoghi della città, insegnanti in team e famiglie coinvolte attivamente. Il risultato è un sistema che supera la logica della cattedra e restituisce alla scuola il ruolo di motore sociale.

Risultati Concreti: La Dispersione Scolastica Azzerata

I risultati del modello EduQa sono concreti e tangibili. Negli ultimi tre anni, nelle scuole paritarie “Dalla Parte dei Bambini”, oltre 1.100 alunni della primaria e della secondaria hanno completato il percorso scolastico senza abbandoni né interruzioni. La maggior parte di loro ha proseguito con successo negli istituti superiori, invertendo una tendenza storica. Il dato più significativo è che la dispersione scolastica è stata ridotta a zero, un risultato chescenes importante per il futuro dei giovani di Napoli.

Un Modello che Non Lascia Indietro Nessuno

Il modello EduQa dimostra che un’altra scuola non è solo possibile, ma è già realtà. L’anno scolastico 2024/25 conferma il trend: 600 iscritti alle elementari, il 5,7% con disabilità – un dato superiore alla media nazionale – in classi miste e accessibili. Questo significa che il modello EduQa non lascia indietro nessuno, ma anzi offre opportunità di crescita e sviluppo a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro capacità o disabilità.

Un Progetto di Confronto e Condivisione

Dal 3 al 5 ottobre, il progetto trova spazio di confronto e condivisione a GEA – Giornate dell’Educazione e dell’Ambiente, manifestazione promossa da Foqus con “Dalla Parte dei Bambini – Impresa Sociale”, Regione Campania, Bolton For Education Foundation e Con i Bambini – Impresa Sociale. Napoli diventa così per tre giorni capitale dell’educazione inclusiva, ospitando dibattiti, laboratori e testimonianze. Questo progetto rappresenta un’opportunità importante per condividere esperienze e conoscenze, e per promuovere un’educazione più inclusiva e di qualità.

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Napoli: camion travolge 10 auto in via Santa Croce

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Napoli: camion travolge 10 auto in via Santa Croce

Nella notte del 1 ottobre 2025, un incidente stradale ha scosso la città di Napoli, in particolare nella via Girolamo Santa Croce. Un camion fuori controllo ha colpito una decina di auto in sosta e si è schiantato contro un muro, provocando danni ingenti e attimi di panico tra i residenti della zona.

Incidente a Napoli

Cause e Conseguenze

Reazioni e Preoccupazioni

L’incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte, quando il camion, secondo la testimonianza del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli, ha improvvisamente perso i freni e acquistato velocità lungo la strada in discesa. Nel suo tragitto, il mezzo ha urtato diversi veicoli, tra cui un’auto e un motorino, e persino un passante, che fortunatamente è rimasto illeso. Una residente della zona ha descritto la scena come “un disastro”, ma ha anche espresso sollievo per l’assenza di feriti gravi.

Il camion ha concluso la sua corsa contro il muro di un edificio, distruggendo diversi veicoli parcheggiati. L’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza stradale e sulla manutenzione dei mezzi pesanti che circolano in città. Il parlamentare Borrelli ha espresso “forte preoccupazione per la mancanza di controlli sulla manutenzione dei mezzi pesanti” e ha chiesto verifiche stringenti per evitare nuove tragedie. L’incidente è stato un duro promemoria dell’importanza della sicurezza stradale e della necessità di controlli regolari sui veicoli che circolano sulle nostre strade.

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Napoli-Sporting, 7 DASPO dopo scontri violenti

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Napoli-Sporting, 7 DASPO dopo scontri violenti

Il Questore di Napoli interviene con decisione dopo gli scontri precedenti la partita di Champions League tra Napoli e Sporting Lisbona, emettendo sette DASPO con durate che variano tra i due e i sei anni nei confronti di tifosi coinvolti nelle violente manifestazioni. Queste misure, frutto delle indagini condotte dalla Divisione Anticrimine e dalle forze di polizia, colpiscono uomini di età compresa tra i 17 e i 42 anni, alcuni dei quali già noti alle autorità per precedenti violazioni.

Dettagli delle Sanzioni

Le sanzioni emesse sono il risultato di una attenta valutazione delle azioni commesse dai tifosi durante gli scontri. Tra i destinatari dei DASPO vi è un 32enne che, già in passato soggetto a un analogo divieto di tre anni, è stato sorpreso nuovamente sul luogo dei disordini e conseguentemente punito con un DASPO di sei anni. Questo caso evidenzia la ripetizione di comportamenti violenti da parte di alcuni individui, che richiede une risposta più severa da parte delle autorità.

Aggressioni e Possesso di Oggetti Pericolosi

Tre giovani, di età 20, 23 e 30 anni, hanno ricevuto un DASPO di quattro anni per aver aggredito un tifoso portoghese utilizzando una cintura in cuoio con grossa fibbia. Inoltre, sono stati trovati in possesso di petardi e un fumogeno, oggetti che aumentano il livello di pericolosità delle loro azioni. Questo episodio dimostra come alcuni tifosi non esitino a utilizzare violenza e oggetti pericolosi per intimidire o aggredire altri, situazione che le autorità non possono tollerare.

Altri Casi di Violazione

Un 17enne e un 23enne sono stati trovati in scooter con targhe coperte, volto travisato e cinture nascoste tra le gambe, comportamento che suggerisce una pianificazione e una coscienza delle azioni illecite che stavano per commettere. Un altro individuo, un 42enne riconosciuto per l’abbigliamento tipico da ultras, è stato fermato nei pressi degli scontri con volto coperto e guanti, atteggiamento che indica una chiara intenzione di partecipare attivamente ai disordini. Tutti questi casi hanno portato all’emissione di DASPO di durata variabile, segno della fermezza delle autorità nel contrastare la violenza negli eventi sportivi.

In sintesi, le autorità napoletane hanno preso misure concrete e severe contro i tifosi coinvolti negli scontri precedenti la partita di Champions League, evidenziando l’impegno a garantire la sicurezza e a prevenire future violazioni. Queste azioni rappresentano un passo importante verso la riduzione della violenza negli eventi sportivi e il mantenimento dell’ordine pubblico.

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