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Cronaca

Medico aggredito per una prescrizione rifiutata a Marano

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Medico aggredito per una prescrizione rifiutata a Marano

A Marano, in provincia di Napoli, un paziente ha aggredito il proprio medico di famiglia dopo una discussione sulla terapia prescritta. L’uomo aveva chiesto un certo farmaco, ma il medico aveva deciso di prescriverne un altro, più adatto alla sua condizione. La reazione del paziente è stata violenta, con insulti, minacce e percosse ai danni del medico, che ha successivamente sporto denuncia.

Il Tribunale di Napoli Nord ha condannato l’imputato a un anno e due mesi di reclusione, con la pena sospesa condizionalmente. L’uomo dovrà inoltre svolgere 30 ore di lavori socialmente utili non retribuiti a favore della collettività e pagare le spese processuali. La sentenza si inserisce nel solco della norma voluta dal governo, che ha inasprito le pene per i reati di violenza e minaccia contro gli operatori sanitari.

La Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg) di Napoli ha accolto con soddisfazione il provvedimento, ma ha anche espresso amarezza per l’episodio, che lede il rapporto di fiducia medico-paziente. “Accogliamo con soddisfazione una giustizia che, in questo caso, si è mossa con tempestività ed efficacia”, ha commentato Luigi Sparano, segretario provinciale Fimmg Napoli. Tuttavia, secondo i medici, le criticità organizzative del Servizio Sanitario Nazionale non possono ricadere sulla relazione individuale con il paziente.

La relazione di fiducia tra medico e paziente è il fondamento stesso della medicina di famiglia, e senza rispetto reciproco, ascolto e responsabilità condivisa, nessun percorso di cura può davvero funzionare. La condanna di Marano diventa così un monito legale e un simbolo della necessità di ricostruire un’alleanza terapeutica, dove la competenza del medico e la dignità della persona siano sempre e comunque al di sopra di ogni pretesa violenta. “Dietro ogni camice bianco c’è una persona che lavora per il bene dei cittadini”, ha concluso Sparano.

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