Cronaca
Lavoro, incidente fatale a Mugnano: operaio di 63 anni cade da tetto
La Campania continua a registrare una triste cronaca di morti sul lavoro, con nomi e vite spezzate che si accumulano ogni giorno. L’ultima vittima è un operaio di 63 anni, deceduto oggi a Mugnano, nel Napoletano, dopo essere precipitato dal tetto di un capannone industriale mentre recuperava attrezzi. I soccorsi sono stati immediati, ma non hanno potuto salvare la vita dell’uomo, che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli.
La Polizia è intervenuta sul posto per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza. Restano da chiarire le condizioni in cui avveniva il lavoro e la presenza di adeguati dispositivi di protezione. Questo incidente si aggiunge a una lunga lista di tragedie che hanno scosso la provincia di Napoli, come ad esempio l’incidente di ieri a Castellammare di Stabia, dove un operaio è rimasto gravemente ferito durante i lavori di ristrutturazione di una villa.
La procura di Napoli nord ha disposto il sequestro della salma in vista dell’esame autoptico e sono in corso indagini da parte degli agenti del commissariato di Giugliano in Campania. Questo caso non è isolato, ma fa parte di una catena di morti che dal primo dell’anno rischia di aver superato ogni soglia di sopportazione. Gli appelli per una maggiore sicurezza sul lavoro sono stati inascoltati e i controlli restano insufficienti, mentre molte aziende approfittano della mancanza di lavoro e della disperazione per impiegare personale poco qualificato senza rispettare le norme di sicurezza più elementari.
I controlli restano scarsi e le tutele spesso inesistenti, mentre gli operai continuano a morire, lasciando solo rabbia, dolore e una domanda: quando finirà questa strage silenziosa? La mancanza di azioni concrete per prevenire questi incidenti è una vera e propria emergenza, che richiede una risposta immediata e efficace per proteggere chi lavora e garantire la sicurezza sul posto di lavoro. La Campania non può più permettersi di assistere a questo bollettino di guerra quotidiano, che sta devastando famiglie e comunità. È necessario agire ora per fermare questa strage silenziosa e garantire un futuro più sicuro per i lavoratori.
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