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Cronaca

Incidente frontale a Campobasso: 2 morti sulla tangenziale

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Incidente frontale a Campobasso: 2 morti sulla tangenziale

L’incidente stradale avvenuto ieri mattina sulla Tangenziale Est di Campobasso ha lasciato la comunità locale sconvolta. Il tragico evento ha causato la morte di due persone, una donna di 73 anni e un uomo di circa 60 anni. L’incidente è avvenuto intorno alle 11:30, quando un’auto e un furgone si sono scontrati frontalmente a circa 300 metri dall’uscita della galleria, nei pressi di un’autodemolizione.

Dettagli dell’incidente

L’incidente era di una violenza estrema e ha causato lesioni gravissime ai due conducenti coinvolti. La donna di 73 anni, originaria della provincia di Avellino, è morta sul colpo, mentre l’uomo di circa 60 anni residente a San Martino in Pensilis (CB) è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli, dove è deceduto poco dopo l’arrivo in codice rosso.

Risposta dei servizi di emergenza

Sul luogo della tragedia sono intervenuti Polizia municipale, Vigili del fuoco, personale del 118 e tecnici Anas. La strada è rimasta chiusa a lungo per consentire i rilievi e la bonifica del manto stradale. Le autorità stanno ancora indagando per determinare le cause dello schianto, che si è consumato in pochi secondi.

Impatto sulla comunità

La comunità locale è ancora sotto shock per la notizia dell’incidente. L’evento ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza stradale e sulla necessità di aumentare la vigilanza e la prevenzione degli incidenti. L’incidente è avvenuto in un’area molto frequentata e ha causato un grande impatto emotivo sulla popolazione. Le autorità stanno lavorando per fornire supporto e assistenza alle famiglie delle vittime e ai testimoni dell’incidente.

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Napoli: distrutta area verde di 10.000 mq in via Epomeo

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Napoli: distrutta area verde di 10.000 mq in via Epomeo

Lo Sbancamento di Via Epomeo: Una Criticità per il Verde Urbano di Napoli

A Napoli è in corso un’operazione di sbancamento di un’ampia area di verde spontaneo, che si estende per circa 10 ettari all’ingresso di via Epomeo. Questa operazione ha sollevato la protesta di un gruppo di cittadini, che chiedono chiarezza e trasparenza sull’intervento.

La Contestazione dei Cittadini

La Richiesta di Chiarezza e Trasparenza

La Proposta di Destinare l’Area a Parco Pubblico

La Riqualificazione della Zona

Il cuore della contestazione è la rotonda di via Giustiniano, dove sono in corso lavori senza una chiara destinazione. I rappresentanti del Comitato Civico “Innamorati di Partenope”, Carmine Attanasio, Sergio Livio e Donatella Porta, denunciano l’assenza di cartelli informativi e chiedono un intervento del Comune di Napoli per fare luce sulla natura dell’intervento. Il comitato avanza una proposta costruttiva e già normata, chiedendo che l’area venga destinata a parco pubblico, applicando la Delibera Comunale n°32. Questo strumento permetterebbe al privato di realizzare un’attività eco-compatibile sul 10% della superficie, a patto di destinare il restante 90% a verde pubblico.

La mobilitazione non si ferma allo sbancamento. Il comitato punta i riflettori sulla riqualificazione di tutta la zona, considerata una vera e propria “porta d’ingresso” tra via Epomeo e via Giustiniano. In una diretta richiesta all’assessore all’Ambiente Vincenzo Santagada, i cittadini chiedono l’installazione di un sistema di irrigazione automatica per le aiuole della rotonda e il ripristino della fontana monumentale, attualmente non funzionante da decenni. Un appello che unisce la tutela del territorio a una visione di lungo periodo, chiedendo alle istituzioni non solo di vigilare, ma di trasformare una criticità in un’opportunità per tutta la comunità.

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West Nile: 718 casi, 49 morti, 14 casi in Campania quest’anno

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West Nile: 718 casi, 49 morti, 14 casi in Campania quest’anno

Situazione Epidemiologica in Italia: West Nile Virus e Altre Malattie Trasmesso da Vettori

La situazione epidemiologica in Italia è diventata sempre più complessa, con un aumento significativo dei casi di infezione da West Nile Virus (WNV) e altre malattie trasmesso da vettori come zanzare e zecche. Secondo il dodicesimo bollettino di sorveglianza diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), i casi di infezione da WNV sono saliti a 718, con 49 decessi, dall’inizio dell’anno.

Casi di West Nile Virus

I casi di WNV si sono manifestati in 15 Regioni, con i numeri più alti nel Lazio (84) e in Campania (79). La forma più grave della malattia, quella neuro-invasiva, ha colpito 341 persone, distribuite in 15 Regioni. Le vittime, 49 in totale, sono state registrate soprattutto in Lazio (18) e Campania (14).

Altre Malattie Trasmesso da Vettori

Oltre al WNV, il bollettino dell’Iss segnala anche 10 casi di Usutu virus in quattro Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio) e la circolazione del WNV in 75 Province di 17 Regioni italiane. Inoltre, sono stati registrati 364 casi di Chikungunya, di cui 323 autoctoni, con un focolaio più ampio a Modena. Sono stati anche segnalati casi di Dengue, Zika, TBE e Toscana virus.

Misure di Prevenzione e Contenimento

È importante che le autorità sanitarie e la popolazione adottino misure di prevenzione e contenimento per ridurre il rischio di trasmissione di queste malattie. Ciò include la eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare, l’uso di insetticidi e repellenti, e la protezione personale con abbigliamento e schermi anti-zanzare.

Conclusioni

La situazione epidemiologica in Italia è in evoluzione e richiede un’attenzione costante da parte delle autorità sanitarie e della popolazione. È fondamentale adottare misure di prevenzione e contenimento per ridurre il rischio di trasmissione di queste malattie e proteggere la salute pubblica. Il bollettino dell’Iss fornisce una fotografia della situazione complessa e sottolinea la necessità di un’azione coordinata per fronteggiare queste malattie.

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Cronaca

Padre irrompe a scuola e minaccia i docenti

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Padre irrompe a scuola e minaccia i docenti

Un episodio di violenza e minacce ha scosso un istituto comprensivo di Campagna, nel Salernitano, dove un genitore ha irrotto nella scuola e ha-affrontato verbalmente insegnanti e personale scolastico. La situazione è diventata rapidamente critica, con gli studenti e il corpo docente che hanno vissuto momenti di panico e tensione.

Cause dell’episodio

L’azione aggressiva del genitore sembra essere stata scatenata da presunti episodi di bullismo subiti dal figlio all’interno dell’ambiente scolastico. Il padre, sentendosi impotente e frustrato, ha deciso di prendere l’iniziativa e di irrompere nella scuola per affrontare coloro che riteneva responsabili o non sufficientemente intervenuti nella vicenda.

Intervento della Polizia Municipale

La Polizia Municipale di Campagna è intervenuta tempestivamente, giungendo sul posto in pochi minuti e riuscendo a sedare la lite e ripristinare la sicurezza. Gli agenti hanno identificato il responsabile delle minacce, raccolto le testimonianze dei docenti e del personale coinvolto e, al termine degli accertamenti, hanno denunciato il padre all’Autorità Giudiziaria per minacce.

Risposta della dirigenza scolastica

La dirigenza scolastica ha espresso rammarico per l’accaduto e ha chiarito le misure immediate intraprese per garantire la sicurezza e la calma all’interno dell’edificio. L’istituto ha avviato un’indagine interna approfondita per accertare eventuali situazioni di disagio o di bullismo tra gli studenti e per garantire la corretta gestione di ogni segnalazione nel pieno rispetto delle norme e del benessere dell’intera comunità scolastica.

Implicazioni più ampie

Il caso ha acceso i riflettori sulla gestione delle dinamiche studentesche e sulla sicurezza all’interno degli istituti. Il dibattito sulla crescente tensione tra genitori e personale scolastico, spesso oggetto di episodi di minacce e aggressioni in contesti di disagio minorile, è stato riaperto. È fondamentale affrontare queste questioni in modo serio e costruttivo per garantire un ambiente scolastico sicuro e inclusivo per tutti.

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