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Cronaca

Giovane di 18 anni accoltellato dopo aver reagito a rapina a Napoli

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Giovane di 18 anni accoltellato dopo aver reagito a rapina a Napoli

Aggressione a Napoli: 18enne accoltellato a Montecalvario

Ieri sera, le strade di Montecalvario a Napoli sono state teatro di un’aggressione violenta che ha lasciato una giovane vittima di 18 anni con una ferita profonda alla coscia destra. L’aggressione è avvenuta in via Concezione, una strada del quartiere che ha mostrato ancora una volta il suo volto più spietato.

La dinamica dell’aggressione

L’allarme è scattato ieri sera, poco dopo il calar del sole, quando la vittima, un giovane di Qualiano, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. La sua unica “colpa” sarebbe stata quella di incrociare la strada di uno o più rapinatori, determinati a tutto. L’obiettivo dei malviventi sembra essere stato quello di una semplice, brutale rapina.

La reazione dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro sono intervenuti immediatamente sul posto, chiamati d’urgenza dopo che la lama di un aggressore aveva già fatto il suo effetto. La vittima è stata soccorsa e trasportata all’ospedale Pellegrini, dove i medici hanno giudicato la ferita tale da richiedere ben dieci giorni di prognosi.

Le indagini in corso

I militari dell’Arma hanno avviato le indagini per fare luce sulla dinamica precisa dell’accaduto. Si cerca di capire il movente, il numero esatto degli assalitori e la loro fisionomia. La pista più accreditata resta quella della rapina finita in tragedia, un copione purtroppo non nuovo per le vie di una città dove la microcriminalità spesso si trasforma in violenza inaudita.

La ricerca di testimoni e immagini

I Carabinieri sono al lavoro per setacciare la zona, alla ricerca di testimoni o immagini di videosorveglianza che possano consegnare un nome, o almeno un volto, alla giustizia. Il giovane, ora, oltre al trauma fisico, dovrà portare con sé il ricordo di una sera in cui una semplice passeggiata si è trasformata in un incubo a cielo aperto.

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Trapper Daytona KK arrestato, sequestrati 6 chili di stupefacenti

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Trapper Daytona KK arrestato, sequestrati 6 chili di stupefacenti

Milano: una città di arte e innovazione, ma anche di pericoli nascosti
Milano offre un’esperienza culturale unica, con una scena artistica e musicale molto attiva. Tuttavia, dietro alla facciata di una città che sembra avere tutto, si nascondono anche storie di persone che hanno fatto scelte sbagliate. Come nel caso di Daytona KK, un trapper di 31 anni originario di Casal di Principe, arrestato a Milano con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto e il sequestro

L’operazione della Squadra Mobile ha portato al sequestro di quasi 6 chili di droga, tra hashish, marijuana e cocaine, oltre a denaro contante. L’intervento è scattato in via Bolzano, nella zona di Turro, dove gli agenti hanno fermato un’Audi Q2 con a bordo Corvino e un altro uomo. Il fortissimo odore di hashish proveniente dall’abitacolo ha insospettito i detective, che hanno poi trovato 900 grammi di hashish e una sostanza gommosa utilizzata presumibilmente come sostanza da taglio nel bagagliaio.

La perquisizione e il bottino

La perquisizione dell’abitazione e del box del trapper ha dato esiti sorprendenti. Gli agenti hanno trovato circa 2 chili di hashish, quasi 3 chili di marjuana e una piccola quantità di cocaina, oltre a due etti di sostanza da taglio e oltre 2mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Il blitz ha dimostrato che Daytona KK non era nuovo alle forze dell’ordine, avendo già precedenti specifici per traffico di stupefacenti.

I precedenti e il processo

Michele Corvino, nonostante la recente pubblicazione del suo primo album e una discreta popolarità su Instagram con oltre 54mila follower, non era nuovo alle forze dell’ordine. Il 31enne ha infatti già dei precedenti specifici per traffico di stupefacenti. Per Daytona KK è scattato l’arresto immediato, assistito dall’avvocato d’ufficio Marco Gatti, e condotto davanti al giudice per il processo con rito direttissimo già nella mattinata successiva.

Conclusioni

L’arresto di Daytona KK è un caso che dimostra come la musica e la fama non siano sufficienti a nascondere le scelte sbagliate. La città di Milano, con la sua scena artistica e musicale così attiva, deve anche affrontare i problemi legati alla droga e allo spaccio. Speriamo che questo caso possa servire da monito per tutti coloro che pensano di poter sfuggire alle conseguenze delle loro azioni.

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“Banda dell’AirTag” smantellata a Napoli: 22 furti, 4 arresti

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“Banda dell’AirTag” smantellata a Napoli: 22 furti, 4 arresti

La “Banda dell’AirTag” smantellata a Napoli: quattro arresti e 22 furti di auto e moto di pregio ricostruiti
A Napoli, i Carabinieri hanno condotto un’operazione di successo contro una banda specializzata nel furto di auto e moto di pregio, portando a quattro arresti e alla ricostruzione di 22 furti compiuti in vari quartieri della città e in diversi comuni della Campania.

Il metodo dei malviventi

I membri della banda utilizzavano dispositivi GPS per monitorare le auto target, posizionandoli nei retrovisori o nei paraurti dei veicoli. In questo modo, potevano colpire al momento più opportuno, grazie alla possibilità di tracciare i movimenti delle auto senza essere detectati.

L’indagine e le prove

L’inchiesta è stata coordinata dalla VII Sezione “Sicurezza Urbana” della Procura di Napoli e condotta dalla stazione Carabinieri di Napoli Marianella, con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale e del R.I.S. di Roma. Gli investigatori hanno combinato diverse tecniche, tra cui l’analisi dei telefoni cellulari in uso agli indagati, l’esame dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati e i rilievi biologici su tracce rilevanti, come lieviti, cellule e DNA. Grazie a questa convergenza di elementi, è emerso che l’organizzazione criminale aveva sede nel quartiere Scampia e operava in tutta la provincia di Napoli e nei comuni limitrofi.

I ruoli all’interno della struttura criminale

All’interno della struttura criminale, i ruoli erano ben definiti. Vi era un capo promotore che pianificava i furti, decideva le auto da colpire, manteneva i contatti con i ricettatori e gestiva la suddivisione dei proventi. Inoltre, vi erano complici incaricati di infiltrare i GPS, seguire i veicoli, intervenire al momento giusto e occultare i mezzi o smontarli. Nei locali perquisiti sono stati sequestrati arnesi da scasso, stemmi di marchi automobilistici di lusso e strumenti elettronici per la programmazione e rigenerazione delle chiavi elettroniche.

Il risultato dell’operazione

L’operazione ha portato a quattro arresti e alla ricostruzione di 22 furti di auto e moto di pregio. L’indagine ha dimostrato l’efficacia della collaborazione tra le forze di polizia e la Procura di Napoli nel contrastare il crimine organizzato. La “Banda dell’AirTag” è stata smantellata, e i suoi membri saranno processati per i reati commessi. L’operazione è un esempio di come la tecnologia e l’analisi dei dati possano essere utilizzate per combattere il crimine e proteggere i cittadini.

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Scampia: nasce il nuovo superclan, rivelazioni dei pentiti

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Scampia: nasce il nuovo superclan, rivelazioni dei pentiti

A Scampia, un nuovo equilibrio criminale sta cambiando le dinamiche della camorra a Napoli. Le dichiarazioni di più collaboratori di giustizia raccontano l’ascesa di un gruppo emergente che ha scalzato i referenti degli Amato-Pagano in alcuni dei rioni storicamente più strategici per i traffici di droga. Il nuovo quadro criminale e la nuova geografia di controllo della camorra emergono dalla lettura delle ordinanze cautelari e dalle testimonianze dei pentiti.

Il nuovo superclan

Il gruppo emergente è guidato dai fratelli Elia e Maurizio Cancello, insieme a Ferdinando Cifariello e Giovanni Raia. Questo quadrilatero criminale ha imposto la propria leadership sul territorio, ottenendo il controllo diretto delle aree più redditizie per lo smercio di cocaina ed eroina.

La fine del dominio Amato-Pagano

Fino alla tarda primavera del 2024, i rioni oggi al centro della contesa erano sotto il controllo degli Amato-Pagano. Tuttavia, a giugno 2024, i Cancello, Cifariello e Raia hanno estromesso il referente degli Amato-Pagano, Cicciotto, assumendo il controllo diretto delle aree più redditizie.

Il golpe criminale

Le prime avvisaglie di questo cambio di potere sono arrivate dalle denunce di famiglie del quartiere, estranee alla camorra ma finite nel mirino del nuovo gruppo. Le vittime hanno raccontato episodi di minacce e aggressioni che confermano l’autoproclamazione dei Cancello e dei loro alleati come nuovi padroni di Scampia.

Le parole dei pentiti

Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia confermano la ricostruzione dei fatti. Luigi Esposito, fratello di Camillo, ucciso a settembre 2024, ha deciso di collaborare dopo l’omicidio del fratello. Esposito ha confermato che Elia Cancello controllava da tempo il Lotto G, muovendosi armato e incutendo timore anche agli altri gruppi.

Una leadership riconosciuta anche dagli avversari

Gli Amato-Pagano avrebbero quindi “tollerato” la presa di potere, preferendo evitare uno scontro frontale con un gruppo descritto come numeroso e ben armato. La nuova realtà criminale non si limita a gestire le piazze di spaccio stanziali, ma ha esteso il controllo anche ai cosiddetti “privati”, i pusher che vendono droga a domicilio o all’ingrosso.

La nuova mappa del potere a Scampia

Con la nascita di questa alleanza, il panorama criminale di Scampia entra in una fase inedita. Non più solo la contrapposizione tra Di Lauro e scissionisti, né il predominio incontrastato degli Amato-Pagano. Adesso, emerge un terzo polo: il superclan dei Cancello, di Cifariello e di Raia. Un gruppo che potrebbe rappresentare il nuovo epicentro della camorra a Nord di Napoli, in grado di dettare legge tra i palazzi popolari e le strade che, vent’anni fa, furono teatro del bagno di sangue più feroce della storia recente.

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