Cronaca
Faida tra sinti: uccisa Dolores Dori, 44enne abbandonata ad ospedale

Un tragico evento si è verificato a Lonato del Garda, dove un incontro tra due famiglie romanì per discutere di un matrimonio tra due giovani si è concluso con la morte di una donna di 44 anni, Dolores Dori. L’incontro, che avrebbe dovuto essere un’opportunità per chiarire i contrasti tra le due famiglie, è degenerato in una lite violenta che ha portato alla morte della donna.
La dinamica degli eventi
La donna, Dolores Dori, è stata colpita da tre proiettili al termine della lite e abbandonata in fin di vita davanti al pronto soccorso dell’ospedale di Desenzano del Garda, dove è morta poche ore dopo durante un intervento chirurgico. Gli investigatori dei Carabinieri di Brescia stanno indagando per omicidio e hanno individuato come principale sospettato il consuocero della vittima, che è attualmente in fuga e ricercato.
La ricostruzione dell’evento
Secondo la prima ricostruzione, l’incontro tra i clan famigliari sarebbe degenerato rapidamente, con almeno tre colpi di pistola esplosi davanti al figlio 16enne di Dolores. La vicenda ha assunto contorni ancora più inquietanti dopo la diffusione sui social di un video del marito della vittima, che brandendo un’arma minaccia ritorsioni contro l’altra famiglia.
Le indagini e il sequestro del campo nomadi
Il campo nomadi di via Ferrarini a Lonato è stato posto sotto sequestro, mentre un’Alfa Romeo Stelvio con targa falsa, ritenuta l’auto usata per trasportare la donna ferita, è stata trovata a Mestre. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica della sparatoria per capire se si sia trattato di un gesto d’impeto o di un’azione premeditata. L’evento ha suscitato grande allarme e preoccupazione nella comunità, e le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza e la giustizia.
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Cronaca
Consigliere Attanasio cade denunciando buche a Napoli

Il degrado stradale di Napoli è diventato un problema cronico, che non solo danneggia le strade, ma anche la salute e la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Un recente incidente al Borgo Marinaro ha fatto il giro dei social, mettendo in luce la gravità della situazione. Carmine Attanasio, consigliere comunale emerito di Napoli, è caduto rovinosamente mentre denunciava le pericolose buche della zona, riportando una forte contusione al polso e una probabile frattura composta al dito medio.
La denuncia civile
La denuncia di Attanasio era volta a mettere in evidenza il degrado delle strade di Napoli, in particolare al Borgo Marinaro, dove le buche sono diventate un rischio quotidiano per turisti e residenti. L’incidente è stato ripreso da un amico di Attanasio, che lo stava filmando con il telefono mentre mostrava le buche più pericolose della zona.
Le consequenze dell’incidente
Dopo la caduta, Attanasio è stato soccorso dalla titolare del ristorante “Ciro”, che gli ha raccontato come in quel tratto cadano spesso decine di visitatori, senza che il Comune sia intervenuto per mettere in sicurezza l’area. Attanasio, ancora dolorante, ha fermato una pattuglia della Polizia Municipale per segnalare il pericolo e ha chiesto che la strada venga immediatamente transennata.
La richiesta di intervento
“Non basta coprire le buche più grandi”, ha spiegato Attanasio, “bisogna chiudere l’intera discesa per evitare altre cadute”. La richiesta di Attanasio è stata supportata dalla titolare del ristorante “Ciro”, che ha confermato la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato per garantire la sicurezza dei visitatori. L’incidente di Attanasio è solo l’ultimo esempio di come il degrado stradale di Napoli stia diventando un problema sempre più grave e urgente. È fondamentale che il Comune intervenga per risolvere questo problema e garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti.
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Cronaca
Tragico incidente: 17enne morto a San Prisco

Un tragico incidente stradale ha scosso la comunità di San Prisco, nel Casertano, dove un giovane di soli 17 anni, Giuseppe Sanfelice, ha perso la vita in un drammatico scontro tra la sua moto e un’auto. L’incidente è avvenuto sabato notte all’incrocio tra via Agostino Stellato e via Carceri Vecchie, e ha lasciato la comunità locale in stato di shock e dolore.
La dinamica dell’incidente
L’incidente è stato particolarmente violento, con la moto guidata da Giuseppe che ha impattato contro una Jeep, provocando ferite gravissime al giovane centauro. I sanitari del 118 sono arrivati rapidamente sul posto e hanno tentato di rianimarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvargli la vita.
Le indagini della Polizia di Stato
Gli agenti della Polizia di Stato stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, al fine di capire cosa sia realmente accaduto quella notte fatale. Il conducente della Jeep, un 21enne, è stato denunciato per omicidio stradale, e si trova ora al centro delle indagini.
Il dolore della comunità
La comunità di San Prisco si è stretta attorno alla famiglia di Giuseppe, sconvolta da una perdita improvvisa e ingiusta. La notizia della sua morte ha suscitato un grande cordoglio tra gli abitanti del paese, che si sono riuniti per esprimere la loro solidarietà e il loro sostegno alla famiglia in lutto. L’incidente ha lasciato un grande vuoto nella comunità, e si spera che possa servire da monito per aumentare la sicurezza stradale e prevenire simili tragedie in futuro.
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Cronaca
Polizia arresta due pusher nel centro storico di Napoli

Il centro storico di Napoli è stato teatro di un nuevo intervento antidroga da parte della Polizia di Stato. La città partenopea è stata al centro della cronaca per l’ennesimo blitz contro lo spaccio di droga. La Polizia di Stato ha condotto un’operazione che ha portato all’arresto di due pusher, un 33enne di origine nigeriana e un 48enne napoletano, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio.
Dettagli dell’operazione
L’operazione antidroga ha avuto inizio nel cuore del centro storico di Napoli, dove gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato hanno sorpreso il 33enne mentre cedeva una dose di droga in cambio di denaro. Il soggetto ha tentato di fuggire e ha opposto resistenza, ma dopo una breve colluttazione è stato bloccato. Nelle sue tasche sono stati trovati circa 9 grammi di eroina, mentre nella sua abitazione la polizia ha sequestrato un bilancino di precisione e materiale per confezionare la droga.
Il secondo arresto
Il secondo intervento è avvenuto nel quartiere Materdei, dove gli agenti del Commissariato Dante hanno fermato un 48enne che si aggirava con fare sospetto tra le scale di un palazzo. Addosso aveva 70 euro in contanti e un mazzo di chiavi che ha condotto i poliziotti a una cantina nello stesso stabile: lì sono stati trovati 80 grammi di cocaina, altri bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e una pistola replica priva di tappo rosso con caricatore e due cartucce a salve.
Conseguenze dell’operazione
Entrambi gli uomini sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione antidroga ha avuto un grande successo e ha dimostrato l’efficacia della Polizia di Stato nella lotta contro lo spaccio di droga. La città di Napoli può finalmente respirare un po’ di sollievo, grazie all’arresto di questi due pusher che avevano infestato le strade del centro storico. L’operazione è stata condotta con grande professionalità e ha portato a risultati concreti, dimostrando l’impegno della Polizia di Stato nella tutela della sicurezza dei cittadini.
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