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Cronaca

Emergenza: a Napoli atterra un volo Sharm-Roma

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Emergenza: a Napoli atterra un volo Sharm-Roma

Atterraggio di Emergenza a Capodichino: Momenti di Tensione per un Volo WizzAir

Questa mattina, i passeggeri di un volo WizzAir proveniente da Sharm el-Sheikh e diretto a Roma Fiumicino hanno vissuto attimi di ansia. Il velivolo, dopo aver registrato un sospetto di fumo nella stiva, ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza presso l’aeroporto di Capodichino, a Napoli. Le procedure di sicurezza sono state attivate immediatamente, garantendo l’incolumità di tutti a bordo.

Unità di Emergenza Pronte all’Aeroporto di Capodichino

Dopo che il comandante dell’aereo ha segnalato un’anomalia tramite i sensori, ha contattato la torre di controllo di Napoli per richiedere un atterraggio urgente. Al suo arrivo, l’aeroporto era già in stato di allerta, con vigili del fuoco, ambulanze e personale di sicurezza pronti a gestire ogni tipo di emergenza.

Sicurezza dei Passeggeri e Ispezioni Tecniche

Fortunatamente, l’atterraggio si è svolto senza incidenti e tutti i passeggeri sono stati evacuati in sicurezza. Subito dopo, tecnici specializzati e vigili del fuoco hanno avviato un’ispezione della stiva per verificare eventuali fonti di fumo. Sebbene non siano state riscontrate criticità immediate, l’aereo sarà sottoposto a ulteriori controlli tecnici per garantire la massima sicurezza.

Rivelazioni da Parte dei Giornalisti a Bordo

Tra i passeggeri si trovavano anche diversi giornalisti, che hanno condiviso i loro momenti di tensione a bordo. Uno di loro ha riferito: "Abbiamo ascoltato un annuncio del comandante riguardo a un piccolo problema tecnico e la necessità di atterrare a Napoli. Tutto si è svolto in modo calmo, ma la vista dei mezzi di soccorso ci ha fatto capire che la situazione era seria."

Gestione Efficiente delle Emergenze

Le operazioni di assistenza ai passeggeri si sono svolte senza intoppi, grazie al coordinamento del personale di terra di Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Napoli. L’episodio non ha avuto conseguenze né per i passeggeri né per il traffico aereo, che ha ripreso a funzionare normalmente dopo circa un’ora dalla situazione d’emergenza.

Investigazioni da Parte dell’ENAC

L’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha già avviato indagini per comprendere le cause dell’anomalia segnalata. WizzAir, in una nota ufficiale, ha ribadito che "la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio rimane la priorità assoluta della compagnia".

In conclusione, l’episodio di questa mattina evidenzia l’importanza delle misure di sicurezza nel volo aereo e la prontezza delle autorità nel gestire situazioni di emergenza.

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Sequestrata l’Academy di Ciro Immobile per abusi e rifiuti

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Sequestrata l’Academy di Ciro Immobile per abusi e rifiuti

Sequestro dell’Immobile Academy: Un’ombra sul calcio giovanile a Torre del Greco

A Torre del Greco, un importante centro sportivo legato al calciatore Ciro Immobile è stato sequestrato dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale. Questa operazione ha suscitato preoccupazione e tristezza tra i giovani atleti e le famiglie della zona.

Le Cause del Sequestro

Il sequestro dell’Immobile Academy, noto anche come Centro Sportivo Parlati, è avvenuto su ordine del GIP del Tribunale di Torre Annunziata, a seguito di una richiesta della Procura della Repubblica. Questo centro, inaugurato solo sette mesi fa, è coinvolto in una serie di reati gravi, tra cui l’edificazione abusiva in aree protette e la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi.

Un’Indagine in Corso

L’operazione, avviata stamane, chiude un’indagine iniziata ad aprile scorso durante un controllo di routine. Gli investigatori hanno scoperto che, nonostante i precedenti abusi edilizi non sanati, sono stati effettuati significativi lavori di costruzione senza le necessarie autorizzazioni, compromettendo aree boschive già protette dal piano regolatore.

L’Impatto Ambientale

Secondo le autorità, il cambiamento di destinazione d’uso ha comportato sbancamenti e smaltimenti illegali di materiali di risulta, aggravando il degrado ambientale della zona. La Procura ha descritto l’operazione come un duplice “attacco al paesaggio e all’ambiente”, evidenziando l’urgenza di fermare la diffusione di tali pratiche.

Conseguenze per la Comunità

L’Academy, che ospitava oltre 200 giovani atleti, rischia di diventare una casistica nel contesto della “Terra dei Fuochi”, una regione afflitta dall’abusivismo e dalla criminalità ambientale. La comunità calcistica locale esprime profondo dispiacere: “È un duro colpo per i ragazzi. La legalità deve prevalere”, afferma un allenatore del Sorrento.

La Situazione in Campania

La Campania, purtroppo, detiene il primato in Italia per i reati ambientali, con un aumento significativo nel 2024 rispetto all’anno precedente. Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, avverte che questi abusi non sole contaminano il territorio ma pongono gravi rischi per la salute pubblica.

Prossime Fasi e Reazioni della Comunità

Le indagini continuano e i sei indagati, tra cui familiari di Immobile, restano sotto attenta osservazione per chiarire la loro posizione. Il comune di Torre del Greco ha espresso disponibilità a collaborare per mitigare l’impatto di questo sequestro, mentre il sogno di una “Cittadella dello Sport” rimane concreto.

Il futuro della Immobile Academy e del calcio giovanile nella zona è ora incerto, ma la speranza è che le nuove iniziative possano sorgere in un contesto di legalità e trasparenza. In un territorio dove lo sport dovrebbe unire, questo sequestro rappresenta un ammonimento: è fondamentale costruire una cultura sportiva sana, priva di ombre.

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Napoli, British Institute: “Non abbiamo personale per il bimbo disabile”

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Napoli, British Institute: “Non abbiamo personale per il bimbo disabile”

Chiarimento del British Institute di Napoli riguardo a una recente controversia

Il British Institute di Napoli ha recentemente affrontato una situazione delicata legata a un alunno disabile. In data 8 ottobre 2025, l’ente scolastico ha ricevuto una diffida formale dai legali dei genitori del minore. Contestualmente, è stata lanciata una campagna mediatica che ha distorto i fatti, arrecando danno alla reputazione dell’istituto. Con questa comunicazione ufficiale, il British Institute desidera chiarire la situazione.

Dettagli sul percorso educativo del minore

Il minore in questione ha frequentato per tre anni l’asilo internazionale “English Adventures”, partecipando a attività giornaliere di 4-8 ore dal lunedì al venerdì. Durante questo periodo, l’obiettivo principale degli educatori era introdurre i bambini ai suoni e alle basi della lingua inglese attraverso giochi e attività ricreative.

Modifiche nel percorso scolastico

Per l’anno scolastico attuale, dopo la conclusione del ciclo dell’asilo, i genitori hanno optato per l’iscrizione a una scuola elementare pubblica, chiedendo anche di partecipare al nostro corso “Back to English”. Questo nuovo corso rappresenta un cambiamento radicale: non è più un contesto ludico, ma un percorso didattico mirato all’apprendimento strutturato e alla certificazione linguistica, con una frequenza ridotta a un giorno a settimana (il mercoledì) per un’ora e mezza di lezione.

La posizione del British Institute

È fondamentale sottolineare che il British Institute è un ente privato, il che implica che non è obbligato a fornire personale specializzato per il sostegno didattico. Questa figura, infatti, era necessaria per il minore. Considerando le difficoltà già emerse nel precedente percorso educazionale, abbiamo comunicato ai genitori la nostra impossibilità di garantire le competenze professionali richieste per accogliere il minore in un contesto didattico.

Una decisione ponderata per il benessere del bambino

La scelta di non accettare la richiesta di iscrizione è stata effettuata dopo un’attenta valutazione, ponendo come priorità il benessere e le esigenze specifiche del bambino. L’istituto desidera quindi ribadire il proprio impegno verso una comunicazione chiara e trasparente e difendere la propria reputazione da interpretazioni distorte.

Concludendo, il British Institute di Napoli rimane disponibile a un dialogo costruttivo, auspicando di chiarire qualsiasi equivoco e ripristinare la fiducia con le famiglie interessate.

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Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 15:31 – Redazione.

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Piano di Sorrento: ladro fugge in motorino e investe il proprietario

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Piano di Sorrento: ladro fugge in motorino e investe il proprietario

Tentativo di Rapina a Piano di Sorrento: Arrestato un 32enne

Un tentativo di rapina a Piano di Sorrento si è trasformato in un episodio drammatico, ma fortunatamente senza tragiche conseguenze. I Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno arrestato un trentaduenne locale, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura di Torre Annunziata. L’indagato è accusato di tentata rapina impropria e di lesioni personali aggravate.

La Dinamica della Rapina

Il fatto si è verificato il 28 agosto scorso, quando l’uomo ha approfittato dell’oscurità per entrare in un’abitazione con l’intenzione di commettere un furto. Tuttavia, è stato sorpreso dal proprietario di casa. In un gesto disperato per fuggire, l’arrestato ha utilizzato il suo motorino, investendo il malcapitato e causandogli diverse lesioni.

Indagini e Identificazione

Le indagini avviate dai Carabinieri della Stazione di Piano di Sorrento e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata si sono concentrate sull’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza. Grazie a queste riprese, l’autore della rapina è stato identificato senza alcun dubbio.

Il Paradosso del Fuga

Un dettaglio singolare emerso durante le indagini è che il 32enne ha utilizzato lo stesso scooter per la rapina, che era anche il mezzo con cui si recava a rispettare la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nell’ambito di un altro procedimento penale a suo carico.

Misure Cautelari e Conseguenze

Le prove raccolte durante le indagini sono risultate schiaccianti. Di conseguenza, il Gip ha accolto le richieste della Procura, imponendo arresti domiciliari con sorveglianza elettronica per l’imputato. Ora, il trentaduenne è costretto a rimanere in casa.

L’epilogo della vicenda sottolinea quanto sia cruciale la collaborazione tra forze dell’ordine e tecnologia nella lotta contro la criminalità, garantendo maggiore sicurezza per i cittadini.

Conclusione

Questo episodio a Piano di Sorrento mette in luce non solo la pericolosità di simili atti, ma anche l’efficacia delle indagini delle forze dell’ordine. La rapina, fortunatamente, non ha avuto gravi conseguenze, ma rimane un monito alla comunità sull’importanza della vigilanza e della collaborazione con le autorità competenti.

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