Cronaca
Difesa di Ocone: ‘Mia moglie era aggressiva’
Un Drama Familiare a Napoli: Il Caso di Salvatore Ocone
La città di Napoli ha vissuto un dramma familiare che ha scosso la comunità. Salvatore Ocone, un uomo di 56 anni, ha ucciso la moglie Elisa Polcino e il figlio di 15 anni, ferendo gravemente la figlia di 17 anni. L’uomo ha dichiarato agli investigatori che sua moglie era aggressiva e autoritaria, ma questa giustificazione non può cancellare l’orrore consumatosi nella loro casa.
La Storia del Caso
Il caso di Ocone è stato ricostruito dal procuratore della Repubblica di Benevento, Gianfranco Scarfò. L’omicidio sarebbe avvenuto nelle prime ore del mattino, tra le 5 e le 6, quando Ocone ha colpito a morte la moglie con una pietra. Poi, con lo stesso oggetto, ha rivolto la violenza contro i due figli, ferendoli gravemente.
La Fuga e l’Arresto
La fuga di Ocone è terminata poche ore dopo, quando l’auto è stata individuata da un elicottero dei carabinieri nelle campagne di Ferrazzano, in provincia di Campobasso. L’uomo non ha opposto resistenza e all’interno del veicolo, la scena era drammatica: il figlio quindicenne era già morto, mentre la sorella di 17 anni era agonizzante.
Le Indagini e il Fascicolo
La procura di Benevento ha aperto un fascicolo per omicidio e tentato omicidio. Gli investigatori stanno passando al setaccio la vita della famiglia per capire se vi fossero segnali trascurati o episodi premonitori. Centrale, in questa fase, sarà l’accertamento delle condizioni psichiche dell’uomo, già segnato dal precedente trattamento sanitario obbligatorio (Tso) del 2011.
La Comunità Attonita
La comunità di Paupisi è attonita e si interroga su come sia potuto accadere un dramma simile all’interno di una famiglia apparentemente normale. La casa di Ocone si è trasformata in teatro di violenza e disperazione, lasciando la comunità a cercare risposte e a chiedersi se ci fossero stati segnali di allarme che sono stati ignorati.