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Cronaca

Cripte segrete di Napoli: un viaggio tra storia e mistero

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Cripte segrete di Napoli: un viaggio tra storia e mistero

Esplorando le Cripte Segrete di Napoli: Storia e Mistero

Napoli, una città che affascina e incanta, è da secoli custode di una storia ricca di leggende e tradizioni peculiari. In questo affascinante contesto, emergono luoghi misteriosi e suggestivi: le cripte segrete. Questi spazi sotterranei, spesso inaccessibili al grande pubblico, raccontano storie millenarie di fede, potere e riti antichi. Scopriamo insieme alcune delle cripte più affascinanti della città, in un viaggio che sembra riportarci indietro nel tempo.

Cripta di San Gennaro: Un Simbolo di Devozione

Situata all’interno del Duomo di Napoli, la Cripta di San Gennaro è uno dei luoghi più simbolici e ricchi di spiritualità della città. Nota anche come Cappella del Succorpo, questa cappella fu creata dal cardinale Oliviero Carafa nel 1497 per custodire le reliquie del santo patrono di Napoli, trasferite da Montevergine. Completata nel 1506, la cappella si distingue per la sua straordinaria arte rinascimentale. Il pavimento in maiolica policroma e le eleganti colonne in cipollino dividono l’interno in tre navate. Al centro, l’altare ospita l’urna con le reliquie di San Gennaro, avvolta in una sacralità che suscita profonda emozione nei visitatori.

Cripta di San Domenico Maggiore: Arte e Storia

Una delle cripte più affascinanti nel cuore del centro storico di Napoli è la Cripta di San Domenico Maggiore. Originariamente concepita per le sepolture dei frati domenicani, oggi rappresenta un tesoro storico-artistico. Le colonne eleganti e gli affreschi di pregevole fattura raccontano l’importanza delle famiglie nobili sepolte qui, tra cui la famiglia Carafa di Roccella. Le loro tombe, realizzate in marmo bianco, adornano le pareti, creando un’atmosfera di grande reverenza.

Inoltre, la cripta ospita opere d’arte significative, come un tondo marmoreo attribuito alla bottega di Giuseppe Sanmartino, che rappresenta la Vergine con il Bambino e le anime del Purgatorio. Datato intorno al 1783, questo capolavoro è uno dei punti focali della cripta, esemplificando l’alto livello artistico dell’epoca.

Crypta Neapolitana: Un Viaggio nel Tempo

La Crypta Neapolitana è un sorprendente tunnel sotterraneo risalente al I secolo a.C., progettato per collegare Neapolis e Puteoli. Lungo circa 700 metri, questo passage fu scavato dall’ingegnere Lucio Cocceio Aucto per volere di Marco Vipsanio Agrippa, generale dell’imperatore Augusto. La sua costruzione rappresenta un notevole esempio di ingegneria romana, permettendo il passaggio delle truppe romane attraverso il Monte Grillo, evitando percorsi più complessi.

Oltre alla sua funzionalità, la Crypta Neapolitana ha un’importanza storica di rilievo, testimoniando i legami tra Neapolis e Puteoli e il loro ruolo nell’impero romano. Con il passare dei secoli, questo luogo affascinante ha attratto studiosi e archeologi, contribuendo a rivelare i suoi molteplici misteri e a valorizzare il patrimonio storico e culturale della città.

Napoli continua a affascinare con il suo patrimonio nascosto, un invito a esplorare le sue cripte segrete e scoprire storie di fede, arte e ingegneria che convivono nel suo sottosuolo.

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