Cronaca
Corso Umberto sotto scacco: rapinata donna, arrestato giovane marocchino
#notiziedellanazione #rapina #cronachedellacampania Ieri pomeriggio, una donna è stata aggredita e rapinata del cellulare in Corso Umberto, suscitando paura tra i passanti.
La rapina in Corso Umberto è solo l’ultimo episodio di una serie di eventi che hanno scosso la città, facendo riflettere sulla sicurezza e sulla percezione di insicurezza che serpeggia tra i cittadini. _”Momenti di paura nel pomeriggio di ieri in Corso Umberto”_ sono state le parole utilizzate per descrivere la scena, dove una donna è stata aggredita e rapinata del cellulare in pieno giorno.
La prontezza di alcuni passanti e l’intervento immediato della Polizia di Stato hanno però impedito la fuga del responsabile, un 28enne marocchino con precedenti e irregolare sul territorio nazionale, arrestato con l’accusa di _”rapina impropria e lesioni personali”_. Questo evento solleva interrogativi sulla presenza di persone irregolari sul territorio e sulla loro possibile implicazione in attività criminali.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato Montecalvario, _”l’uomo avrebbe approfittato di un momento di distrazione della vittima per afferrarle il telefono dalle mani”_. Di fronte alla reazione della donna, che ha tentato di opporsi, _”il rapinatore l’ha colpita e spintonata con violenza, facendola cadere a terra prima di tentare la fuga”_. Alcune persone presenti sono intervenute per fermarlo, attirando l’attenzione di una pattuglia in transito.
I poliziotti, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a bloccarlo e a recuperare il cellulare, che è stato subito restituito alla vittima. La donna, visibilmente scossa ma non in gravi condizioni, ha ricevuto assistenza sul posto. Il 28enne è stato condotto negli uffici del Commissariato e trattenuto in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria. Questo episodio lascia un segno nella comunità, richiamando l’attenzione sulla necessità di migliorare la sicurezza e la vigilanza nelle aree pubbliche.
