Cronaca
Cocaina tra i ragazzi di Caserta, una preoccupante realtà locale
CasertaInRivolta: quando la speranza diventa spaccio
La notizia che ha scosso la città di Caserta è quella di un centro di accoglienza per minori trasformato in un’operazione di spaccio. “Un centro di accoglienza per minori trasformato in una base per lo spaccio”: queste le parole che descrivono la situazione in cui si sono trovati i carabinieri nella mattinata di domenica 26 ottobre.
La storia è quella di due diciassettenni tunisini, ospiti di una comunità a Portico di Caserta, che hanno trasformato il luogo di accoglienza in un vero e proprio covo per lo spaccio di droga. La reazione dei due ragazzi è stata violenta quando i carabinieri sono arrivati sul posto a seguito di una segnalazione per una lite scoppiata all’interno della struttura. “L’intervento della Volante è scattato a seguito di una segnalazione per una lite scoppiata all’interno della struttura”.
I carabinieri hanno tentato di calmare gli animi e di procedere ai controlli di routine, ma l’atteggiamento dei due ragazzi è stato da subito aggressivo e ostile. “Durante la perquisizione, nella loro disponibilità sono state rinvenute prove schiaccianti”: due dosi di cocaina, per un peso complessivo di 1,4 grammi, un bilancino di precisione e 400 euro in contanti. Tutto il materiale è stato sequestrato.
La situazione è degenerata quando uno dei due minorenni ha aggredito i militari nel tentativo disperato di sottrarsi al controllo. “Uno dei due minorenni ha aggredito i militari nel tentativo disperato di sottrarsi al controllo”. Il compagno, apparentemente più calmo, ha dato sfogo alla sua rabbia una volta fatto salire sull’auto di servizio, prendendo a calci con violenza il finestrino posteriore.
I carabinieri hanno neutralizzato la resistenza, hanno ammanettato i due 17enni e li hanno trasferiti all’Istituto penale minorile di Napoli dei Colli Aminei, dove sono stati ristretti. “Per i due giovani tunisini, che avrebbero dovuto trovare nella comunità un luogo di riscatto, si aprono ora le porte del circuito della giustizia minorile”, accusati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e, soprattutto, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
La notizia ha scosso la città di Caserta, che si chiede come sia possibile che un luogo di accoglienza possa essere trasformato in un covo per lo spaccio. La risposta è complessa e richiede un’analisi approfondita delle dinamiche sociali e culturali che hanno portato a questa situazione. Tuttavia, una cosa è certa: la speranza di un futuro migliore per questi giovani è stata tradita dalla realtà della droga e della violenza.
