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Cronaca

Clan Verde: scarcerato Imbemba, annullata condanna narcotraffico

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Clan Verde: scarcerato Imbemba, annullata condanna narcotraffico

Il caso di Massimiliano Imbemba, figura ritenuta legata al clan Verde, è tornato alla ribalta con un nuovo sviluppo giudiziario. Dopo l’annullamento della sentenza di condanna a otto anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti, disposto dalla Corte di Cassazione, la Corte d’appello di Napoli ha disposto la scarcerazione dell’imputato. Questa decisione giudiziaria rappresenta un nuovo capitolo nelle vicende giudiziarie legate alla rete di narcotraffico riconducibile al clan Verde.

Sviluppi Giudiziari

Il caso di Massimiliano Imbemba ha subito un’importante svolta con la decisione della Corte di Cassazione del 3 ottobre 2025, che ha annullato la sentenza di condanna. Successivamente, la Corte d’appello di Napoli ha concesso la scarcerazione di Imbemba, a seguito della richiesta avanzata dai suoi difensori, gli avvocati Dario Vannetiello e Leopoldo Perone. I giudici hanno riconosciuto il superamento dei termini massimi di custodia cautelare e hanno disposto la rimessione in libertà senza applicare misure alternative.

Il Contesto del Clan Verde

Il clan Verde è un gruppo attivo nell’area nord di Napoli e già al centro di diverse inchieste della Direzione distrettuale antimafia. Il caso di Massimiliano Imbemba rappresenta un nuovo capitolo nelle vicende giudiziarie legate a questa rete di narcotraffico. La vicenda giudiziaria di Imbemba è significativa non solo per il suo esito, ma anche per le implicazioni sulla lotta contro il narcotraffico nella regione.

Implicazioni e Prospettive

La decisione della Corte d’appello di Napoli e l’annullamento della sentenza di condanna hanno sollevato questioni sulla gestione della giustizia e sulla lotta contro il narcotraffico. Il caso di Massimiliano Imbemba potrebbe avere implicazioni più ampie sulla politica di contrasto al crimine organizzato nella Campania. In attesa del nuovo processo, la scarcerazione di Imbemba rappresenta un momento di attesa e riflessione sull’efficacia del sistema giudiziario e sulla sua capacità di affrontare le sfide poste dalla criminalità organizzata.

Conclusione

Il caso di Massimiliano Imbemba è un esempio della complessità e della delicatezza delle vicende giudiziarie legate al narcotraffico. La decisione della Corte d’appello di Napoli e l’annullamento della sentenza di condanna sono eventi significativi che richiedono un’attenta valutazione delle implicazioni giuridiche e sociali. La vicenda giudiziaria di Imbemba rimane un capitolo aperto, con il nuovo processo che potrebbe portare a nuove rivelazioni e a una maggiore comprensione della rete di narcotraffico legata al clan Verde.

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Ruba borsa a turista in via Toledo, aggredisce poliziotti: arrestato mlad

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Ruba borsa a turista in via Toledo, aggredisce poliziotti: arrestato mlad

Nella città di Napoli, un episodio di criminalità ha colpito una turista in via Toledo. Un 28enne di origini marocchine ha approfittato della distrazione della donna per rubarle la borsa. Tuttavia, la fuga del ladro è durata soltanto pochi minuti grazie all’intervento tempestivo degli agenti del Commissariato Montecalvario.

Il Ladro Catturato

Il 28enne è stato arrestato nella serata del 7 ottobre 2025 dopo che i poliziotti lo hanno notato mentre correva a perdifiato verso via Monteoliveto. Gli agenti, insospettiti, hanno intimato l’alt, ma il fuggitivo si è scagliato contro di loro, tentando di sottrarsi al controllo. Dopo una breve colluttazione, è stato immobilizzato e nelle sue tasche è stato trovato un portafogli con i documenti di una turista spagnola.

Le Indagini e l’Arresto

La successiva visione delle immagini di videosorveglianza ha chiarito tutto: pochi istanti prima, l’uomo aveva sottratto la borsa alla donna, seduta a un tavolino di un locale su via Toledo, e si era dato alla fuga. Il 28enne è stato quindi arrestato per rapina impropria, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il portafogli è stato restituito alla proprietaria, che ha ringraziato gli agenti per il pronto intervento.

La Sicurezza nel Centro Storico

La Questura sottolinea che l’attività di controllo nelle aree turistiche del centro storico continuerà per garantire maggiore sicurezza a cittadini e visitatori. L’obiettivo è quello di prevenire episodi del genere e assicurare una permanenza sicura e piacevole a tutti coloro che visitano la città di Napoli. Questo evento sottolinea l’importanza della vigilanza e della cooperazione tra le forze dell’ordine e la comunità per mantenere alta la sicurezza in una delle città più belle e visitate d’Italia.

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Baby pusher fermato a Melito con arsenale di droga

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Baby pusher fermato a Melito con arsenale di droga

Arresto a Melito di Napoli: un giovane di 18 anni gestiva una piazza di spaccio

Nella città di Melito di Napoli, un ragazzo di solo 18 anni è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nonostante la sua giovane età, il ragazzo gestiva una piccola piazza di spaccio in pieno centro cittadino, attività che è stata scoperta grazie a un controllo condotto dagli agenti del Commissariato Giugliano-Villaricca.

La scoperta dell’arsenale di droga

Durante il controllo, i poliziotti hanno notato il giovane mentre consegnava un piccolo involucro in cambio di denaro in Corso Europa. Quando ha visto la pattuglia, ha tentato di allontanarsi, ma è stato bloccato dopo pochi metri. La perquisizione ha permesso di rinvenire un arsenale di droga, composto da 29 dosi di cocaina (19 grammi), 23 involucri di hashish (45 grammi) e 33 bustine di marijuana (41 grammi), tutto confezionato e pronto per la vendita.

L’operazione di contrasto al microspaccio

L’arresto del giovane rientra nel piano di contrasto al microspaccio predisposto dalla Questura di Napoli nei comuni dell’hinterland settentrionale, dove negli ultimi mesi si è registrato un incremento delle attività illegali legate alla droga. Il ragazzo è stato condotto negli uffici del commissariato e poi trasferito in carcere, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

I dati dell’operazione

L’operazione ha permesso di sequestrare una quantità significativa di droga, grazie alla quale è stato possibile sventare ulteriori attività illegali nella zona. I dati dell’operazione sono stati resi noti dalla Questura di Napoli, che ha confermato l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al microspaccio e alle attività illegali legate alla droga. L’articolo è stato pubblicato il 8 Ottobre 2025 – 20:33 – A. Carlino.

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Bambino disabile escluso da scuola a Napoli, denuncia dei legali

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Bambino disabile escluso da scuola a Napoli, denuncia dei legali

La Storia di un Bambino Disabile Escluso da una Scuola a Napoli

Nella città di Napoli, una vicenda ha scosso l’opinione pubblica e sollevato importanti interrogativi sui diritty dei minori e sull’inclusione scolastica. Un bambino disabile, che frequentava regolarmente i corsi di lingua inglese presso l’istituto linguistico English Adventures s.r.l. (British Institutes Napoli Vomero), è stato escluso dalla scuola perché la direzione ha affermato di non essere in grado di gestirlo in aula.

Il Caso e le Reazioni

Il caso è stato denunciato dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, che assistono la famiglia napoletana al centro della vicenda. Secondo quanto riferito, il bambino ha sempre partecipato con serenità e profitto alle attività didattiche senza alcun problema di convivenza o rendimento. Tuttavia, all’atto del rinnovo dell’iscrizione per il nuovo anno, la scuola ha comunicato il diniego in modo improvviso e senza giustificazioni plausibili.

La Risposta della Scuola e la Posizione della Famiglia

Nonostante la famiglia abbia offerto di garantire a proprie spese la presenza di un educatore di supporto, la direzione dell’istituto ha respinto anche questa soluzione. Gli avvocati Pisani hanno definito questa chiusura “incomprensibile” e hanno sottolineato che aggrava la lesione della dignità del bambino e dei suoi genitori.

Le Richieste della Famiglia e gli Sviluppi del Caso

Per questo motivo, gli avvocati hanno inviato una formale diffida all’istituto, chiedendo scuse pubbliche per l’accaduto, il risarcimento dei danni morali e materiali subiti dalla famiglia, e l’adozione di misure interne di formazione e revisione organizzativa per evitare che episodi simili possano ripetersi. La vicenda è stata segnalata al Ministero dell’Istruzione e del Merito, all’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e al Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

L’Importanza dell’Inclusione e le Pari Opportunità

“L’inclusione non è un favore, ma un dovere morale e giuridico”, hanno sottolineato gli avvocati. “Un istituto che si definisce educativo non può chiudere le porte a un bambino solo perché ha una disabilità. È una pagina buia per Napoli e per la scuola italiana”. Il caso ha riaccende il dibattito sul diritto allo studio e sulla necessità di garantire pari opportunità ai minori con disabilità in ogni ambiente formativo, pubblico o privato.

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