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Cronaca

Camorra, il pentito Roselli svela la strategia del clan Amato Pagano

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Camorra, il pentito Roselli svela la strategia del clan Amato Pagano

#Camorra, i segreti del clan Amato-Pagano svelati dal pentito Salvatore Roselli

La camorra torna a parlare, con le rivelazioni di Salvatore Roselli, detto Frizione, collaboratore di giustizia che ha deciso di rompere il silenzio sulla struttura e le dinamiche del clan Amato-Pagano

Il clan Amato-Pagano, una delle organizzazioni criminali più potenti e radicate nel quadrante nord di Napoli, è stato svelato nelle sue dinamiche interne grazie alle rivelazioni di Salvatore Roselli, un ex uomo del clan che ha deciso di collaborare con la giustizia. Roselli, noto come Frizione, è stato arrestato il 4 settembre 2020 per un sequestro di persona a scopo di estorsione e, dopo aver inizialmente negato ogni addebito, ha deciso di pentirsi il 1° febbraio 2023, mentre era detenuto nel carcere di Lanciano.

Le sue rivelazioni sono state fondamentali per comprendere la struttura e le dinamiche del clan Amato-Pagano, che ha subito una serie di arresti e di colpi dalla giustizia negli ultimi anni. Roselli ha ammesso di aver gestito personalmente il traffico di stupefacenti nelle aree dei Sette Palazzi e dello Chalet Bakù, due roccaforti storiche del potere camorristico nel quadrante nord di Napoli. Gli investigatori hanno potuto così ricostruire la mappa degli affari del clan, che includeva le piazze di spaccio a Mugnano, Melito e Scampia.

La decisione di Roselli di collaborare con la giustizia non è stata facile e ha incontrato la disapprovazione dei suoi ex compagni di clan. Pochi giorni dopo l’annuncio del suo pentimento, gli inquirenti intercettarono una conversazione tra Carlo Calzone e la sorella di un detenuto, che commentavano con disprezzo l’allontanamento dei familiari di Frizione, facendo esplicito riferimento alla figlia Sofia. Questo dettaglio ha confermato la genuinità e la portata del suo pentimento.

Roselli ha descritto l’assetto interno del clan, spiegando come gli Amato-Pagano abbiano scelto di mantenere una “riserva” di uomini di fiducia appartenenti alla famiglia, pronti a subentrare in caso di nuovi blitz. Gli affiliati di spicco partecipavano alle riunioni operative, ma evitavano contatti diretti con esponenti di altri clan, nel rispetto di una rigida strategia di riservatezza.

La regola della “riserva” è stata confermata anche da altre fonti, che hanno descritto come gli Amato-Pagano abbiano cercato di mantenere un basso profilo, evitando di esporre i loro vertici operativi. Questa strategia di silenzio e riservatezza rappresenta ancora oggi uno dei tratti distintivi della nuova camorra organizzata dell’area nord di Napoli.

Le rivelazioni di Roselli hanno anche permesso di comprendere la catena di comando del clan, che includeva figure come Raffaele Teatro, Gennaro Liguori e Antonio Pompilio. Questi uomini hanno gestito il traffico di stupefacenti e le piazze di spaccio, mantenendo un basso profilo e evitando di esporre i vertici operativi del clan.

In conclusione, le rivelazioni di Salvatore Roselli hanno permesso di svelare i segreti del clan Amato-Pagano, una delle organizzazioni criminali più potenti e radicate nel quadrante nord di Napoli. La sua decisione di collaborare con la giustizia ha rappresentato un colpo importante per la camorra, che continuerà a essere oggetto di indagini e di azioni repressive da parte delle forze dell’ordine. La storia del clan Amato-Pagano è un esempio di come la camorra sia in grado di adattarsi e di sopravvivere, ma anche di come la giustizia possa colpire e indebolire queste organizzazioni criminali.

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