Cronaca
Camorra: il boss Nicola Rullo assolto dalle accuse.
Processo Contro il Clan Contini: Risultati e Conseguenze
Introduzione al Caso
L’Aquila – Si conclude il processo in primo grado riguardante le nuove rotte della droga legate al clan Contini. Il giudice Marco Billi ha emesso ieri la sentenza, evidenziando risultati contrastanti: otto imputati condannati a una pena totale di quasi 70 anni di reclusione, mentre sei individui, alcuni dei quali figure di spicco della criminalità organizzata partenopea, sono stati assolti.
Gli Accusati Assolti
A emergere indenni sono stati nomi noti come Nicola Rullo, il presunto boss del clan, insieme ai suoi collaboratori vicini, Carmine Botta e Vincenzo Capozzoli. Il giudice ha ritenuto le prove contro di loro insufficienti, portando così all’assoluzione.
Dettagli sulle Condanne
La condanna più severa è stata inflitta a Umberto Schettino, considerato il fulcro dell’organizzazione criminale, con 20 anni di reclusione. Altri condannati includono:
- Francesca Di Cristo: 8 anni
- Daniele Malafronte, Leonardo Ortensi e Marco Basso: 7 anni e 9 mesi ciascuno
- Giuseppe Lanzano: 6 anni e 10 mesi
- Domenico e Ferdinando Marasca: 5 anni e 30.000 € di multa ciascuno
Accuse e Sviluppo dell’Inchiesta
L’accusa ha evidenziato che il gruppo criminale operava tra l’estate del 2017 e i primi mesi del 2018, gestendo un traffico esteso di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, hashish e mdma. Le droghe venivano acquistate a Napoli e distribuite in province come Teramo, Ascoli Piceno, Fermo e Ancona.
Hierarchia del Clan e Ruoli Chiave
Schettino, domiciliato a Corropoli, è stato descritto come l’intermediario principale con i fornitori di Napoli. Tra i nomi noti coinvolti ci sono stati Gaetano Attardo e Nicola Fruguglietti. Il trasporto della droga è stato affidato a Vincenzo Saracino, Pasquale Starita e Farinelli.
Esito delle Accuse Contro Rullo e Botta
Per quanto riguarda Nicola Rullo e Carmine Botta, la Procura aveva ipotizzato singole contestazioni relative a detenzione e cessione di stupefacenti. Tuttavia, l’insufficienza delle prove ha portato alla loro assoluzione.
Riepilogo delle Condanne
- Umberto Schettino: 20 anni di reclusione
- Francesca Di Cristo: 8 anni
- Daniele Malafronte: 7 anni e 9 mesi
- Leonardo Ortensi: 7 anni e 9 mesi
- Marco Basso: 7 anni e 9 mesi
- Giuseppe Lanzano: 6 anni e 10 mesi
- Domenico Marasca: 5 anni e 30.000 € di multa
- Ferdinando Marasca: 5 anni e 30.000 € di multa
Assoluzioni
- Gaetano Attardo
- Nicola Fruguglietti
- Nicola Rullo
- Carmine Botta
- Vincenzo Capozzoli
- Ciro Toscano
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Articolo pubblicato il 15 Ottobre 2025 – 07:34 – Giuseppe Del Gaudio