Cronaca
Barista arrestato per spaccio a Chiaiano

Nella città di Napoli, un giovane di 29 anni, residente a Chiaiano e lavorante come barista, è stato colto in flagrante mentre deteneva droga a fini di spaccio. L’arresto è stato effettuato dai Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Vomero, dopo che il giovane è stato fermato in via Leonardi Bianchi a causa di una panne al motorino. Inizialmente, i militari si erano fermati per prestargli soccorso, ma l’odore inconfondibile di marijuana li ha insospettiti e li ha portati a perquisirlo.
L’arresto e la perquisizione
Il giovane, apparentemente insospettabile e senza precedenti, è stato trovato in possesso di diverse dosi di droga nascoste negli slip. Successivamente, durante la perquisizione domiciliare, sono stati ritrovati 80 grammi di marijuana, 40 grammi di hashish già suddivisi in dosi pronte alla vendita, un bilancino di precisione e 770 euro in contanti, che si ritiene siano il provento dell’attività illecita.
La droga e il denaro sequestrati
La quantità di droga sequestrata è considerevole, con 80 grammi di marijuana e 40 grammi di hashish, già pronti per essere venduti. Inoltre, il bilancino di precisione trovato durante la perquisizione suggerisce che il giovane fosse coinvolto in un’attività di spaccio su scala relativamente ampia. I 770 euro in contanti sequestrati sono stati ritentuti come provento dell’attività illecita.
L’esito dell’arresto
Il 29enne è stato arrestato e ora è in attesa di giudizio. L’arresto è il risultato di un’operazione condotta con professionalità e attenzione da parte dei Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Vomero. Il caso è un esempio di come la sfortuna e l’odore inconfondibile di marijuana possano portare a conseguenze serie per coloro che si rendono protagonisti di attività illecite.
Articolo pubblicato il 7 Ottobre 2025 – 11:37 – Vincenzo Scarpa
Fonte
Cronaca
Uomo si finge cieco a Castellammare, arrestato con la moglie

Un caso di truffa aggravata ai danni dello Stato è stato recentemente smascherato dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata, a Castellammare di Stabia. Un uomo, che si presentava come cieco assoluto, è stato scoperto a muoversi senza alcun aiuto in luoghi affollati, prelevare denaro al bancomat e contare il resto con facilità. Questo inganno, durato per vent’anni, gli ha permesso di ricevere una pensione d’invalidità e un’indennità di accompagnamento per oltre 124mila euro.
Le indagini e gli arresti
Le indagini, avviate dopo un sequestro preventivo di beni disposto un anno fa, hanno documentato come il presunto cieco fosse in realtà solo ipovedente e capace di svolgere le normali attività quotidiane. I due coniugi sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal GIP su richiesta della Procura oplontina, con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico in atti pubblici.
La truffa e le conseguenze
Nonostante il sequestro e i sospetti sulla sua reale condizione, la coppia aveva continuato a presentare documenti medici falsi per confermare lo status di invalidità. Questa truffa, che ha ingannato medici e istituzioni per due decenni, si è conclusa con l’intervento delle Fiamme Gialle, che hanno smascherato il raggiro e portato i responsabili alla luce della giustizia.
L’importanza dell’intervento delle autorità
L’intervento della Guardia di Finanza e della Procura oplontina ha permesso di smascherare una truffa che aveva durato per troppo tempo, causando un danno economico significativo allo Stato. Questo caso sottolinea l’importanza dell’attività di controllo e di indagine svolta dalle autorità, che lavorano per proteggere i cittadini e lo Stato da inganni e truffe.Fonte
Cronaca
Truffe bancarie: banda sgominata a Giugliano e Napoli

Una rete di truffe informatiche smantellata a Giugliano
Una banda organizzata con base a Giugliano in Campania e Napoli è stata smantellata grazie all’operazione dei Carabinieri, che hanno eseguito undici ordinanze di custodia cautelare. La banda era specializzata in truffe informatiche attraverso lo spoofing bancario, una tecnica che consentiva ai truffatori di presentarsi come funzionari di banca e di ottenere informazioni sensibili dalle vittime.
La tecnica di truffa
I truffatori acquistavano liste di dati sensibili sul Dark Web e selezionavano le vittime in base all’età, privilegiando le persone anziane. Il primo contatto avveniva con messaggi di phishing, corredati da link fasulli che riproducevano fedelmente i siti di banche e istituti di credito. Una volta che la vittima cadeva nella trappola, il truffatore si spacciava per operatore bancario e convinceva la persona a fornire codici, pin e OTP.
L’indagine e il sequestro
L’inchiesta ha permesso di ricostruire 22 episodi di truffa consumata e di bloccarne numerosi altri grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri. Sono stati sequestrati computer, telefoni e dispositivi informatici utilizzati per le operazioni illecite, insieme a denaro contante e orologi di lusso per un valore complessivo superiore ai 150mila euro.
L’ombra delle truffe agli anziani
Le truffe agli anziani rappresentano una delle emergenze più diffuse in Campania. Negli ultimi due anni si è registrato un aumento del 30% dei casi legati allo spoofing e al phishing, con un danno economico che in alcuni episodi ha superato i 100mila euro per singola vittima. Il fenomeno unisce criminalità tradizionale e tecnologia, e sfrutta la fiducia, la solitudine e la paura degli anziani come nuove armi.
La smantellazione di questa rete di truffe informatiche è un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e nel proteggere i cittadini, in particolare gli anziani, dalle truffe online. È fondamentale aumentare la consapevolezza e l’educazione sulla sicurezza informatica per prevenire simili truffe in futuro.
Cronaca
Operaio cade da impalcatura al Vulcano Buono: condizioni gravi

Un incidente tragico si è verificato ieri sera nel centro commerciale Vulcano Buono a Nola, quando un operaio di 53 anni, originario della provincia di Foggia, è caduto da un’impalcatura di circa due metri. L’uomo, che era impegnato nel montaggio di scaffalature, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Nola e successivamente all’Ospedale del Mare, dove è attualmente ricoverato in rianimazione. La sua vita è appesa a un filo e le condizioni sono ancora critiche.
Incidente e soccorsi
L’incidente ha scatenato l’intervento dei soccorsi e delle forze dell’ordine, che hanno aperto un’indagine sulle dinamiche e sulle condizioni di sicurezza del lavoro. I sanitari del 118 sono giunti tempestivamente sul posto e hanno prestato le prime cure all’operaio, il cui quadro clinico è apparso subito grave.
Indagine e sequestro dell’impalcatura
A fare luce su quanto accaduto, oltre ai Carabinieri, è intervenuto anche il personale specializzato del Servizio Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’ASL Napoli 3 Sud. I tecnici hanno esaminato il luogo del misfatto e hanno sequestrato precauzionalmente una parte dell’impalcatura, ritenuta cruciale per comprendere le cause del crollo. L’indagine è ancora in corso e solo le perizie sapranno dare risposta alle domande che seguono ogni incidente sul lavoro.
La vita dell’operaio in bilico
Ora, mentre la vita dell’operaio è in bilico, restano aperte le domande su cosa ha causato la caduta. Un movimento falso, una struttura fragile, un momento di distrazione? Solo le indagini sapranno dare risposta. L’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro e sull’importanza di garantire condizioni di lavoro sicure per tutti i lavoratori. La comunità locale è in attesa di notizie sulla condizione dell’operaio e sulla conclusione dell’indagine.Fonte