Cronaca
Baby pusher fermato a Melito con arsenale di droga

Arresto a Melito di Napoli: un giovane di 18 anni gestiva una piazza di spaccio
Nella città di Melito di Napoli, un ragazzo di solo 18 anni è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nonostante la sua giovane età, il ragazzo gestiva una piccola piazza di spaccio in pieno centro cittadino, attività che è stata scoperta grazie a un controllo condotto dagli agenti del Commissariato Giugliano-Villaricca.
La scoperta dell’arsenale di droga
Durante il controllo, i poliziotti hanno notato il giovane mentre consegnava un piccolo involucro in cambio di denaro in Corso Europa. Quando ha visto la pattuglia, ha tentato di allontanarsi, ma è stato bloccato dopo pochi metri. La perquisizione ha permesso di rinvenire un arsenale di droga, composto da 29 dosi di cocaina (19 grammi), 23 involucri di hashish (45 grammi) e 33 bustine di marijuana (41 grammi), tutto confezionato e pronto per la vendita.
L’operazione di contrasto al microspaccio
L’arresto del giovane rientra nel piano di contrasto al microspaccio predisposto dalla Questura di Napoli nei comuni dell’hinterland settentrionale, dove negli ultimi mesi si è registrato un incremento delle attività illegali legate alla droga. Il ragazzo è stato condotto negli uffici del commissariato e poi trasferito in carcere, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
I dati dell’operazione
L’operazione ha permesso di sequestrare una quantità significativa di droga, grazie alla quale è stato possibile sventare ulteriori attività illegali nella zona. I dati dell’operazione sono stati resi noti dalla Questura di Napoli, che ha confermato l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al microspaccio e alle attività illegali legate alla droga. L’articolo è stato pubblicato il 8 Ottobre 2025 – 20:33 – A. Carlino.
Cronaca
Bambino disabile escluso da scuola a Napoli, denuncia dei legali

La Storia di un Bambino Disabile Escluso da una Scuola a Napoli
Nella città di Napoli, una vicenda ha scosso l’opinione pubblica e sollevato importanti interrogativi sui diritty dei minori e sull’inclusione scolastica. Un bambino disabile, che frequentava regolarmente i corsi di lingua inglese presso l’istituto linguistico English Adventures s.r.l. (British Institutes Napoli Vomero), è stato escluso dalla scuola perché la direzione ha affermato di non essere in grado di gestirlo in aula.
Il Caso e le Reazioni
Il caso è stato denunciato dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, che assistono la famiglia napoletana al centro della vicenda. Secondo quanto riferito, il bambino ha sempre partecipato con serenità e profitto alle attività didattiche senza alcun problema di convivenza o rendimento. Tuttavia, all’atto del rinnovo dell’iscrizione per il nuovo anno, la scuola ha comunicato il diniego in modo improvviso e senza giustificazioni plausibili.
La Risposta della Scuola e la Posizione della Famiglia
Nonostante la famiglia abbia offerto di garantire a proprie spese la presenza di un educatore di supporto, la direzione dell’istituto ha respinto anche questa soluzione. Gli avvocati Pisani hanno definito questa chiusura “incomprensibile” e hanno sottolineato che aggrava la lesione della dignità del bambino e dei suoi genitori.
Le Richieste della Famiglia e gli Sviluppi del Caso
Per questo motivo, gli avvocati hanno inviato una formale diffida all’istituto, chiedendo scuse pubbliche per l’accaduto, il risarcimento dei danni morali e materiali subiti dalla famiglia, e l’adozione di misure interne di formazione e revisione organizzativa per evitare che episodi simili possano ripetersi. La vicenda è stata segnalata al Ministero dell’Istruzione e del Merito, all’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e al Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
L’Importanza dell’Inclusione e le Pari Opportunità
“L’inclusione non è un favore, ma un dovere morale e giuridico”, hanno sottolineato gli avvocati. “Un istituto che si definisce educativo non può chiudere le porte a un bambino solo perché ha una disabilità. È una pagina buia per Napoli e per la scuola italiana”. Il caso ha riaccende il dibattito sul diritto allo studio e sulla necessità di garantire pari opportunità ai minori con disabilità in ogni ambiente formativo, pubblico o privato.
Cronaca
Operazione anti-droga a Napoli: 5 arresti in 24 ore

La città di Napoli è stata teatro di una serie di controlli straordinari da parte della Polizia di Stato, finalizzati a contrastare il traffico di stupefacenti. Nel giro di 24 ore, cinque persone sono state arrestate e sono state sequestrate sostanze come cocaina, marijuana e la cosiddetta “droga dello stupro”. Queste operazioni sono state condotte in vari punti della città, sia nel centro storico che nei quartieri occidentali.
Controlli Straordinari
I controlli sono stati effettuati dalla Polizia di Stato in collaborazione con l’Ufficio Prevenzione Generale e la Squadra Mobile. Gli agenti hanno lavorato a stretto contatto per identificare e fermare i sospetti spacciatori. Le aree bersaglio sono state quelle con un alto tasso di criminalità e dove si concentrano i locali notturni.
Arresti e Sequestri
Tra gli arrestati, vi è una donna di 40 anni originaria di Isernia, un quarantenne della Guinea e tre napoletani di età diverse. I sequestri hanno riguardato sostanze come cocaina, marijuana e la “droga dello stupro”, una sostanza psicotropa pericolosa utilizzata anche per alterare lo stato di coscienza delle vittime di reati sessuali. Le dosi di cocaina sequestrate sono state trovate addosso ai sospetti spacciatori, insieme a denaro contante ritenuto provento della vendita.
Luoghi degli Interventi
Gli interventi sono avvenuti in vari luoghi della città. Il primo è stato in piazza San Francesco di Paola, dove gli agenti hanno notato uno scambio sospetto e hanno trovato tre dosi di cocaina e denaro contante. Un altro intervento si è verificato in piazzetta Nilo, dove due uomini sono stati fermati con quattro dosi di cocaina e denaro. L’ultimo arresto è avvenuto in via Diocleziano, nel quartiere Fuorigrotta, dove un automobilista è stato trovato in possesso di marijuana e della “droga dello stupro”.
Proseguimento delle Operazioni
La Polizia di Stato ha sottolineato che i controlli straordinari proseguiranno nei prossimi giorni, con un’attenzione particolare alle aree della movida e del centro storico. Queste operazioni sono parte di un piano più ampio per contrastare il traffico di stupefacenti e garantire la sicurezza pubblica nella città di Napoli. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la vigilanza costante sono fondamentali per prevenire e ridurre la criminalità legata alla droga.
Fonte
Cronaca
Castel Volturno: donna denunciata per smart rubata con documenti falsi

Un controllo del territorio si trasforma in un’operazione di polizia giudiziaria a Castel Volturno
A Castel Volturno, un controllo del territorio condotto dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone ha portato alla scoperta di una Smart Fortwo rubata e alla denuncia di una donna di 33 anni per ricettazione e uso di atto falso. L’operazione è scattata durante un servizio di pattugliamento nelle vie della località domitia, quando i militari hanno notato una Smart priva di targhe parcheggiata in via Lombardia.
La scoperta del veicolo rubato
I Carabinieri hanno effettuato una verifica del numero di telaio della Smart e hanno scoperto che si trattava di un veicolo rubato a Casoria (Napoli) il 25 aprile 2024. Il furto era stato regolarmente denunciato dalla proprietaria.
Le indagini e la denuncia
Gli accertamenti hanno portato i carabinieri a risalire alla 33enne, già nota alle forze dell’ordine, che aveva la disponibilità del mezzo. La donna ha provato a giustificarsi raccontando che la Smart le era stata “prestata da un amico”, ma le spiegazioni non hanno convinto gli investigatori. Durante la perquisizione del veicolo, i militari hanno rinvenuto una carta di circolazione intestata alla stessa vettura ma risultata palesemente falsificata.
I prossimi passi delle indagini
La donna è stata denunciata in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente. Le indagini proseguono per ricostruire la provenienza del veicolo e verificare eventuali complicità o collegamenti con traffici di auto rubate tra Campania e altre regioni o paesi europei. L’operazione è un esempio di come i controlli del territorio possano portare a scoperte importanti e alla lotta contro la criminalità.