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Cronaca

Assolto Crescenzo Marino, cadono accuse su Case Celesti

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Assolto Crescenzo Marino, cadono accuse su Case Celesti

Crescenzo Marino Assolto: La Corte di Appello di Napoli Annulla le Accuse di Camorra

Napoli – La Corte di appello di Napoli ha assolto con formula piena Crescenzo Marino, figlio del boss Gennaro detto Mekkey, dalle accuse di essere il capo del clan delle Case Celesti a Secondigliano. La sentenza, emessa al termine di una camera di consiglio durata diverse ore, rappresenta un punto di svolta non solo per la posizione processuale dell’imputato, ma anche per le ricadute mediatiche che la sua figura aveva avuto negli ultimi anni.

Il Contesto dell’Indagine

L’inchiesta che aveva portato al coinvolgimento di Marino jr era nata nel 2022 nell’ambito delle ricerche di Roberto Manganiello, allora latitante e indiziato di duplice omicidio aggravato dal metodo mafioso. La Dda aveva ricostruito un presunto organigramma del clan delle Case Celesti, con Marino e Maddalena Imperatore indicati come promotori e direttori del gruppo.

La Vicinanza con Geolier e le “Ombre” di Sanremo

La vicenda giudiziaria di Crescenzo Marino si era intrecciata, suo malgrado, anche con la carriera artistica del rapper Geolier, nome d’arte di Emanuele Palumbo. I due sono legati da un’amicizia, citata dallo stesso artista in alcuni brani, tra cui “Nun sacc’ perdere”. Proprio questa vicinanza era stata strumentalizzata da alcuni commentatori e rilanciata in rete con insinuazioni e illazioni.

La Caduta del Castello Accusatorio

La Corte di appello ha ora smontato l’impianto accusatorio nei confronti di Crescenzo Marino, stabilendo che non vi fossero prove sufficienti a dimostrare la sua effettiva leadership nel clan né la sua partecipazione diretta agli affari illeciti. La sentenza rappresenta un punto di svolta non solo per la posizione processuale dell’imputato, ma anche per le ricadute mediatiche che la sua figura aveva avuto negli ultimi anni, tra cronaca nera e gossip giudiziario.

Gli Arresti del 2022 e le Conseguenze

Gli arresti scattarono a fine luglio 2022, ma il blitz si era esteso anche a indagati già colpiti da misure cautelari nell’ottobre 2021. In totale furono 32 le persone finite sotto inchiesta, alcune arrestate, altre a piede libero. Tra i nomi compariva anche quello di Domenico Gargiulo, detto Sicc penniello, successivamente ucciso in un agguato di camorra.

La sentenza di assoluzione di Crescenzo Marino contribuisce a smontare la narrazione di una presunta amicizia pericolosa con Geolier e archivia definitivamente quella che i difensori definiscono “una campagna di discredito senza fondamento”. La vicenda giudiziaria di Marino jr si chiude con un punto di svolta importante, che ribadisce l’importanza della presunzione di innocenza e della necessità di prove concrete per condannare un imputato.

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