Cronaca
Arresto per traffico di rifiuti da Napoli alla Turchia

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Napoli hanno condotto un’operazione di vasta portata che ha portato al blocco di una maxi-spedizione di rifiuti destinati illegalmente in Turchia. L’operazione, conclusa in tarda serata, ha visto l’arresto di un 32enne e il sequestro di oltre 370 tonnellate di materiali pericolosi e rifiuti solidi urbani. Il carico, spacciato per “materia prima”, era in realtà composto da scarti pericolosi e rifiuti solidi urbani, tra cui filtri olio esausti, parti di batterie, pneumatici e cavi elettrici.
Il carico fantasma: rifiuti tossici mascherati da rottami
Maxi sequestro e primo arresto con il decreto “Aggravato”
L’operazione del NOE: un punto fermo nell’applicazione delle nuove misure ambientali
L’ispezione è scattata in un terminal portuale nell’ambito di controlli sulle spedizioni transfrontaliere. I militari del NOE, insospettiti da un carico di rottami ferrosi prodotto da un’azienda di Caivano (NA) e diretto a una acciaieria di Izmir, in Turchia, hanno avviato una verifica approfondita con il supporto tecnico dell’Arpa Campania. L’analisi del carico ha rivelato il tentativo di una frode ambientale eclatante, con i rottami falsamente qualificati come MPS (Materia Prima Seconda) e in realtà composti da un cocktail di scarti pericolosi destinati allo smaltimento illecito all’estero.
Il controllo si è esteso immediatamente all’impianto aziendale di Caivano, confermando i sospetti degli investigatori. Qui, il NOE ha proceduto al sequestro di ulteriori 250 tonnellate di rifiuti speciali che attendevano di essere spediti con la stessa, falsa, etichetta di “materia prima secondaria”. Al termine delle operazioni, i Carabinieri hanno arrestato il legale rappresentante della società, un 32enne di San Giuseppe Vesuviano, ritenuto responsabile di spedizione illegale di rifiuti pericolosi, un reato che ha visto un inasprimento delle pene con la recente modifica normativa.
L’arresto è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, che ha comunque rimesso in libertà l’indagato, non essendo gravato da precedenti penali specifici. L’operazione del NOE segna un punto fermo nell’applicazione delle nuove misure ambientali e sottolinea l’attenzione delle autorità contro il lucroso e dannoso business dello smaltimento illecito transfrontaliero. Si tratta del primo arresto in Italia per il nuovo delitto di spedizione illegale di rifiuti, ai sensi degli artt. 259 e 259 bis del D.Lgs. nr.152/2006, come modificato dal D.L. 116/2025 del 08.08.2025. Contestualmente, sono stati sequestrati anche i 4 automezzi utilizzati per il trasporto delle 120 tonnellate inizialmente bloccate.
Fonte
Cronaca
Violenza fuori discoteca: 17enne massacrato con mazza

Aggressione a Montesarchio: un ragazzo di 17 anni in rianimazione
La comunità di Montesarchio è stata scossa da un’aggressione violenta avvenuta durante la movida sannita. Un ragazzo di 17 anni, originario di Tocco Caudio, è stato ricoverato in rianimazione all’ospedale San Pio di Benevento dopo essere stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico. Le sue condizioni restano gravissime.
La Dinamica dell’Aggressione
L’aggressione è avvenuta all’esterno della discoteca Xuè, in via Cirignano, poco dopo le 3 del mattino, al termine di una serata musicale che aveva richiamato decine di ragazzi della Valle Vitulanese. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, la rissa sarebbe scoppiata senza apparente motivo. La vittima e alcuni amici stavano uscendo dal locale, dopo aver assistito al concerto del rapper napoletano Frezza, quando sarebbero stati aggrediti da un gruppo di giovani che li attendeva all’esterno.
Le Indagini e i Primi Fermi
Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza comunali, i militari sono riusciti a individuare in breve tempo quattro giovani, due dei quali maggiorenni, ritenuti coinvolti nell’aggressione. I fermati, rintracciati a Benevento poche ore dopo i fatti, sono stati condotti in caserma per l’interrogatorio, alla presenza dei rispettivi legali, e sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Marilia Capitanio, proseguono per accertare il movente e ricostruire nel dettaglio la dinamica del pestaggio.
La Comunità Locale in Stato di Shock
La comunità di Montesarchio è in stato di shock dopo l’aggressione. Molti testimoni, ancora sotto shock, sono stati ascoltati per ore dai carabinieri. La Procura e i carabinieri proseguono senza sosta nel lavoro investigativo per identificare tutti i responsabili di quella che, a tutti gli effetti, appare come una spedizione punitiva premeditata. Il 17enne lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione, e la comunità locale tiene d’occhio la sua situazione con grande preoccupazione.
Cronaca
Arrestata Rosaria Criscuolo per spaccio ai Decumani di Napoli

Napoli, un luogo simbolico del centro storico trasformato in mercato della droga. La storia di Rosaria Criscuolo, una donna di 43 anni che ha trasformato il chiostro di Santa Chiara in un luogo di spaccio di droga, è un esempio di come la criminalità possa infiltrarsi anche nei luoghi più venerati della città. Il chiostro, noto per la sua bellezza e la sua storia, è stato teatro di una scena dismayante, con la Criscuolo che consegnava dosi di cocaina a clienti senza curarsi della presenza di turisti e famiglie con bambini.
La scoperta e l’arresto
Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Montecalvario hanno scoperto la Criscuolo durante un Controllo di routine, notando il suo comportamento nervoso e sospetto. La donna ha tentato di fuggire, ma è stata bloccata e sottoposta a controllo, dalle cui tasche sono emerse sette dosi di cocaina.
La storia criminale di Rosaria Criscuolo
La Criscuolo non è nuova alla criminalità, avendo già una condanna per rapina nel 2017. La tecnica utilizzata allora era stata subdola, avvicinando un 70enne con la scusa di chiedere un’informazione e una penna, per indurlo ad aprire il borsello. La donna ha raccontato agli investigatori di essersi rifornita nella zona di Porta Nolana con l’espressa intenzione di rivendere la cocaina nell’area di Santa Chiara, sfruttando l’anonimato della folla.
Le conseguenze
Dopo le formalità di rito, la Criscuolo è stata condotta ai domiciliari in attesa del rito direttissimo, fissato per la mattina successiva. L’arresto della Criscuolo è un esempio di come la polizia possa intervenire prontamente per prevenire la criminalità e proteggere i cittadini. Il caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del centro storico di Napoli e sulla necessità di aumentare la presenza di agenti di polizia nella zona.Fonte
Cronaca
Regalo Amazon: attenzione alla truffa WhatsApp

Una truffa vecchia ma ancora efficace è tornata a colpire l’Italia, portando con sé un nuovo flusso di vittime. Questa truffa, che si nasconde dietro la promessa di un “regalo Amazon”, utilizza un inganno telefonico semplice ma pericoloso per rubare gli account WhatsApp degli utenti. Il modus operandi è particolarmente insidioso, in quanto sfrutta la naturale curiosità e il desiderio di ricevere un dono per indurre le vittime a seguire istruzioni che, in realtà, porteranno alla perdita del controllo sul proprio account di messaggistica.
Il Modus Operandi della Truffa
La truffa inizia con una chiamata anonima, nella quale una voce amichevole annuncia che il destinatario ha ricevuto un regalo da Amazon e deve aprire WhatsApp per riceverlo. Questa promessa di un dono gratuito induce la vittima a seguire le istruzioni senza sospettare nulla di male. Successivamente, il numero della vittima viene aggiunto su WhatsApp, e arriva la richiesta di inviare un codice OTP, ovvero una password temporanea. Tuttavia, questo codice non serve a ricevere alcun pacco, ma consente ai malintenzionati di accedere al profilo WhatsApp della vittima e rubarlo completamente.
I Pericoli della Truffa
Una volta che i truffatori hanno accesso all’account WhatsApp, possono utilizzarlo per contattare amici e familiari della vittima, chiedendo denaro o diffondendo altre frodi. Questo non solo porta a una perdita finanziaria diretta, ma anche a un danno alla reputazione della vittima, poiché i contatti possono credere che le richieste o i messaggi provengano realmente da loro. La Polizia Postale ha ribadito l’importanza di essere cauti e di non rispondere a messaggi o telefonate sospette, sottolineando che Amazon non invia regali né contatta gli utenti tramite WhatsApp.
Precauzioni e Avvertimenti
È fondamentale essere consapevoli di queste truffe e adottare misure preventive. In caso di messaggi o telefonate sospette, non bisogna mai rispondere, né cliccare su link o fornire codici. È cruciale bloccare subito i numeri sospetti e segnalare la truffa alle autorità. La diffidenza verso offerte che sembrano troppo belle per essere vere è la chiave per evitare di cadere in queste trappole. Il “regalo Amazon” potrebbe costare molto più di quanto immaginiate, portando a conseguenze finanziarie e di sicurezza gravissime. Quindi, è importante restare sempre vigili e protetti nel mondo digitale.
Fonte