Cronaca
Uomo uccide moglie a colpi di pietra, scappa con figli

Un nuovo caso di violenza familiare scuote la Campania
La Campania è stata colpita da un altro caso di violenza familiare, che ha lasciato la comunità in stato di shock. A Paupisi, un piccolo comune del Sannio, una donna di 43 anni, Elisa Polcino, è stata uccisa a colpi di pietra dal marito, Salvatore Ocone, di 45 anni. L’uomo è attualmente ricercato dalle autorità e si teme che possa aver portato con sé i figli della coppia.
La dinamica dell’omicidio
L’omicidio sarebbe avvenuto in contrada Frasso, nelle campagne di Paupisi, intorno alle 8 del mattino, dopo un litigio violento. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato la furia dell’uomo, ma secondo indiscrezioni raccolte tra i vicini, la coppia viveva un rapporto segnato da tensioni e problemi.
Le ricerche dell’assassino
I carabinieri hanno avviato le ricerche di Ocone, che potrebbe aver tentato la fuga tra i luoghi che era solito frequentare. Non si esclude l’ipotesi estrema del suicidio. Fondamentali, in queste ore, le segnalazioni degli abitanti del paese, che si è risvegliato in preda allo sgomento.
La preoccupazione per i figli
Ad aggravare ulteriormente l’angoscia della comunità, la denuncia del sindaco Salvatore Coletta: “Oltre al marito della vittima, risultano irreperibili anche i figli della coppia, ed è questa la nostra più grande preoccupazione”. Due dei ragazzi frequentano ancora la scuola dell’obbligo, mentre un terzo figlio, maggiorenne, non si trovava in casa al momento della tragedia.
La reazione della comunità
Il primo cittadino ha espresso il dolore dell’intera comunità: “La notizia ci ha lasciati attoniti. Era una famiglia che all’apparenza non mostrava segni di disagio e non era seguita dai servizi sociali. Ho visto la coppia pochi giorni fa, a una festa: sembravano sereni. Forse non abbiamo saputo cogliere i segnali di un malessere che si stava manifestando”.
Le indagini
Sul luogo del delitto sono al lavoro i carabinieri della compagnia di Benevento e la Scientifica, per chiarire ogni dettaglio della dinamica e raccogliere prove decisive. La comunità di Paupisi aspetta notizie dei figli e prega che questa tragedia non si trasformi in un dramma ancora più grande. Il caso di Paupisi si aggiunge a una lista di femminicidi che in Campania continua a crescere, scandita da storie di dolore, solitudine e violenza.
Cronaca
Avellino, uomo 83enne si suicida con fucilata

Tragedia a San Tommaso, Avellino: un uomo di 83 anni si è suicidato con un colpo di fucile vicino alla sua abitazione. La vita dell’anziano si è spenta in modo tragico e improvviso, lasciando una comunità intera sconvolta e manye domande senza risposta.
Dettagli dell’incidente
L’anziano, originario di Contrada ma residente ad Avellino, si è allontanato da casa e ha raggiunto il campo sportivo del rione, dove ha compiuto il gesto estremo. I familiari, svegliati dal forte boato dello sparo, hanno dato l’allarme, ma purtroppo per l’uomo non c’era più nulla da fare.
La risposta delle autorità
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e le forze dell’ordine, che hanno constatato il decesso dell’uomo. La zona del campo sportivo è stata transennata per i rilievi di rito, mentre proseguono le indagini per chiarire le circostanze che hanno portato al gesto disperato dell’83enne.
L’impatto sulla comunità
L’intera comunità di San Tommaso è rimasta sconvolta dall’accaduto, e molti si stanno chiedendo cosa possa aver spinto l’anziano a compiere un gesto così estremo. La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente, e molti sono ancora sotto shock per la notizia della morte dell’uomo. Le indagini sono in corso per cercare di capire cosa sia successo, e la comunità si stringe attorno ai familiari dell’anziano in questo momento difficile.
Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2025, e si basa sulle informazioni disponibili fino a quel momento. La situazione potrebbe essere in evoluzione, e ulteriori aggiornamenti potrebbero essere disponibili in futuro.
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Cronaca
Napoli-Sporting, metro e Cumana-extra dopo match Champions

Napoli si prepara per la notte della Champions League, un evento tanto atteso quanto emozionale per tutti i tifosi. La città partenopea si appresta ad ospitare la sfida tra Napoli e Sporting Lisbona, in programma per mercoledì 1° ottobre alle 21 allo stadio Diego Armando Maradona. Questa partita è l’evento più importante della settimana e tutta la città è in fibrillazione.
Preparativi per l’evento
Per garantire un afflusso e deflusso ordinato dei tifosi, Trenitalia e l’Eav hanno potenziato i servizi ferroviari. Sono state aggiunte sette corse supplementari sulla Linea 2 della metro, di cui cinque dirette verso San Giovanni–Barra e due in direzione Pozzuoli. Questo significa 3.400 posti in più per i tifosi che vogliono raggiungere lo stadio o tornare a casa dopo la partita.
Servizi di trasporto potenziati
I treni partiranno dalla stazione di Campi Flegrei subito dopo il fischio finale del match, con la biglietteria aperta fino al termine dell’evento. Sarà consentito l’accesso solo a chi sarà munito di regolare biglietto, mentre il personale FS Security, insieme alle forze dell’ordine, guiderà i passeggeri verso le banchine. Inoltre, la stazione di Piazza Leopardi resterà chiusa dalle 22:30 per motivi di sicurezza. Anche la Cumana sarà potenziata con 33 corse straordinarie nella tratta Montesanto–Bagnoli a partire dalle 21 e fino a oltre la mezzanotte, con partenza dalla stazione Mostra–Maradona.
Misure di sicurezza
Il servizio straordinario pensato per evitare disagi e garantire la sicurezza di migliaia di tifosi in arrivo e in partenza dalla zona Fuorigrotta. Le misure di sicurezza sono state rafforzate per garantire un evento senza problemi. Con questi preparativi, Napoli è pronta a ospitare una notte di Champions emozionale e sicura per tutti i tifosi. L’evento è atteso da tutta la città e tutti sono pronti a sostenere la squadra nel match contro lo Sporting Lisbona.
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Cronaca
Scampia, blitz contro clan Cancello-Cifariello: 3 boss in fuga

La Camorra a Napoli: il Clan Cancello-Cifariello sotto accusa
La città di Napoli è stata teatro di una recente operazione antidroga che ha portato alla luce gli affari illeciti del clan Cancello-Cifariello, noto per le sue attività criminali a Scampia. L’inchiesta ha scoperto come il clan abbia utilizzato la violenza per occupare un alloggio popolare nei “Sette Palazzi”, sottraendolo al legittimo assegnatario. Tre persone, tra cui il boss Elia Cancello, Gennaro Cifariello e Moreno Del Medico, sono ancora in fuga e vengono cercate dalle autorità.
L’indagine e le accuse
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile e dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha ricostruito gli eventi del 13 settembre 2024, quando un padre e un figlio furono sequestrati e minacciati da uomini del clan. I due furono costretti a liberare l’abitazione popolare che occupavano regolarmente, e il figlio fu inviato a convincere la madre e la sorella a raccogliere gli effetti personali per lasciare spazio a un esponente di vertice delle famiglie criminali.
Le misure cautelari
Le indagini hanno portato all’esecuzione di sette misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, tra cui Antonio Emmausso, Ferdinando Cifariello, Maurizio Cancello, Simona Gallucci, Christian Iandolo, Ferdinando Libero e Francesco Barbato. Le accuse vanno dal sequestro di persona a scopo di estorsione all’occupazione abusiva di immobili, passando per estorsione, rapina, riciclaggio e lesioni, tutte aggravate dal metodo mafioso.
La caccia ai capi del clan
La caccia ai tre capi del clan, Cancello, Cifariello e Del Medico, resta ancora aperta. La loro latitanza conferma quanto la pressione investigativa abbia destabilizzato gli equilibri criminali a Scampia, dove il controllo sugli alloggi popolari rappresenta ancora oggi uno dei terreni di potere più sensibili per le cosche. La lotta contro la camorra a Napoli continua, e le autorità sono determinate a portare i responsabili alla giustizia.