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Cronaca

Figlio arrestato per violenza su anziana madre a Napoli

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Figlio arrestato per violenza su anziana madre a Napoli

Un Agguato Domestico a Napoli: una Madre Aggredita dal Figlio

Un violento agguato domestico si è verificato a Napoli, nel quartiere Arenella, dove un uomo di 40 anni ha aggredito sua madre, una donna anziana, con tale violenza da sfiorare la tragedia. L’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di tentato omicidio.

La Scena del Crimine

La drammatica scena si è consumata in un appartamento di via Confalone, dove la vittima è stata trovata riversa a terra nella camera da letto, accudita dalla sua badante. La badante ha lanciato l’allarme, chiedendo aiuto, e gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti prontamente.

L’Arresto dell’Aggressore

L’uomo di 40 anni, che si trovava in uno stato di forte agitazione, è stato arrestato e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La vittima, nonostante le ferite e i traumi riportati, ha trovato la forza di raccontare agli agenti la verità, dichiarando di essere stata picchiata e ridotta in quello stato dal figlio a seguito di una lite divampata tra le mura domestiche.

Le Condizioni della Vittima

Le condizioni della vittima sono serie, ma non sono attualmente ritenute più a rischio di vita. La donna è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Cardarelli, dove è stata sottoposta a cure urgenti.

Il Fenomeno della Violenza Intra-Familiare

Questo episodio aggiunge un altro triste tassello al preoccupante fenomeno della violenza intra-familiare, dove spesso l’affetto viene oscurato dalla furia. La Polizia di Stato e le autorità giudiziarie sono impegnate a contrastare questo fenomeno, che ogni anno provoca numerose vittime innocenti. È fondamentale che la società civile e le istituzioni lavorino insieme per prevenire e combattere la violenza domestica, proteggendo le vittime e garantendo giustizia ai colpevoli.

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Cronaca

Sequestrato capannone abusivo a Villa Literno

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Sequestrato capannone abusivo a Villa Literno

I carabinieri forestali di Castel Volturno hanno scoperto un vasto cantiere irregolare a Villa Literno, dove era in corso la costruzione di un enorme capannone industriale. Le indagini hanno portato alla luce una serie di gravi violazioni urbanistiche e ambientali, che hanno comportato il sequestro dell’intera area e la denuncia di tre persone. Il cantiere, ubicato in via delle Dune, presentava opere di fondazione in cemento armato realizzate all’interno di un canale di bonifica, alterando il naturale regime delle acque.

Il cantiere irregolare

Il progetto prevedeva la costruzione di un capannone industriale dalle dimensioni colossali: 400 metri di fronte principale e circa 10mila metri quadrati di superficie coperta. L’area era stata rialzata di circa 50 centimetri rispetto al piano originario, utilizzando circa 20mila metri cubi di rifiuti provenienti da demolizioni edilizie, non adeguatamente trattati né bonificati.

Le violazioni urbanistiche e ambientali

Le opere, ancora in fase iniziale, si limitavano a pali e travi rovesce di fondazione, ma sono risultate totalmente difformi rispetto al titolo edilizio rilasciato dal Comune. A ciò si aggiunge la violazione del vincolo idraulico, con l’invasione parziale del canale di bonifica. I carabinieri forestali hanno disposto il sequestro preventivo dell’intero cantiere e deferito alla Procura della Repubblica di Napoli Nord tre figure chiave: il committente dei lavori, il legale rappresentante della ditta esecutrice e il direttore dei lavori.

Le accuse e le conseguenze

Le accuse riguardano reati in materia urbanistico-edilizia, violazioni al vincolo idraulico e gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi. Il caso riporta l’attenzione sul tema delle grandi speculazioni edilizie nel territorio casertano, dove abusivismo e gestione illegale dei materiali da costruzione restano piaghe diffuse, con pesanti ripercussioni ambientali e rischi concreti per la sicurezza idraulica del territorio. Il sequestro del cantiere e la denuncia delle persone coinvolte rappresentano un passo importante nella lotta contro l’abusivismo edilizio e la tutela dell’ambiente.

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Cronaca

Ergastolo per Christian Sodano, uccise sorella ex e mamma

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Ergastolo per Christian Sodano, uccise sorella ex e mamma

La Sentenza di Ergastolo per Christian Sodano: Una Storia di Ordinaria Follia

Il 29 settembre 2025, la Corte d’Assise di Latina ha emesso una sentenza storica: Christian Sodano, un ex finanziere di 28 anni, è stato condannato all’ergastolo senza sconti per l’omicidio di due donne, Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, rispettivamente madre e sorella della sua ex fidanzata Desireè Amato. L’evento tragico si è verificato il 13 febbraio 2024 a Cisterna di Latina, dove Sodano ha irruppe in casa dell’ex fidanzata e ha ucciso le due donne presenti.

Il Dramma e la Fuga

La sera del 13 febbraio 2024, Christian Sodano ha acceso una scena di violenza cieca e improvvisa nella casa dell’ex fidanzata, Desireè Amato. Le vittime, Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, erano solo gli affetti più cari della ragazza che aveva deciso di interrompere la relazione. Desireè, per un tragico scampo del destino, non era in casa in quel momento o riuscì a fuggire, salvando la propria vita mentre quella della sua famiglia veniva spezzata.

Il Verdetto: Sì all’Ergastolo, No alla Premeditazione

La Corte d’Assise di Latina, presieduta dal giudice Gian Luca Soana, ha letto la sentenza che condanna Christian Sodano all’ergastolo. Tuttavia, la Corte ha operato una fondamentale distinzione giuridica: è stata esclusa l’aggravante della premeditazione. Ciò significa che i giudici non hanno ritenuto provato che Sodano avesse pianificato meticolosamente i delitti in anticipo. La condanna è stata inasprita dal riconoscimento unanime di un’altra aggravante: l’abiezione e la futilità dei motivi.

La Risposta della Comunità

La sentenza mette fine al primo capitolo giudiziario di una storia di ordinaria follia che ha segnato per sempre la vita di Desireè Amato e delle loro famiglie. L’ergastolo, nonostante l’esclusione della premeditazione, rappresenta la massima pena prevista dall’ordinamento italiano e sancisce la gravità incontestabile di un gesto che ha privato due donne della loro vita e una comunità della sua serenità. Il dibattito processuale si sposterà probabilmente sulle corti di appello, dove la difesa cercherà di impugnare la sentenza. Ma per le strade di Cisterna di Latina, e nel cuore di chi ha conosciuto Nicoletta e Renèe, oggi è un giorno in cui la giustizia ha parlato, tentando di portare un barlume di pace dopo l’irrompere di una violenza incomprensibile.

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Salerno: arrestato per furto di gasolio nel cantiere AV

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Salerno: arrestato per furto di gasolio nel cantiere AV

Un episodio di furto di gasolio è stato scoperto a Salerno, dove un uomo è stato sorpreso e denunciato dalla Polizia Stradale mentre cercava di rubare carburante da un cantiere dell’Alta Velocità. L’individuo, residente nella provincia di Salerno, aveva tentato di fare il pieno di gasolio rubato nel cantiere della nuova linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria.

Il tentativo di furto

L’episodio risale alla notte del 24 settembre, quando una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Eboli ha notato un individuo che trascinava una tanica in direzione di un’autovettura ferma nella corsia di emergenza. Alla vista delle divise, l’uomo ha lasciato cadere il contenitore e ha cercato di dileguarsi tra le campagne circostanti approfittando del buio.

Le indagini e la denuncia

Il tentativo di fuga non ha impedito agli agenti di ispezionare il veicolo, dove sono state trovate altre taniche colme di carburante, per un totale di circa 100 litri. Il conducente non ha saputo giustificare la provenienza del gasolio, e gli accertamenti successivi hanno chiarito che il carburante era stato appena sottratto da una gru all’interno del cantiere TAV adiacente. L’uomo, una volta identificato, è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente con l’accusa di furto aggravato.

La sicurezza sulle strade

L’episodio mette in evidenza l’importanza della vigilanza e della sicurezza sulle strade, non solo per prevenire i furti, ma anche per garantire la sicurezza degli utenti della strada. La Polizia Stradale ha dimostrato una grande efficienza nell’individuare e fermare l’individuo, evitando che il furto potesse avere conseguenze più gravi. L’articolo sottolinea anche la necessità di una maggiore attenzione e collaborazione tra le forze di polizia e la popolazione per prevenire simili episodi e mantenere la sicurezza sulle strade.

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