Cronaca
Ergastolo per Christian Sodano, uccise sorella ex e mamma

La Sentenza di Ergastolo per Christian Sodano: Una Storia di Ordinaria Follia
Il 29 settembre 2025, la Corte d’Assise di Latina ha emesso una sentenza storica: Christian Sodano, un ex finanziere di 28 anni, è stato condannato all’ergastolo senza sconti per l’omicidio di due donne, Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, rispettivamente madre e sorella della sua ex fidanzata Desireè Amato. L’evento tragico si è verificato il 13 febbraio 2024 a Cisterna di Latina, dove Sodano ha irruppe in casa dell’ex fidanzata e ha ucciso le due donne presenti.
Il Dramma e la Fuga
La sera del 13 febbraio 2024, Christian Sodano ha acceso una scena di violenza cieca e improvvisa nella casa dell’ex fidanzata, Desireè Amato. Le vittime, Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, erano solo gli affetti più cari della ragazza che aveva deciso di interrompere la relazione. Desireè, per un tragico scampo del destino, non era in casa in quel momento o riuscì a fuggire, salvando la propria vita mentre quella della sua famiglia veniva spezzata.
Il Verdetto: Sì all’Ergastolo, No alla Premeditazione
La Corte d’Assise di Latina, presieduta dal giudice Gian Luca Soana, ha letto la sentenza che condanna Christian Sodano all’ergastolo. Tuttavia, la Corte ha operato una fondamentale distinzione giuridica: è stata esclusa l’aggravante della premeditazione. Ciò significa che i giudici non hanno ritenuto provato che Sodano avesse pianificato meticolosamente i delitti in anticipo. La condanna è stata inasprita dal riconoscimento unanime di un’altra aggravante: l’abiezione e la futilità dei motivi.
La Risposta della Comunità
La sentenza mette fine al primo capitolo giudiziario di una storia di ordinaria follia che ha segnato per sempre la vita di Desireè Amato e delle loro famiglie. L’ergastolo, nonostante l’esclusione della premeditazione, rappresenta la massima pena prevista dall’ordinamento italiano e sancisce la gravità incontestabile di un gesto che ha privato due donne della loro vita e una comunità della sua serenità. Il dibattito processuale si sposterà probabilmente sulle corti di appello, dove la difesa cercherà di impugnare la sentenza. Ma per le strade di Cisterna di Latina, e nel cuore di chi ha conosciuto Nicoletta e Renèe, oggi è un giorno in cui la giustizia ha parlato, tentando di portare un barlume di pace dopo l’irrompere di una violenza incomprensibile.
Cronaca
Salerno: arrestato per furto di gasolio nel cantiere AV

Un episodio di furto di gasolio è stato scoperto a Salerno, dove un uomo è stato sorpreso e denunciato dalla Polizia Stradale mentre cercava di rubare carburante da un cantiere dell’Alta Velocità. L’individuo, residente nella provincia di Salerno, aveva tentato di fare il pieno di gasolio rubato nel cantiere della nuova linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria.
Il tentativo di furto
L’episodio risale alla notte del 24 settembre, quando una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Eboli ha notato un individuo che trascinava una tanica in direzione di un’autovettura ferma nella corsia di emergenza. Alla vista delle divise, l’uomo ha lasciato cadere il contenitore e ha cercato di dileguarsi tra le campagne circostanti approfittando del buio.
Le indagini e la denuncia
Il tentativo di fuga non ha impedito agli agenti di ispezionare il veicolo, dove sono state trovate altre taniche colme di carburante, per un totale di circa 100 litri. Il conducente non ha saputo giustificare la provenienza del gasolio, e gli accertamenti successivi hanno chiarito che il carburante era stato appena sottratto da una gru all’interno del cantiere TAV adiacente. L’uomo, una volta identificato, è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente con l’accusa di furto aggravato.
La sicurezza sulle strade
L’episodio mette in evidenza l’importanza della vigilanza e della sicurezza sulle strade, non solo per prevenire i furti, ma anche per garantire la sicurezza degli utenti della strada. La Polizia Stradale ha dimostrato una grande efficienza nell’individuare e fermare l’individuo, evitando che il furto potesse avere conseguenze più gravi. L’articolo sottolinea anche la necessità di una maggiore attenzione e collaborazione tra le forze di polizia e la popolazione per prevenire simili episodi e mantenere la sicurezza sulle strade.
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Cronaca
Clementino canta le Basiliche Paleocristiane di Cimitile

Clementino, l’artista napoletano, torna alle sue radici e presta voce alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, un sito archeologico di grande valore storico e culturale. Questo ritorno alle origini è stato occasione per Clementino di dedicare al complesso il videoclip del suo brano “Grande Anima”, che farà da colonna sonora al progetto “Stargate Cimitile: le Basiliche Paleocristiane, un portale tra passato e futuro”.
L’importanza del progetto
Il progetto, promosso dall’Agenzia di Sviluppo dei Comuni dell’Area Nolana con il sostegno della Regione Campania, si propone di valorizzare uno dei siti paleocristiani più importanti del Mediterraneo. Il video del brano “Grande Anima” sarà proiettato il 30 settembre, coronando un’iniziativa che unisce storia, fede, arte e tecnologia.
La storia di Clementino e Cimitile
Clementino ha un legame profondo con Cimitile, dove è nato e cresciuto. Ha ricordato come da ragazzino scavalcava il muro di casa di sua zia per recuperare il pallone caduto nelle Basiliche. Tornarci oggi, per cantare davanti alla tomba di San Felice in Pincis, gli ha dato i brividi. “È il mio posto del cuore, ma merita di essere conosciuto in tutto il mondo”, ha dichiarato.
Il progetto e le sue caratteristiche
Il progetto include anche un eBook dedicato alle origini del complesso e alla figura di San Paolino, realizzato grazie a una rete di artisti, studiosi, registi ed esperti di nuove tecnologie. L’amministratore dell’Agenzia di Sviluppo, Vincenzo Caprio, ha spiegato che è stato un lavoro impegnativo ma gratificante, che ha messo in sinergia istituzioni, arte e innovazione. Per il sindaco di Cimitile, Filomena Barletta, l’iniziativa è “un passo decisivo per la valorizzazione di un patrimonio unico”.
Conclusione
In sintesi, il progetto “Stargate Cimitile” è un’iniziativa importante per la valorizzazione delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, che si propone di unire storia, fede, arte e tecnologia per promuovere uno dei siti paleocristiani più importanti del Mediterraneo. Con la partecipazione di Clementino e la realizzazione del videoclip del brano “Grande Anima”, il progetto è destinato a raggiungere un pubblico più ampio e a far conoscere questo patrimonio unico a livello internazionale.Fonte
Cronaca
Denunciato giovane detenuto per stupefacenti nascosti nel detersivo a Nisida

Nella città di Napoli è stata recentemente sventata un’operazione di spaccio estremamente ingegnosa all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni (IPM) di Nisida. Grazie all’azione tempestiva e alla vigilanza del personale di Polizia Penitenziaria, è stato possibile intercettare una quantità significativa di droga, abilmente nascosta all’interno di una comune bottiglia di detersivo.
L’operazione di spaccio sventata
L’intera operazione è stata portata a termine intorno alle 19:30, quando un detenuto maggiorenne di origini napoletane si è avvicinato al Terzo Reparto dell’istituto, dove sono alloggiati altri minori, con l’intento di effettuare uno scambio. Inizialmente, l’oggetto dello scambio sembrava essere una semplice confezione di prodotto per la pulizia, ma in realtà si trattava di un’astuta mossa per introdurre droga all’interno dell’istituto.
La scoperta della droga
Il personale di polizia penitenziaria, insospettito dal comportamento del detenuto e dallo scambio anomalo, ha immediatamente bloccato l’individuo e sottoposto a controllo la bottiglia incriminata. L’ispezione ha rivelato che all’interno del contenitore di detersivo erano stati occultati circa 40 grammi di hashish. Questa scoperta ha messo in luce non solo l’ingegnosità della operazione di spaccio, ma anche la necessità di una maggiore vigilanza all’interno dell’istituto.
La recidività dei detenuti e le critiche al sistema
L’episodio non è isolato, come denunciato dal Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria). La questione sollevata dal coordinatore regionale per il settore minorile per la Campania, Federico Costigliola, si concentra sulla recidività dei detenuti coinvolti, in particolare quelli del Terzo Reparto, che sarebbero già stati sorpresi più volte a effettuare scambi illeciti. Ciò che desta stupore è che nonostante la Direzione continui a lamentare un cronico sovraffollamento di minori in IPM, non sia stato messo in essere alcun tipo di provvedimento contro questi detenuti ormai recidivi.
Le criticità strutturali e disciplinari dell’IPM di Nisida
La vicenda riaccende i riflettori sulle criticità strutturali e disciplinari dell’IPM di Nisida, mettendo in luce la necessità di misure più efficaci per prevenire il traffico di droga all’interno dell’istituto e garantire un ambiente più sicuro per i minori. La denuncia del Sappe punta il dito contro una presunta inerzia gestionale, che a fronte di una situazione di sovraffollamento cronico, non adotta misure deterrenti adeguate contro i soggetti che continuano a turbare l’ordine. Questo episodio serve come promemoria dell’importanza di un’azione tempestiva e coordinata per affrontare le sfide che l’istituto deve fronteggiare.