Cronaca
Coppia di giovani pusher bloccata a Mondragone dopo incidente

Un inseguimento notturno a Mondragone: due giovani arrestati per spaccio di droga
Nella notte del 28 settembre, le strade di Mondragone sono state teatro di un inseguimento al cardiopalma tra i Carabinieri e due giovani, un 19enne e un 16enne, sorpresi con droga e denaro per lo spaccio. La storia inizia quando una pattuglia del Reparto Territoriale dei Carabinieri ha notato un’utilitaria sospetta, una Fiat Punto, in via Pignatelli. I militari hanno intimato l’alt, ma la risposta è stata una brusca accelerazione, dando il via a una folle fuga per circa due chilometri.
La fuga e l’arresto
I due giovani hanno tentato di seminare la gazzella lungo via Caserta, ma la prontezza e la manovra dei Carabinieri hanno infine permesso di bloccare il veicolo e di immobilizzare i due. La tensione è salita alle stelle quando i fuggitivi hanno tentato un disperato e pericoloso speronamento ai danni dell’autoradio.
<h3/il “Kit” dello Spacciatore
La perquisizione immediata del veicolo ha svelato il motivo della disperata manovra: il 19enne e il 16enne non viaggiavano affatto a mani vuote. I militari hanno rinvenuto un vero e proprio “kit” per lo spaccio, già suddiviso in dosi pronte per essere piazzate sul mercato. Tra i reperti ci sono 7,16 grammi di cocaina, 5,14 grammi di crack e 8,60 grammi di hashish, oltre a 230 euro in contanti.
Le conseguenze dell’arresto
Per il maggiorenne, la notte si è conclusa con l’immediato trasferimento al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il minorenne è stato invece affidato al Centro di Prima Accoglienza (CPA) di Napoli – Colli Aminei. Ciò che aggrava la posizione dei due è il sospetto di una fitta recidiva, non essendo la prima volta che finiscono nel mirino delle forze dell’ordine.
Le indagini proseguono
Gli investigatori stanno ora vagliando la frequenza e la metodologia dei due per capire l’esatta portata della loro attività di spaccio sul territorio. La notizia dell’arresto è stata confermata il 29 settembre 2025, e le indagini sono ancora in corso per determinare la reale entità dell’attività criminale dei due giovani.
Cronaca
Truffa viaggi: nuova protesta a Napoli

La truffa dei viaggi svaniti: la protesta a Napoli si fa sentire
La situazione di tensione a Napoli non mostra segni di risoluzione. La rabbia delle vittime della truffa dei viaggi svaniti, opera di Samer Khalifa, noto come il “truffatore seriale di Ferragosto”, continua a crescere. Le persone che hanno subito ingenti perdite economiche a causa delle false promesse di vacanze mai arrivate sono scese in piazza per chiedere giustizia e il rimborso dei soldi sottratti.
La protesta e le richieste
La protesta, guidata dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, insieme a Roberto Russo dell’associazione Cellule di Bonifica Sociale e Carlo Ceparano di Europa Verde, ha come obiettivo principale ottenere il rispetto immediato degli impegni presi da Khalifa e la restituzione delle somme illecitamente sottratte. Le vittime, che includono anche bambini con disabilità e malati terminali, chiedono una risposta concreta alle loro richieste.
Le promesse mancate e le beffe
Khalifa aveva garantito l’avvio dei rimborsi a partire dal 20 settembre, ma tale promessa non è stata mantenuta. Anzi, le dichiarazioni recenti dell’uomo hanno escluso dal rimborso le persone “legate a Carmela”, una delle prime vittime ad averlo denunciato, con la motivazione di un presunto “amore non corrisposto”. Questa beffa ha ulteriormente inasprito gli animi delle vittime.
Le vittime invisibili
Tra le vittime della truffa ci sono persone in condizioni di estrema fragilità, come adulti con malattie gravi e famiglie con bambini affetti da disabilità speciali. La crudeltà con cui sono stati trattati ha reso ancora più forte la determinazione di ottenere giustizia. Le agenzie di Khalifa a Napoli, una volta simbolo di promesse di vacanze e serenità, giacciono oggi sigillate e desolate, un mero deposito che rappresenta il vuoto e la finzione lasciati dall’uomo.
Borrelli: “Khalifa è un broker di truffe”
Francesco Borrelli ha definito Khalifa un “broker di truffe” e ha promesso una battaglia senza quartiere per ottenere giustizia. “Non solo non rimborsa, ma ha avuto anche l’ardire di minacciare le persone che giustamente denunciano, e di attaccare me”, ha affermato. La determinazione della politica locale e l’unità delle vittime rendono la partita contro il “truffatore seriale di Ferragosto” solo all’inizio. La promessa è una sola: non abbassare la guardia finché l’ultimo euro sottratto non sarà restituito e giustizia non sarà fatta.
Cronaca
Incidente in via Nazionale ad Angri, muore 20enne Pasquale Mandile

La tragedia si abbatte nuovamente sulla Campania, dopo la perdita di vita di un 16enne a Sala Consilina, sabato sera. Un nuovo dramma ha colpito la città di Angri nella notte, lasciando la comunità in stato di shock.
Dettagli dell’incidente
L’incidente è avvenuto in via Nazionale, dove un giovane di 20 anni, Pasquale Pio Mandile, originario di Nocera Inferiore, ha perso la vita in un violento scontro stradale. Il giovane era alla guida di una Yamaha 600, con un amico come passeggero, quando si è scontrato con un’auto guidata da un 30enne. Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento.
Le indagini
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, coordinati dal tenente colonnello Gianfranco Albanese. Gli investigatori stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto per capire cosa sia successo. La salma del giovane è stata posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti di rito.
La comunità in lutto
La comunità di Angri e Nocera Inferiore è sotto shock per la perdita di Pasquale, un ragazzo descritto come pieno di vita. La tragedia riapre il dibattito sulla sicurezza stradale, soprattutto per i giovani, in una provincia che piange troppe vite spezzate sull’asfalto. L’incidente ha lasciato ferite non solo fisiche, ma anche emotive, e la comunità si stringe attorno alla famiglia del giovane per offrire sostegno e solidarietà.
Fonte
Cronaca
Sangue nel 2025: Francesco Ciccarelli morto al Cto

Nell’arco di poche ore, la città di Napoli è stata nuovamente teatro di una tragedia stradale che ha ulteriormente incrementato il già pesante bilancio di vittime nel 2025. L’incidente, avvenuto nella tarda mattinata del 29 settembre, ha provocato la perdita della vita di un uomo di 61 anni, identificato come Francesco Ciccarelli. Questo evento luttuoso si è verificato nell’area di Capodimonte, un’area già segnata da episodi di violenza e incidenti stradali.
La dinamica dell’incidente
L’incidente stradale che ha coinvolto almeno tre veicoli, tra cui due automobili e uno scooter, ha visto la morte di Ciccarelli a causa di un grave trauma cranico. I dettagli dell’incidente sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità competenti, che stanno lavorando per ricostruire la sequenza degli eventi.
Risposta dei servizi di emergenza
Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i mezzi della Polizia Municipale, insieme alle ambulanze del 118, per prestare i primi soccorsi e raccogliere le informazioni necessarie per le indagini. Nonostante gli sforzi dei medici del pronto soccorso dell’ospedale CTO, dove Ciccarelli era stato trasportato in condizioni disperate, non è stato possibile salvargli la vita.
La preoccupazione per la sicurezza stradale
Quest’ultimo decesso rinnova l’allarme sulla sicurezza stradale a Napoli, che sta vivendo un anno particolarmente difficile in termini di incidenti mortali. La frequenza di tali eventi tragici solleva una serie di questioni relative alla necessità di implementare misure più efficaci per prevenire ulteriori perdite di vite umane. La comunità locale e le autorità sono chiamate a riflettere sulle azioni necessarie per migliorare la sicurezza sulle strade del capoluogo campano.
Un appello per la vigilanza e la prevenzione
In un anno che si sta rivelando particolarmente critico per la sicurezza stradale, diventa fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prudenza e del rispetto delle norme di circolazione. Gli incidenti stradali possono avere conseguenze devastanti, e solo attraverso un impegno collettivo verso una maggiore consapevolezza e una cultura della sicurezza sarà possibile ridurre il numero di vittime sulle strade di Napoli e di tutto il Paese.Fonte