Cronaca
Sfruttati e sottopagati, lavoratori agricoli salvati dai carabinieri nel Casertano
La scoperta a Casal di Principe: costretti a lavorare per pochi soldi nei campi, dopo essere stati “attratti” dalla promessa di lavoro e permesso di soggiorno.
Immagine di repertorio
Lavorati nei campi in nero, sfruttati e sottopagati, costretti a vivere in un container senza acqua o elettricità. Li hanno scoperti i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta che questa mattina, dopo un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno emesso un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nonché la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali, nei confronti di un imprenditore agricolo di Casal di Principe, in provincia di Caserta. L’imprenditore dovrà rispondere di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, ai danni di quattro lavoratori extracomunitari, privi del permesso di soggiorno, impiegati su fondi agricoli nel comune casalese.
Dalle indagini è emerso che l’imprenditore si sarebbe approfittato di un reale stato di bisogno dei braccianti: paghe esageratamente basse, violazioni in materia di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, violazioni delle normative per quanto riguarda l’orario di lavoro, i periodo di riposo e via dicendo, oltre al fatto che i lavoratori dimoravano anche in alloggi degradanti. Inoltre, è emerso che i lavoratori avrebbero pagato ingenti somme di denaro a trafficanti stranieri per entrare in Italia con la promessa di un impiego sicuro e del permesso di soggiorno, ma che una volta arrivati dal datore di lavoro venivano impiegati in condizioni di sfruttamento lavorativo.
Turni di 10-11…
Cronaca
Bruciato vivo mentre è in videochiamata con la fidanzata, ergastolo all’imputato
Ergastolo per Pasquale Pezzella: l’uomo condannato per l’omicidio di Nicola Liguori, dato alle fiamme a Frattamaggiore (Napoli) e morto dieci mesi dopo in ospedale.
La vittima, Nicola Liguori
È stato condannato all’ergastolo il 36enne Pasquale Pezzella, ritenuto responsabile di omicidio volontario aggravato per la morte del 39enne Nicola Liguori, dato alle fiamme mentre era in videochiamata con la fidanzata su una panchina di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, e deceduto circa dieci mesi dopo in ospedale. La sentenza è stata emessa dalla Corte di Assise di Napoli; l’imputato, che conosceva la vittima da quando erano bambini, era stato individuato e sottoposto a fermo due giorni dopo e si è sempre dichiarato estraneo alle accuse.
I fatti risalgono alla notte tra il 30 giugno e il 1 luglio 2022. Liguori era seduto su una panchina nei pressi della sua abitazione, a Frattamaggiore, quando qualcuno lo aveva raggiunto alle spalle, gli aveva versato addosso del liquido infiammabile e aveva appiccato le fiamme. Il primo soccorrerlo era stato il fratello, Biagio Giordano, che lo aveva portato in ospedale. In condizioni disperate, il 39enne era riuscito a sussurrare un nome, “Pasquale”, e le confidenze sul possibile movente: la vendetta per il furto di un motorino. All’epoca era stata ascoltata anche la fidanzata di Liguori, che per un attimo aveva visto l’aggressore sullo schermo del cellulare, ma la descrizione che la ragazza aveva fornito non era stata ritenuta del tutto collimante con quella dell’indagato.
Liguori era stato in ospedale con ustioni sul 35% del corpo fino al giorno della morte, il 7 maggio 2023. Anche durante…
Cronaca
Arrestato “Il Polacco” di Ponticelli, nel 2020 El Pais aveva raccontato la sua storia
La Polizia ha arrestato per droga e contrabbando Cristiano Persico, 35enne di Ponticelli, Napoli Est; l’uomo era stato protagonista di un articolo del quotidiano spagnolo El Pais.
Un giovane della periferia degradata, che dopo avere passato la vita a commettere reati, dalle rapine allo spaccio di droga, aveva deciso di cambiare e di guadagnarsi la giornata con un banchetto abusivo di bibite. Così in un articolo di El Pais, datato quattro anni fa, veniva descritto Cristiano Persico, del quartiere napoletano di Ponticelli; il 35enne è finito in manette con l’accusa di contrabbando di sigarette e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, i poliziotti hanno trovato nella sua abitazione degli stupefacenti e un centinaio di pacchetti di sigarette.
L’articolo di El Pais del 2020
Persico era stato protagonista di un articolo del giornalista Daniel Verdù pubblicato nel settembre 2020 dal quotidiano spagnolo El Pais, accompagnato da diverse fotografie di Persico (firmate dal fotografo Paolo Manzo) nelle quali spiccano i numerosi tatuaggi, anche sul volto: croci, spade, la testa di un alieno, un pipistrello, una mannaia tatuata sulla tempia.
Nel testo viene raccontata la vita di Persico, evidentemente sulla base dei suoi stessi racconti: da quando la famiglia si è trasferita a Ponticelli agli anni in cui fabbricava fuochi d’artificio, a quando è passato alle rapine e poi ha cominciato a spacciare, per approdare alla fine ai furti di pneumatici. Fino all’ “acquisto” di una casa popolare occupata, pagando un clan di camorra, e alla decisione di cambiare vita, mettendosi a vendere bevande nel parco.
L’arresto del “Polacco” per sigarette e…
Cronaca
Centro estetico, bar e casa rubano l’energia elettrica: tre persone denunciate a Bagnoli e Fuorigrotta
Controlli dei carabinieri nei quartieri dell’area Ovest di Napoli: tre persone denunciate per furto di energia elettrica; si erano attaccate abusivamente alla rete pubblica.
Controlli a tappeto quelli svolti dai carabinieri a Bagnoli e Fuorigrotta, quartieri della periferia occidentale di Napoli: tante le irregolarità riscontrate dai militari dell’Arma, tra contatori manomessi, spaccio di droga e parcheggiatori abusivi. In particolare, i carabinieri della compagnia Bagnoli, del Reggimento Campania e del Nucleo Cinofili di Sarno, hanno scoperto che un centro estetico in via Bagnoli rubava l’energia elettrica grazie a contatori manomessi; furto di energia elettrica anche in un bar di via Diocleziano. I rispettivi proprietari, una 46enne e un 50enne, sono stati denunciati per furto. Stessa sorte per una donna di 33 anni di Bagnoli che aveva truccato il contatore di casa, rubando negli anni energia elettrica per 6mila euro.
Durante i controlli, i carabinieri hanno messo a segno anche degli arresti. Il primo al Rione Traiano, dove un 49enne è finito in manette per detenzione di droga ai fini di spaccio: in casa sua, i militari dell’Arma hanno trovato 7 grammi di marijuana, già suddivisi in dosi. Arrestato per lo stesso motivo anche un 52enne a Bagnoli: l’uomo è stato trovato in possesso di 39 grammi di cocaina, nascosti negli slip. Entrambi gli uomini sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.