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Cronaca

Napoli, il chioschetto della “limonata a cosce aperte” in via Toledo è abusivo: 8mila euro di multe

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Napoli, il chioschetto della “limonata a cosce aperte” in via Toledo è abusivo: 8mila euro di multe

I controlli della Polizia locale sui negozi e il commercio ambulante. Multe anche per la sosta selvaggia in centro.

Il chioschetto ambulante della limonata “a cosce aperte” in via Toledo è abusivo. Sequestrato dalla Polizia Locale che ha elevato anche oltre 8mila euro di multe all’acquafrescaio per violazioni legate alla mancanza di autorizzazione commerciale e di requisiti igienico-sanitari. La limonata “a cosce aperte” è una delle tradizioni delle strade di Napoli. Sono tanti i chioschetti che vendono questo prodotto – la maggior parte legali e autorizzati – sia ai napoletani che ai turisti.

La limonata chiama a “cosce aperte” perché la tradizione vuole che vada bevuta con le gambe allargate, in modo da non bagnarsi pantaloni o gonne. La bevanda è fatta con limonata fresca, infatti, alla quale viene aggiunto del bicarbonato. La reazione chimica che ne deriva produce l’effetto effervescente e spumeggiante, molto pittoresco.

Nel caso dell’acquafrescaio sanzionato dalla Polizia Locale, però, mancavano le autorizzazioni necessarie per l’attività ambulante (in esposizione anche gazzose, noccioline, pop corn e caramelle), che è stata quindi fermata per questo. Il negoziante, infatti, secondo quanto accertato dai caschi bianchi operava senza licenza. L’attrezzatura e la merce, per un valore complessivo di oltre 8mila euro in sanzioni, sono state sequestrate.

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Blitz contro lo spaccio di droga a Castellammare: 200 dosi sequestrate, arrestate 3 persone

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Blitz contro lo spaccio di droga a Castellammare: 200 dosi sequestrate, arrestate 3 persone

Controlli a tappeto della Guardia di Finanza a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli: i militari hanno sequestrato oltre 300 grammi di droga e arrestato 3 persone.

Controlli a tappetto contro lo spaccio di droga quelli operati negli ultimi giorni dalla Guardia di Finanza a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli: l’operazione ha portato al sequestro di oltre 200 dosi di sostanza stupefacente – circa 300 grammi tra crack, hashish e marijuana – e all’arresto di tre persone per detenzione e traffico di droga.

Nella fattispecie, i finanzieri del Gruppo Torre Annunziata, con l’aiuto delle unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego Napoli e della compagnia Capodichino, nel corso di una perquisizione domiciliare nel centro di Castellammare hanno sequestrato droga nei confronti di un uomo di 54 anni, già gravato da numerosi precedenti.

E ancora, militari delle Fiamme Gialle dello stesso reparto, in strada, hanno fermato un’autovettura sospetta con alla guida un 27enne del posto, anch’egli con precedenti specifici, sequestrando due dosi di sostanza stupefacente, oltre a due bilancini di precisione e a un coltello da cucina.

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Infine, i finanzieri della compagnia di Castellammare di Stabia, durante controlli nel quartiere Faito, hanno notato un giovane che, alla loro vista, si è dato alla fuga: raggiunto, gli hanno trovato addosso dosi di droga e contanti in banconote di piccolo taglio; il giovane, inoltre, è risultato avere precedenti per droga, resistenza a…

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Società intestate, poi i botti illegali. Le sorelle delle gemelle morte: “Punzo sfruttava il loro stato di bisogno”

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Società intestate, poi i botti illegali. Le sorelle delle gemelle morte: “Punzo sfruttava il loro stato di bisogno”

Dai racconti dei familiari delle vittime della tragedia di Ercolano emerge che Pasquale Punzo, sottoposto a fermo, avrebbe fatto leva sulle difficoltà economiche per sfruttare i tre, anche usando le gemelle come prestanomi.

Le gemelle Sara e Aurora Esposito, morte, con Samuel Tafciu, nell’esplosione ad Ercolano

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La tragedia di Ercolano del 18 novembre, in cui le gemelle Sara e Aurora Esposito hanno perso la vita insieme al 18enne Samuel Tafciu, sarebbe soltanto l’epilogo di una storia di sfruttamento durata da almeno un paio d’anni: Pasquale Punzo, ora in carcere sottoposto a fermo per omicidio volontario con dolo eventuale, avrebbe fatto leva sullo stato di necessità delle sorelle e della madre e le avrebbe sfruttate non solo per fabbricare i fuochi d’artificio illegali ma anche come prestanomi per le sue aziende. Il retroscena emerge dai racconti dei familiari delle vittime, agli atti nel provvedimento di fermo spiccato dalla Procura di Napoli nei confronti dell’uomo: ne parlano, tra gli altri, la madre delle gemelle decedute, le due sorelle e il compagno di una di loro.

Le società intestate alla madre delle gemelle

I rapporti tra Punzo e la famiglia, stando ai racconti forniti agli inquirenti, sarebbero cominciati un paio di anni fa. L’uomo sarebbe stato presentato alla madre delle gemelle da conoscenze comuni e, accortosi dello stato di estrema necessità della famiglia, avrebbe proposto alle tre di confezionare i fuochi d’artificio nella loro abitazione di Marigliano (Napoli). Non si sarebbe però limitato a questo:…

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Picchia la moglie e la tiene prigioniera in casa, ferita e costretta a letto da un mese

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Picchia la moglie e la tiene prigioniera in casa, ferita e costretta a letto da un mese

I carabinieri hanno arrestato un 76enne a Vitulazio (Caserta) per maltrattamenti in famiglia: da anni vessava la moglie e da un mese la teneva chiusa in casa.

Il marito la picchiava da anni e, quando l’aveva fatta cadere, non aveva nemmeno chiamato i soccorsi: da un mese lei era quindi rimasta bloccata a letto, incapace di alzarsi e di chiedere aiuto. È quello che ha raccontato una donna di 74 anni quando, nella sua casa di Vitulazio, in provincia di Caserta, sono finalmente arrivati i carabinieri. A chiamarli era stata la sorella, che da tempo non riusciva a parlarle e anche lei vittima delle violenze del cognato. L’uomo , 76 anni, originario del Napoletano, è finito in manette: deve rispondere di maltrattamenti nei confronti della moglie.

I militari sono intervenuti nella casa degli anziani coniugi nel tardo pomeriggio di ieri, 25 novembre, a seguito della richiesta di aiuto arrivata ai centralini del 112. Al telefono c’era la sorella della 74enne. La donna ha raccontato ai militari che da diversi giorni non riusciva a contattare la sorella maggiore e, quando era andata a casa sua nella cittadina del Casertano, era stata aggredita dal cognato: l’uomo non le aveva permesso di entrare nell’abitazione e l’aveva minacciata. I carabinieri hanno raggiunto la casa indicata e la donna era ancora lì fuori, sconvolta e preoccupata per la propria incolumità e per quella della sorella.

All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato il 76enne e, nella camera da letto, c’era la moglie, ferita e costretta a stare a letto; alla loro vista la donna ha subito denunciato le minacce di morte, le offese e le percosse di cui era stata vittima in…

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