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Cronaca

Folla e commozione ai funerali di Santo Romano, la bara portata prima al campo dove giocava a calcio

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Folla e commozione ai funerali di Santo Romano, la bara portata prima al campo dove giocava a calcio

I funerali di Santo Romano, 19enne ucciso con un colpo di pistola nella notte tra l’1 e il 2 novembre, si sono svolti a Casoria. Prima di arrivare in chiesa, la bara è stata portata al campo sportivo nel quale il ragazzo giocava a calcio.

È stato il giorno del dolore e della commozione a Casoria, nella provincia di Napoli, per i funerali di Santo Romano, il ragazzo di 19 anni ucciso con un colpo di pistola esploso da un 17enne, nella notte tra l’1 e il 2 novembre, a San Sebastiano al Vesuvio. I funerali di Santo Romano si sono svolti nella chiesa di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe: la bara è stata accolta da una folla commossa e da uno striscione, sul quale campeggiava la scritta: “Con il pallone dentro al cuore, riposa in pace eterno campione. Ciao, Santo”. Sulla bara sono stati posati i guantoni da portiere che il 19enne utilizzava, mentre molti dei presenti hanno indossato una maglietta bianca con la foto del ragazzo.

Il calcio era la grande passione di Santo Romano, che giocava appunto nel ruolo di portiere nella società Micri, nella vicina Volla, che milita nel campionato di Eccellenza. E infatti, prima di arrivare in chiesa a Casoria, il feretro del 19enne è stato portato proprio nel campo da calcio in cui la squadra si allenava e giocava. La bara è stata portata proprio davanti alla porta, mentre tutta la squadra al completo si è riunita in campo, tra lacrime e ricordi.

Nella scuola di Santo 50 lettere dedicate a lui: “Sei l’angelo numero 1”

Nell’istituto superiore “Archimede” di Ponticelli, a…

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Emanuela Chirilli morta in incendio a Napoli, si indaga per omicidio colposo: disposta l’autopsia

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Emanuela Chirilli morta in incendio a Napoli, si indaga per omicidio colposo: disposta l’autopsia

La Procura indaga per omicidio colposo per la morte della 27enne pugliese, vittima di un incendio in una casa vacanze a Napoli.

Emanuela Chirilli, vittima dell’incendio nella casa vacanze a Napoli

Si indaga per omicidio colposo contro ignoti per la morte di Emanuela Chirilli, vittima di un incendio in una casa vacanze in piazza Municipio a Napoli, nella notte di venerdì 29 novembre. La ragazza di 27 anni, originaria di Maglie, in provincia di Lecce, in Puglia, era nel capoluogo partenopeo per un giorno. È rimasta vittima di un terribile incidente nella casa che aveva affittato al settimo piano di un palazzo di fronte alla Stazione Marittima di Napoli.

La Procura della Repubblica di Napoli – sezione Lavoro e colpe professionali, coordinata dalla pm Di Monte – che coordina le indagini conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia la prossima settimana. Dall’esame autoptico potrebbero emergere elementi utili a chiarire le cause della morte. Al momento si propende per asfissia da inalazione di monossido di carbonio legato al fumo. Sul corpo della giovane, infatti, sarebbero state rilevate, secondo le prime informazioni, tracce di ustioni solo su un braccio, non tali da determinarne il decesso.

Le indagini sulla morte di Emanuela Chirilli

Le indagini sono affidate al commissariato Decumani della Polizia di Stato, seguite attentamente dalla Questura, ed alla Polizia Scientifica. Le forze dell’ordine stanno verificando tutto: dalle uscite di emergenza, agli estintori. C’è grossa attenzione del Comune per le regolarità amministrative. Dai primi accertamenti eseguiti dagli uffici tecnici comunali, la casa vacanze era in regola dal…

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Cade un albero all’Università di Fisciano, tre studenti rimasti feriti

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Cade un albero all’Università di Fisciano, tre studenti rimasti feriti

Un albero è caduto all’interno del campus universitario di Fisciano, almeno tre i ragazzi rimasti feriti.

Un albero è caduto all’interno del campus universitario di Fisciano, in provincia di Salerno. Almeno tre gli studenti rimasti feriti, uno dei quali con un trauma cranico. Sul posto ambulanze e carabinieri. La vicenda è accaduta poco dopo le 13, nei pressi dell’Edificio E2 dell’Università di Fisciano: forse a causa delle forte raffiche di vento che da questa mattina stanno sferzando la Campania, un grosso albero è caduto, ferendo i tre giovani studenti. Sul posto sono poi giunti personale del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri.

Per intervenire con i soccorsi, i vigili del fuoco hanno dovuto tagliare alcuni dei grossi rami dell’albero, per permettere ai sanitari del 118 di soccorrere gli studenti coinvolti, che sarebbero almeno tre. Sul posto anche i carabinieri per fare chiarezza sulla vicenda ed effettuare i rilievi del caso sul posto una volta terminata la messa in sicurezza dell’area. Tanta paura tra gli studenti presenti nel campus, che hanno poi affollato la zona dove l’albero è caduto, per osservare soccorsi ed interventi da distanza di sicurezza.

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Bimba di 7 anni al Pronto Soccorso con proiettile nella spalla: il papà stava usando la pistola in casa

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Bimba di 7 anni al Pronto Soccorso con proiettile nella spalla: il papà stava usando la pistola in casa

Il proiettile sarebbe partito per sbaglio dalla pistola che il padre stava maneggiando nel soggiorno, ferendo la figlia. Il 46enne è stato denunciato.

Immagine di repertorio

Una bimba di 7 anni è finita al Pronto Soccorso di Villa Betania con un proiettile conficcato nella spalla. Le indagini della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno ricostruito che il colpo sarebbe partito dalla pistola che il papà stava maneggiando mentre si trovava nella sala da pranzo dell’abitazione. Il proiettile sarebbe andato a colpire la figlia che, in quel momento, si trovava in una stanza adiacente. La mamma inizialmente aveva fornito una versione diversa, raccontando che la bimba era rimasta ferita da una pallottola vagante mentre giocava nei giardinetti con gli amichetti. Ma i poliziotti si sono insospettiti e hanno approfondito la vicenda. Alla fine la mamma ha fornito la nuova versione. Il padre della bambina, fino a quel momento irreperibile, si è poi presentato presso l’abitazione dove, in presenza dei poliziotti, ha confermato la versione della moglie e ammesso le sue responsabilità.

Il padre della bimba è stato denunciato

L’episodio è accaduto nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale della città. I poliziotti hanno poi denunciato all’Autorità Giudiziaria il 46enne, con precedenti penali e ritenuto contiguo ad ambienti di criminalità organizzata della zona, per lesioni colpose e detenzione abusiva di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.

La mamma aveva raccontato che era stata colpita da pallottola vagante

Le indagini sono partite quando all’Ospedale Villa Betania di Ponticelli una bimba…

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