Cronaca
Due furti di gioielli in casa: è stata la babysitter. I proprietari la incastrano con le telecamere
�� accaduto a Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli: i carabinieri hanno arrestato una 55enne. I proprietari, su consiglio dei militari, hanno installato in casa le telecamere, incastrando la baby sitter dei loro figli.
Immagine di repertorio
Non volevano credere che la responsabile dei furti di gioielli avvenuti nella loro abitazione fosse proprio la baby sitter della quale si fidavano e che si occupava dei loro figli; eppure, hanno dovuto arrendersi all’evidenza delle immagini delle telecamere installate in casa. A Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli, i carabinieri hanno arrestato una donna di 55 anni per furto.
La famiglia presso la quale la donna lavorava, una giovane coppia, l’aveva assunta in estate, poiché bisognosa proprio di una baby sitter. La 55enne conquista subito la fiducia di genitori e bambini ma, nel settembre scorso, qualcosa turba la serenità della casa: ignoti si introducono nell’abitazione e rubano alcuni gioielli. Sembrerebbe un episodio isolato, ma ad ottobre avviene un altro furto di gioielli.
Per i carabinieri la sospettata principale è proprio la baby sitter, ma inizialmente i padroni di casa rifiutano di credere che quella donna alla quale hanno affidato i propri figli possa essere capace di tanto. Alla fine, però, si convincono e, seguendo il consiglio dei militari dell’Arma, installano delle telecamere in casa all’insaputa di tutti. E così, un pomeriggio, quando la 55enne è sola in casa, le telecamere la immortalano mentre apre la cassaforte e prende alcuni gioielli. I…
Cronaca
Blitz contro lo spaccio di droga a Castellammare: 200 dosi sequestrate, arrestate 3 persone
Controlli a tappeto della Guardia di Finanza a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli: i militari hanno sequestrato oltre 300 grammi di droga e arrestato 3 persone.
Controlli a tappetto contro lo spaccio di droga quelli operati negli ultimi giorni dalla Guardia di Finanza a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli: l’operazione ha portato al sequestro di oltre 200 dosi di sostanza stupefacente – circa 300 grammi tra crack, hashish e marijuana – e all’arresto di tre persone per detenzione e traffico di droga.
Nella fattispecie, i finanzieri del Gruppo Torre Annunziata, con l’aiuto delle unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego Napoli e della compagnia Capodichino, nel corso di una perquisizione domiciliare nel centro di Castellammare hanno sequestrato droga nei confronti di un uomo di 54 anni, già gravato da numerosi precedenti.
E ancora, militari delle Fiamme Gialle dello stesso reparto, in strada, hanno fermato un’autovettura sospetta con alla guida un 27enne del posto, anch’egli con precedenti specifici, sequestrando due dosi di sostanza stupefacente, oltre a due bilancini di precisione e a un coltello da cucina.
Indagata l’insegnante aggredita a Castellammare da 30 genitori: sequestrato il suo cellulare
Infine, i finanzieri della compagnia di Castellammare di Stabia, durante controlli nel quartiere Faito, hanno notato un giovane che, alla loro vista, si è dato alla fuga: raggiunto, gli hanno trovato addosso dosi di droga e contanti in banconote di piccolo taglio; il giovane, inoltre, è risultato avere precedenti per droga, resistenza a…
Cronaca
Società intestate, poi i botti illegali. Le sorelle delle gemelle morte: “Punzo sfruttava il loro stato di bisogno”
Dai racconti dei familiari delle vittime della tragedia di Ercolano emerge che Pasquale Punzo, sottoposto a fermo, avrebbe fatto leva sulle difficoltà economiche per sfruttare i tre, anche usando le gemelle come prestanomi.
Le gemelle Sara e Aurora Esposito, morte, con Samuel Tafciu, nell’esplosione ad Ercolano
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La tragedia di Ercolano del 18 novembre, in cui le gemelle Sara e Aurora Esposito hanno perso la vita insieme al 18enne Samuel Tafciu, sarebbe soltanto l’epilogo di una storia di sfruttamento durata da almeno un paio d’anni: Pasquale Punzo, ora in carcere sottoposto a fermo per omicidio volontario con dolo eventuale, avrebbe fatto leva sullo stato di necessità delle sorelle e della madre e le avrebbe sfruttate non solo per fabbricare i fuochi d’artificio illegali ma anche come prestanomi per le sue aziende. Il retroscena emerge dai racconti dei familiari delle vittime, agli atti nel provvedimento di fermo spiccato dalla Procura di Napoli nei confronti dell’uomo: ne parlano, tra gli altri, la madre delle gemelle decedute, le due sorelle e il compagno di una di loro.
Le società intestate alla madre delle gemelle
I rapporti tra Punzo e la famiglia, stando ai racconti forniti agli inquirenti, sarebbero cominciati un paio di anni fa. L’uomo sarebbe stato presentato alla madre delle gemelle da conoscenze comuni e, accortosi dello stato di estrema necessità della famiglia, avrebbe proposto alle tre di confezionare i fuochi d’artificio nella loro abitazione di Marigliano (Napoli). Non si sarebbe però limitato a questo:…
Cronaca
Picchia la moglie e la tiene prigioniera in casa, ferita e costretta a letto da un mese
I carabinieri hanno arrestato un 76enne a Vitulazio (Caserta) per maltrattamenti in famiglia: da anni vessava la moglie e da un mese la teneva chiusa in casa.
Il marito la picchiava da anni e, quando l’aveva fatta cadere, non aveva nemmeno chiamato i soccorsi: da un mese lei era quindi rimasta bloccata a letto, incapace di alzarsi e di chiedere aiuto. È quello che ha raccontato una donna di 74 anni quando, nella sua casa di Vitulazio, in provincia di Caserta, sono finalmente arrivati i carabinieri. A chiamarli era stata la sorella, che da tempo non riusciva a parlarle e anche lei vittima delle violenze del cognato. L’uomo , 76 anni, originario del Napoletano, è finito in manette: deve rispondere di maltrattamenti nei confronti della moglie.
I militari sono intervenuti nella casa degli anziani coniugi nel tardo pomeriggio di ieri, 25 novembre, a seguito della richiesta di aiuto arrivata ai centralini del 112. Al telefono c’era la sorella della 74enne. La donna ha raccontato ai militari che da diversi giorni non riusciva a contattare la sorella maggiore e, quando era andata a casa sua nella cittadina del Casertano, era stata aggredita dal cognato: l’uomo non le aveva permesso di entrare nell’abitazione e l’aveva minacciata. I carabinieri hanno raggiunto la casa indicata e la donna era ancora lì fuori, sconvolta e preoccupata per la propria incolumità e per quella della sorella.
All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato il 76enne e, nella camera da letto, c’era la moglie, ferita e costretta a stare a letto; alla loro vista la donna ha subito denunciato le minacce di morte, le offese e le percosse di cui era stata vittima in…