Cronaca
Adescano un bambino online e lo convincono a filmare atti sessuali e a inviare foto e video hot: arrestati due uomini
I due indagati, approfittando dell’ingenuità del bambino, residente nella provincia di Salerno, lo hanno convinto a compiere atti sessuali e a inviare loro foto e video degli stessi.
Immagine di archivio
Hanno adescato online un bambino, residente nella provincia di Salerno, e lo hanno convinto, approfittando della sua ingenuità, a inviargli foto e video con contenuto sessualmente esplicito: per questo due uomini, residenti a Milano, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato (uno è finito in carcere, l’altro ai domiciliari) per violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico.
Le indagini, svolte dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Salerno e coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografica Online, hanno accertato come i due uomini, dopo aver adescato il bambino in rete, approfittando dell’immaturità e dell’ingenuità derivanti dalla giovanissima età, lo abbiano indotto a compiere atti sessuali e a inviare loro foto e video con contenuti sessualmente espliciti. Dalle indagini sono emerse anche le continue pressioni esercitate da uno degli indagati per avere incontri in presenza con il bambino, che ne hanno determinato la custodia cautelare in carcere.
Indagini in corso su altri due uomini
Gli inquirenti hanno così ricostruito che gli indagati utilizzavano app di messaggistica per contattare minori. Le indagini hanno fatto così emergere condotte di adescamento e detenzione di materiale pedopornografico anche di altri due uomini – uno residente nella provincia di Torino e l’altro nella provincia di Foggia – sui quali sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi.
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Cronaca
Napoli piena di turisti, controlli a B&B e affittacamere: due non avevano l’autorizzazione, multati
Controlli della Polizia Municipale di Napoli a B&B e case vacanze: due strutture nei dintorni della Stazione Centrale sono state multate per mancanza di autorizzazioni.
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Cronaca
Laurea alla memoria per Vincenzo Pio Ferrara, 25enne morto a due esami dalla tesi
Al giovane è stata conferita la laurea in Infermieristica alla Federico II di Napoli: quando è morto, strappato alla vita da una leucemia, al giovane mancavano due esami alla tesi. La laurea alla memoria è stata ritirata dai genitori.
Era il suo sogno conseguire la laurea, prendere quel “pezzo di carta”. Un sogno calpestato dalla malattia, una forma di leucemia mieloide molto aggressiva che lo ha strappato alla vita troppo presto, quando mancavano soltanto due esami alla tesi. E così, l’Università Federico II di Napoli ha esaudito il sogno di Vincenzo Pio Ferrara, morto a 25 anni a causa della malattia, e nella giornata di ieri, mercoledì 4 dicembre, gli ha conferito una laurea alla memoria in Infermieristica; il “pezzo di carta” è stato ritirato dai genitori del 25enne.
All’evento era presente anche Nello D’Auria, sindaco di Gragnano, cittadina della provincia di Napoli della quale Vincenzo Pio era originario. Il sindaco, sui social, ha dedicato un lungo post al 25enne e alla sua storia: “Ci sono momenti che superano il tempo, i confini della vita, e ci ricordano quanto ogni sogno meriti di essere celebrato. Con emozione e profonda commozione, abbiamo avuto l’onore di consegnare ai genitori di Vincenzo Pio Ferrara la sua laurea, quel traguardo che lui, con forza e dedizione, aveva quasi raggiunto”.
Il primo cittadino di Gragnano continua: “Vincenzo, con il suo esempio, ci ha insegnato che la vera forza risiede nel credere in sé stessi, anche di fronte alle avversità. Il suo sorriso, il suo impegno e la sua passione per lo studio rimarranno per sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato. La comunità intera si stringe…
Cronaca
Abbandonata dalla badante, 90enne resta due giorni senza cibo: soccorsa dai carabinieri a Casalnuovo
La donna che assisteva l’anziana, senza dare spiegazioni, ha abbandonato la 90enne, costretta sulla sedia a rotelle, lasciandola due giorni senza cibo. Sono stati i carabinieri, allarmati da un figlio dell’anziana che vive al Nord, a soccorrere la 90enne.
Immagine di repertorio
Lasciata in casa da sola, senza cibo: così è stata trovata una donna di 90 anni di Casalnuovo, nella provincia di Napoli, costretta su una sedia a rotelle e quindi non autosufficiente, abbandonata, apparentemente senza motivo, dalla badante che si occupava di lei. Ci hanno pensato i carabinieri, allertati da un figlio che vive al Nord, a soccorrere dopo due giorni l’anziana e a rifocillarla.
Come detto, è stato uno dei figli dell’anziana, che vive in Lombardia, a far scattare l’allarme. I contatti con la madre, infatti, erano mantenuti grazie alla badante, una donna originaria dell’Est Europa, che però da circa due giorni non risponde al telefono; l’anziana, infatti, non dispone né di un cellulare né di una utenza fissa. E così, dopo due giorni in cui non riesce ad avere notizie della madre, l’uomo telefona al 112.
In poco tempo, i carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Castello di Cisterna si recano presso l’edificio in cui vive la 90enne ma, in un primo momento, non ricevono nessuna risposta. Dopo qualche minuto, il portone si apre, così i militari dell’Arma possono raggiungere l’appartamento della donna al quarto piano: è lei stessa ad aprirgli la porta e a spiegare che la sua badante è andata via da due giorni e che, da allora, non mangia poiché, a causa della sedia a rotelle, non riesce nemmeno ad arrivare ai fornelli.
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