Seguici sui Social

Cronaca

Scontro sull’Asse Mediano con molte vetture coinvolte: un’auto si cappotta e attraversa la carreggiata opposta.

Pubblicato

il

Scontro sull’Asse Mediano con molte vetture coinvolte: un’auto si cappotta e attraversa la carreggiata opposta.

Un grave incidente si è verificato lungo l’Asse Mediano, esattamente all’altezza di Frattamaggiore, in direzione Napoli. Numerose automobili sono rimaste coinvolte in questo sinistro, con una macchina che si è ribaltata ed è finita nella carreggiata opposta, creando ulteriore caos sul tratto stradale.

Dettagli dell’Incidente

Il sinistro ha avuto luogo in un’area altamente trafficata, aumentando i disagi per tutti coloro che transitavano nella zona. La polizia e i vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente per gestire la situazione e soccorrere gli occupanti dei veicoli. Traffico è rimasto bloccato per diverse ore mentre le operazioni di rimozione dei veicoli incidentati venivano effettuate, causando lunghe code e ritardi notevoli.

Misure di Sicurezza

In seguito all’incidente, le autorità hanno esortato gli automobilisti a rispettare maggiormente i limiti di velocità e a mantenere una guida prudente in tratti stradali così intensamente frequentati. Sono previste verifiche e ulteriori controlli per migliorare la sicurezza stradale in quell’area e prevenire futuri incidenti simili.

Per ulteriori dettagli sull’incidente, si può consultare questo link.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Gli Scavi di Pompei diventano a numero chiuso: 20mila visitatori al giorno

Pubblicato

il

Gli Scavi di Pompei diventano a numero chiuso: 20mila visitatori al giorno

A partire dal prossimo 15 novembre, per contingentare gli ingressi, al Parco Archeologico di Pompei potranno avere accesso soltanto 20mila visitatori ogni giorno.

Turisti all’interno degli scavi di Pompei. [Immagine di repertorio]

Dopo un’estate 2024 da record con oltre 4 milioni di visitatori, con picchi giornalieri anche di 36mila accessi, si cambia musica agli Scavi di Pompei, uno dei siti più visitati in Campania e in Italia. Infatti, a partire dal prossimo 15 novembre, gli ingressi al Parco Archeologico di Pompei saranno limitati a soli 20mila visitatori al giorno; I biglietti, pertanto, saranno personalizzati e riporteranno il nome dei visitatori. “Stiamo lavorando a una serie di progetti per attenuare la pressione antropica sul sito, che può essere un rischio sia per le persone, per esempio in caso di un sisma, sia per il patrimonio, così unico e fragile” ha detto Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco.

“In particolare – ha detto ancora Zuchtriegel – lavoriamo per ampliare le aree fruibili nella città antica e per sviluppare gli altri siti del territorio, tra cui Boscoreale, Torre Annunziata, Villa dei Misteri, Civita Giuliana e Stabia. Puntiamo su un turismo slow, sostenibile, gradevole e non di massa e soprattutto diffuso su tutto il territorio intorno al sito Unesco, che è ricco di gioielli culturali da scoprire. Le misure per gestire i flussi e la sicurezza e la personalizzazione della visita si inseriscono in questa strategia”.

Il direttore del Parco Archeologico di Pompei conclude:…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Sparatoria in piazza Mercato a Napoli: sparati cinque colpi, ipotesi stesa

Pubblicato

il

Sparatoria in piazza Mercato a Napoli: sparati cinque colpi, ipotesi stesa

Una stesa a ridosso del corso Umberto I, non lontano dalla zona in cui poco tempo fa venne ucciso Emanuele Tufano, di soli 15 anni. Cinque cartucce recuperate.

Immagine di repertorio

Cinque colpi di pistola, tre contro un palazzo: una sparatoria o forse una stesa. Si torna a sparare a Napoli, in pieno centro storico. Questa mattina, attorno alle 5.30, la Polizia di Stato è intervenuta sul posto, a ridosso del Corso Umberto I e non lontano dal luogo della sparatoria in cui perse la vita il giovane Emanuele Tufano, ucciso a 15 anni in via Carminiello al Mercato pochi giorni fa. Stavolta gli spari si sono registrati in via Casciari al Pendino, una delle tante traverse che si trovano tra il Corso Umberto I e piazza del Mercato.

Cinque le cartucce ritrovate a terra dagli inquirenti, tre i fori dei colpi andati a segno. Due di questi hanno raggiunto una saracinesca in zona, un altro ha raggiunto una parete. Non è escluso che sia trattato di una stesa, ovvero una dimostrazione di forza da parte di soggetti armati che, spesso sfrecciando su motorini, sparano all’impazzata rischiando talvolta di colpire anche persone inermi che si trovano in casa. Nessuna pista è però esclusa: indagano gli agenti della Polizia di Stato.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

I punti ancora oscuri dell’omicidio Vassallo: non si sa ancora chi sparò al sindaco. Il gip: “Clima omertoso”

Pubblicato

il

I punti ancora oscuri dell’omicidio Vassallo: non si sa ancora chi sparò al sindaco. Il gip: “Clima omertoso”

A distanza di 14 anni, e dopo 4 arresti, non si chiudono le indagini sulla morte del “sindaco pescatore”: gli inquirenti non hanno individuato gli esecutori materiali.

Angelo Vassallo

Ricostruiti (anche se non completamente) gli scenari, i retroscena e il contesto, ma nelle indagini sulla morte di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore”, resta ancora un grande interrogativo: non sono stati individuati gli autori materiali dell’omicidio, ovvero chi materialmente fece fuoco nella serata del 5 settembre 2010. È un aspetto su cui il gip che ha firmato l’ordinanza si è soffermato più volte, lasciando intendere che l’inchiesta non si chiude con l’arresto dei quattro indagati.

Il colonnello Cagnazzo tra i quattro arrestati

Gli arresti sono scattati ieri mattina, 7 novembre. Destinatari dell’ordinanza della Procura di Salerno, emessa a seguito delle indagini dei carabinieri del Ros di Roma, sono il colonnello Fabio Cagnazzo, l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi (già condannato a 15 anni per droga), l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia e figlio del boss del clan omonimo attivo a Scafati (Salerno).

L’accusa contestata a Cagnazzo è di omicidio volontario in concorso aggravato per avere agevolato un clan e per coprire un altro reato; il riferimento è a un traffico di droga, nel quale i due carabinieri sarebbero stati coinvolti, e che il sindaco Vassallo aveva scoperto e che voleva denunciare. Secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Eugenio D’Atri, Cagnazzo avrebbe…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]