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Cronaca

Carabinieri di Napoli sequestrano un power bank esploso a scuola: si sospetta un lotto difettoso.

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Carabinieri di Napoli sequestrano un power bank esploso a scuola: si sospetta un lotto difettoso.

I carabinieri si sono recati in una scuola superiore dell’Arenella per occuparsi di un caso insolito. Sono stati infatti sequestrati i resti di un power bank e di uno zainetto che sono stati coinvolti in un incendio. Gli oggetti, ritrovati all’interno dell’edificio scolastico, erano al centro di un’indagine in corso. Si sospetta che l’incidente possa essere stato causato da un lotto difettoso di power bank.

L’intervento dei carabinieri

Nell’istituto scolastico in questione, l’inattesa esplosione di un power bank ha causato preoccupazione non solo tra gli studenti ma anche tra il personale docente. I carabinieri hanno agito prontamente, intervenendo e mettendo in sicurezza l’area interessata. Sono stati effettuati rilievi sul posto per comprendere meglio la dinamica dell’incidente e determinare se ci potessero essere ulteriori dispositivi difettosi in circolazione.

Misure di sicurezza e indagini in corso

Le autorità stanno attualmente valutando tutte le possibili cause dell’esplosione. Una delle ipotesi su cui si sta concentrando l’indagine è che il power bank faccia parte di un lotto difettoso che potrebbe rappresentare un rischio per altri utenti. Gli esami sui resti dell’oggetto cercheranno di stabilire con certezza l’origine del problema, aiutando a prevenire futuri episodi simili. Una maggiore attenzione è stata rivolta anche alla sensibilizzazione sull’uso sicuro di questi dispositivi all’interno delle scuole.

Fonte Verificata

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Santo Romano ucciso a 19 anni, sospettato un 17enne: interrogato in caserma

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Santo Romano ucciso a 19 anni, sospettato un 17enne: interrogato in caserma

Santo Romano ucciso a 19 anni per una lite dopo una scarpa pestata: a sparargli sarebbe stato un ragazzo di 17 anni interrogato in queste ore in caserma.

Santo Romano a sinistra, i carabinieri sul posto a destra.

Gli avrebbe sparato per una scarpa pestata, uccidendolo. Per l’omicidio di Santo Romano, calciatore di 19 anni ucciso in piazza a San Sebastiano al Vesuvio nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre, è sospettato un giovane di 17 anni che in queste ore si trova in caserma, interrogato dal pm del Tribunale dei Minori. Nei confronti del giovane, individuato dai carabinieri, per ora non c’è nessun provvedimento.

Il 17enne sospettato dell’omicidio di Santo Romano

Per l’omicidio del diciannovenne, un ragazzo di 17 anni è stato trasportato in caserma, dove si trova sotto interrogatorio. È su di lui che sembrano concentrarsi i sospetti: potrebbe essere stato lui a sparare. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, infatti, in piazza sarebbe arrivata un minicar dopo la mezzanotte. Il ragazzo a bordo sarebbe uscito, armato di pistola, avrebbe puntato la folla e fatto fuoco, sparando dei colpi, uno dei quali avrebbe centrato il giovane calciatore al petto

Ucciso a 19 anni in piazza per una scarpa pestata

Si chiamava Santo Romano, era un giovane calciatore di 19 anni ed è stato ucciso nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre colpito da un colpo di pistola al petto. Il movente dell’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti fino ad ora, una scarpa pestata. I fatti sono avvenuti a San…

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Morto operaio di 53 anni, era caduto da un’impalcatura a Portici

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Morto operaio di 53 anni, era caduto da un’impalcatura a Portici

L’operaio 53enne stava lavorando in un negozio a Portici, quando è caduto. Operato all’Ospedale del Mare, è morto dopo 7 giorni. Salma sequestrata, disposta autopsia.

Immagine di repertorio

È morto dopo una settimana di agonia l’operaio di 53 anni caduto da un’impalcatura domenica scorsa, 27 ottobre 2024, mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un negozio a Portici, in provincia di Napoli. Il lavoratore, originario del Ghana e regolare sul territorio italiano, era stato subito soccorso e portato in ospedale per una emorragia cerebrale. Al momento non era sembrato in pericolo di vita, ma le sue condizioni, purtroppo, si sono aggravate nel corso dei giorni, fino al decesso, sopravvenuto ieri, venerdì 1 novembre 2024. Salma sequestrata e disposta autopsia.

Ricoverato e operato all’Ospedale del Mare, morto dopo 7 giorni

Nonostante le cure mediche prestategli presso l’Ospedale del Mare, il 53enne non ce l’ha fatta. È morto ieri sera per le lesioni riportate. La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto il sequestro della salma. Nelle prossime ore si svolgerà l’esame autoptico, come da prassi, per acquisire ulteriori elementi atti ad accertare le cause della morte. Si tratta dell’ennesima morte bianca in Campania. L’incidente sul lavoro era avvenuto domenica scorsa.

Stava lavorando in un negozio, locale sequestrato

L’operaio stava lavorando nel negozio. Si trovava su un’impalcatura mobile a 3 metri di altezza, quando, per motivi ancora da chiarire, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto….

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Cosa sappiamo dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a 19 anni con un colpo al petto

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Cosa sappiamo dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a 19 anni con un colpo al petto

L’omicidio di Santo Romano ripreso dalle telecamere del Municipio. Sospettato un 17enne. La vittima non era stata coinvolta nella lite.

Stava trascorrendo una serata tranquilla con gli amici Santo Romano, il ragazzo di 19 anni, incensurato, nato a Volla, ma residente a Casoria, amante del calcio, ucciso venerdì notte a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Alto un metro e 80, bello, attivo anche sui social, “Santino” come lo chiamavano gli amici, era da tutti considerato un bravo ragazzo: “Leale, sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti” lo ricorda la sua squadra, l’Asd Micri di Pomigliano d’Arco, che gioca in Eccellenza.

L’omicidio di Santo Romano ripreso dalle telecamere

Venerdì 1 novembre, attorno alla mezzanotte, la sua vita è stata spezzata per sempre. Santo è stato colpito al petto da una pallottola sparata nel mucchio, mentre era in piazza Raffaele Capasso, a San Sebastiano al Vesuvio, con i suoi amici. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Torre del Greco e quelli della stazione di San Sebastiano al Vesuvio, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza del Municipio, che affaccia in piazza, e delle zone circostanti. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Ma tutto potrebbe essere nato per futili motivi. All’origine della sparatoria, secondo quanto circolato nelle prime ore, infatti, ci potrebbe essere stata una lite tra due gruppi di giovani, forse per un pestone ad una scarpa. Solo un’ipotesi al momento, è bene precisare, non…

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