Cronaca
Trovato un metodo ingegnoso per sottrarre elettricità in quattro appartamenti a Giugliano in Campania
La cassetta di derivazione nascosta nella canna fumaria. Carabinieri denunciano 4 persone per furto di corrente.
Un gruppo di individui è stato denunciato dai Carabinieri per aver rubato energia elettrica attraverso un ingegnoso sistema di derivazione nascosto all’interno della canna fumaria di quattro appartamenti a Giugliano in Campania. Il metodo impiegato è stato scoperto durante un controllo pianificato che ha portato alla luce il furto di corrente, un fenomeno purtroppo non raro e spesso difficile da individuare.
Un sofisticato sistema di furto
Le indagini hanno rivelato che i responsabili avevano creato un complesso circuito che permetteva di deviare l’energia elettrica, evitando quindi il conteggio corretto dei consumi da parte del contatore ufficiale. Tale apparato era abilmente occultato nella canna fumaria, rendendo difficile la sua individuazione. Questa tecnica sofisticata ha certamente richiesto una certa conoscenza tecnica e un’attenta pianificazione per essere messa in atto con successo.
La scoperta di questo sistema ha portato alla denuncia di quattro persone, accusate di furto di energia elettrica. L’intervento tempestivo delle autorità ha impedito ulteriori perdite economiche per il fornitore di energia e ha mandato un chiaro segnale contro tali attività illegali.
Implicazioni legali e economiche
Il furto di energia elettrica non è solo un problema legale, ma comporta anche significative ripercussioni economiche per le aziende fornitrici e per la comunità in generale. Le tariffe elettriche possono infatti aumentare per compensare le perdite causate dai furti, penalizzando così gli utenti onesti. I responsabili, ora sotto indagine, dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni, che possono includere pesanti sanzioni pecuniarie e reclusione.
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Cronaca
Rubano cassaforte con 20mila euro al supermercato Globo, nella fuga si scontrano con i carabinieri e perdono i soldi
Furto nella notte al Globo di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano: nonostante l’incidente con l’auto dei carabinieri, i banditi sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
È caccia nella provincia di Caserta ai banditi che, questa notte, hanno rubato la cassaforte contenente 20mila euro al supermercato Globo a Santa Maria Capua Vetere. L’allarme è scattato intorno alle 3, quando la Centrale Operativa allerta una gazzella dei carabinieri della Sezione Radiomobile di Santa Maria Capua Vetere di recarsi al Globo, che sorge in via Galatina, dove si era appena consumato un furto.
Proprio mentre si stavano recando sul posto, nel percorrere via dei Romani, i militari dell’Arma hanno incrociato una Mazda 3 con a bordo più persone: il conducente, alla vista dei carabinieri, ha accelerato e ha speronato l’auto di pattuglia, finendo quasi fuori strada: i malviventi sono così stati costretti ad abbandonare il veicolo e il bottino; all’interno della Mazda, infatti, i militari hanno recuperato la cassaforte contenente i 20mila euro.
I carabinieri sono rimasti feriti nell’incidente
Come detto, i malviventi – non è ancora chiaro in quanti fossero – sono riusciti a far perdere le proprie tracce: sono ricercati dai carabinieri. Alcuni dei militari dell’Arma, durante l’impatto con l’auto dei fuggitivi, hanno riportato lievi lesioni: sono pertanto stati medicati all’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa e dimessi.
Cronaca
Napoli piena di turisti, controlli a B&B e affittacamere: due non avevano l’autorizzazione, multati
Controlli della Polizia Municipale di Napoli a B&B e case vacanze: due strutture nei dintorni della Stazione Centrale sono state multate per mancanza di autorizzazioni.
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Cronaca
Laurea alla memoria per Vincenzo Pio Ferrara, 25enne morto a due esami dalla tesi
Al giovane è stata conferita la laurea in Infermieristica alla Federico II di Napoli: quando è morto, strappato alla vita da una leucemia, al giovane mancavano due esami alla tesi. La laurea alla memoria è stata ritirata dai genitori.
Era il suo sogno conseguire la laurea, prendere quel “pezzo di carta”. Un sogno calpestato dalla malattia, una forma di leucemia mieloide molto aggressiva che lo ha strappato alla vita troppo presto, quando mancavano soltanto due esami alla tesi. E così, l’Università Federico II di Napoli ha esaudito il sogno di Vincenzo Pio Ferrara, morto a 25 anni a causa della malattia, e nella giornata di ieri, mercoledì 4 dicembre, gli ha conferito una laurea alla memoria in Infermieristica; il “pezzo di carta” è stato ritirato dai genitori del 25enne.
All’evento era presente anche Nello D’Auria, sindaco di Gragnano, cittadina della provincia di Napoli della quale Vincenzo Pio era originario. Il sindaco, sui social, ha dedicato un lungo post al 25enne e alla sua storia: “Ci sono momenti che superano il tempo, i confini della vita, e ci ricordano quanto ogni sogno meriti di essere celebrato. Con emozione e profonda commozione, abbiamo avuto l’onore di consegnare ai genitori di Vincenzo Pio Ferrara la sua laurea, quel traguardo che lui, con forza e dedizione, aveva quasi raggiunto”.
Il primo cittadino di Gragnano continua: “Vincenzo, con il suo esempio, ci ha insegnato che la vera forza risiede nel credere in sé stessi, anche di fronte alle avversità. Il suo sorriso, il suo impegno e la sua passione per lo studio rimarranno per sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato. La comunità intera si stringe…